80 gatti prigionieri in un carcere dismesso: “Rischiano di morire di fame”

Questi poveri mici sono rimasti completamente soli e rischiano di morire di fame perché vivono in un carcere dismesso

Dopo aver chiuso il carcere, circa 80 gatti sono rimasti completamente soli. Vivevano insieme ai detenuti e ora non hanno più nessuno che si prende cura di loro. Rischiano di morire di fame e di sete perché non ricevono nessun aiuto.

Tutto è iniziato quando l’unità penale numero 2 di Gualeguaychú, storico carcere di Entre Rios, in Argentina è stata ufficialmente chiusa. Tutti i detenuti si sono trasferiti, ma non erano i soli a vivere in carcere. Con loro c’erano anche 80 gatti.

gatti e uomo

A quanto pare, il vecchio carcere ospitava una colonia felina che è cresciuta rapidamente. I gatti restavano lì perché trovavano il cibo tra gli scarti dei detenuti e avevano un posto sicuro in cui fare un pisolino e ripararsi nelle giornate di pioggia o di gelo.

Altri prigionieri con i gatti (Pendleton)

Purtroppo però, il carcere adesso è chiuso e tutti e 80 i gatti rischiano di morire di fame. La struttura deve essere abbattuta, ma è diventata la loro casa con il tempo! Alcuni volontari si stanno prendendo cura di loro, ma non riescono a farcela da solo.

A quanto pare, solo per il cibo servono 42 mila pesos al mese, che sono circa 250 euro. Inoltre, bisogna intervenire con una campagna di sterilizzazione che già è avviata per il mese di gennaio. Quando le guardie andranno via, nessuno sa che fine faranno i mici.

Quando il carcere funzionava, i gatti venivano nutriti con gli avanzi dei pasti dei detenuti. Ora non c’è più niente e la situazione è