Gattino non fa pipì: cause e come aiutarlo e stimolarlo in modo sicuro

Se il gattino non fa la pipì potremmo preoccuparci e pensare al peggio: occorre di certo chiamare un veterinario, ma intanto vediamo anche come aiutarlo

Se siete diventati da poco padroni di un piccolo peloso potrebbe capitarvi di avere a che fare con un gattino che non fa pipì. E se i cuccioli di cane finiscono con il farla troppo spesso, i felini tendono ad avere un comportamento del tutto diverso.

Se dovete occuparvi dello svezzamento di un piccolo, è importante che sappiate come comportarvi sotto molteplici aspetti, incluso quello che a che fare con i bisogni del gatto: nei primissimi mesi di vita, infatti, i gattini non hanno soltanto bisogno di cibo, ma anche di cure particolari che gli insegnino come muoversi.

Gattino abbandonato non fa la pipì

gattino curioso

Partiamo da un argomento spinoso: un micino abbandonato dalla mamma che non fa la pipì. Purtroppo in questo caso potrebbe significare che il piccolo non sta bene e che la mamma l’ha allontanato per questo.

Occorre una prima visita dal veterinario, questo in ogni caso. Qualora il responso del medico fosse comunque positivo e il problema fosse risolvibile, occorrerà che siate voi fare le veci della mamma, cominciando a stimolarlo con massaggini e piccole accortezze.

In ogni caso, cercate sempre di monitorare quanta pipì fa il gattino e cercate anche di capire quante volte al giorno deve fare la cacca, in modo tale da avere un quadro completo della situazione.

Come mamma gatto insegna al gattino a fare pipì

gattino tra le coperte

Potrebbe essere piuttosto normale che il gatto non faccia pipì, soprattutto se ha poche settimane di vita e non è stato svezzato dalla mamma. Quando è parte di una cucciolata, infatti, è la mamma gatto ad insegnare ai suoi piccoli come espellere i bisogni, inducendogli lo stimolo di farli.

Spesso capita di vedere la gatta che lecca delicatamente i suoi piccoli, coccolandoli con la sua lingua ruvida e passandogliela sulla pancia. Qualcuno potrebbe scambiarli per gesti di effusione, ma i più esperti sanno che la mamma non sta facendo altro che indurre nei gattini lo stimolo di fare pipì. È così che i felini imparano.

Sentono lo stimolo, lo riconoscono e si lasciano andare ai propri bisogni. Il problema si pone però quando la mamma viene a mancare troppo presto e non ha modo di indurre questa sensazione nei suoi cuccioli. Starà allora a voi, durante lo svezzamento, prendere il posto della gatta e aiutare il vostro amico a quattro zampe ad abituarsi alla minzione.

Gattino non fa pipì: come aiutarlo

gattino giocherellone

Se il vostro gattino non fa la pipì da molte ore, spetterà a voi indurgli lo stimolo al posto della sua mamma. Certo, non avrete la lingua ruvida come lei, ma potete comunque utilizzare qualcosa che dia al piccolo la stessa sensazione.

Cercate quindi un oggetto che possa aiutarvi in questo senso: un foglio di carta da cucina o un batuffolo di ovatta. Sarà necessario bagnarli con un po’ di acqua tiepida e poi passarli delicatamente sulla pancia del gattino (e nell’area ano-genitale), così da dargli la medesima sensazione che gli darebbe la mamma gatta.

Non sarà la stessa, ma sarà davvero molto simile. E il piccolo si sentirà stimolato a fare i bisogni.Qualcuno suggerisce anche di utilizzare un rametto di prezzemolo. Vi servirà passarlo sul piccolo dalla parte più morbida, così da stimolare il gattino a fare la pipì.

Di per sé, il metodo potrebbe non funzionare in solitaria, ma associato all’utilizzo della carta da cucina avrà quasi sicuramente un buon effetto sul piccolo. Provate una di queste soluzioni e vedrete che lentamente il vostro amico a quattro zampe si abituerà a sentire lo stimolo della pipì e si abituerà a fare i bisogni.

Come stimolare il gattino a fare i bisogni

gattino con occhi tristi

Se volete che il gatto faccia la pipì non vi basterà soltanto stimolarlo, ma avrete bisogno di farlo in un modo ben preciso. Qui vi illustriamo allora un metodo a step da seguire per riuscire a trasmettere il giusto stimolo al piccolo.

  • Posizionate il gattino nel modo giusto: dopo la poppata, mettete il piccolo nella mano dominante, tenendolo in posizione prona e con il sedere rivolto verso di voi. La vostra presa dovrà essere delicata, ma abbastanza ferma per non far cadere il vostro cucciolo.
  • Prendete un asciugamano o un batuffolo di ovatta umido, così da poterlo passare sulla pancia e la regione anale del gattino. Chiaramente, la mamma gatta perde molto tempo a leccare i suoi cuccioli, e voi non potrete fare lo stesso. Cercate di massaggiarlo il più possibile, e magari utilizzate un asciugamano chiaro così da capire se il piccolo ha fatto la pipì o meno.
  • Imitate i movimenti di mamma gatto. I vostri gesti devono essere il più possibile simili a quelli della lingua della mamma. Calatevi nella parte, e prendetevi cura del vostro cucciolo.
  • Controllate il panno di tanto in tanto, così da vedere se il gattino riesce a fare pipì e cacca o meno. Se non notate nulla, continuate il massaggio e vedete se questa soluzione fa effetto. Dovrebbe volerci un minuto circa, ma non badate troppo al tempo, preoccupatevi di massaggiare il vostro gatto affinché questo abbia effetto.

Se questo procedimento, anche reiterato, non funziona, vi invitiamo a contattare il veterinario per un consulto specialistico.

Cosa fare dopo che il gatto ha fatto la pipì?

gattino arancione che guarda

Il vostro gattino è riuscito a fare la pipì? Siamo certi che vi sentirete soddisfatti e felici di aver risolto questo piccolo problema. A questo punto pulite il piccolo, così da togliere eventuali residui di pipì (ed eventualmente di feci) sul pelo.

Fate particolare attenzione anche all’asciugatura, perché lasciare bagnato il gatto potrebbe creare disturbi della pelle nel gatto, infezioni o eruzioni cutanee.

Una volta pulito, non dovrete far altro che riporre il gattino nella sua cuccia (oppure rimetterlo insieme ai suoi fratellini). A questo punto, dovrete anche pensare a pulire il panno che avete utilizzato per il massaggio al cucciolo.

Il consiglio è quello di sterilizzare i tessuti, così da evitare residui di batteri che possano provocare infezioni al gatto. Usate la lavatrice e prodotti appositi, così da avere panni sempre puliti per il massaggio al gattino.

Cosa fare se il gattino non fa pipì

gattino abbattuto

Il massaggio potrebbe non funzionare, ed è importante che lo sappiate. In questo caso, vi consigliamo di portare il cucciolo dal veterinario, soprattutto se non riesce a fare la pipì nelle 24 ore successive all’arrivo in casa. In questo caso, il medico visiterà il piccolo per capire da cosa possa dipendere questo blocco.

Potrebbe fargli anche un vaccino o aiutarvi a farlo sbloccare, agendo manualmente o per mezzo di un piccolo intervento. In ogni caso, il nostro suggerimento è quello di farlo controllare da qualcuno del settore, così da potervi anche tranquillizzare.

Cause più gravi del gattino che non fa pipì

gattino che guarda fisso un punto

Purtroppo è doveroso fare un piccolo excursus sulle cause più gravi che possono portare il gattino a non fare pipì. La consapevolezza di ciò che può essergli accaduto può, infatti, essere un modo utile per aiutarlo davvero.

  • Infezioni urinarie: il micino potrebbe avere un’uretrite o una cistite. Queste infezioni causano delle infiammazioni e restringono le vie urinarie, portando così il gattino a non fare pipì;
  • Infiammazione del pene o della vagina: in base alla gravità dell’infezione, il micino potrebbe avere problemi a fare pipì, perché avverte dolore o è bloccato.
  • Traumi e lesioni: se il gattino è vittima di un incidente, se non si muove bene o ha fatto delle brutte cadute, la sua vescica potrebbe essersi rotta. Solo il veterinario, purtroppo, può darci certezza della cosa.
  • Tumori: purtroppo anche i gattini possono ammalarsi di tumore. La presenza di masse incide sulla funzionalità della vescica.

Ancora una volta vi ricordiamo, comunque, di parlare con il veterinario per essere sicuri di quanto sta accadendo al micino.

Accorgimenti utili per far fare la pipì al gattino

gattino che dorme beato

Ma prima ancora di arrivare dal veterinario, potete pensare a cambiare il vostro approccio nei confronti del gattino. Ecco qualche accorgimento utile quindi: eseguite il massaggio al piccolo dopo ogni pasto, quindi all’incirca ogni due o tre ore, sia il giorno sia la notte. Questo accorgimento dovrete averlo sette giorni su sette, e fino alle prime tre settimane di vita del gattino.

Qualche esemplare potrebbe piagnucolare, miagolare o avere reazioni di altro tipo. Non preoccupatevi, è del tutto normale. Continuate pure con il massaggio in attesa di vedere il risultato.

Per i gattini che hanno già compiuto quattro settimane, ricordatevi che potete già provare l’uso della lettiera. Dopo ogni pasto, mettete il piccolo nella sua zona, in modo che possa capire a cosa serve e come deve comportarsi quando si trova sulla lettiera stessa. In questo modo, vi assicurerete che il gattino impari a fare i bisogni nel modo più corretto possibile, senza sporcare o creare altri problemi.

Prima di arrivare a questo, cercate di risolvere il problema del gattino che non fa pipì. Ma siamo piuttosto certi che con questi consigli riuscirete a stimolare il cucciolo nel modo giusto. Immedesimatevi nella mamma gatta e prendetevi cura di lui. D’altronde, questa è una delle esperienze più emozionanti che un piccolo peloso possa regalarvi.

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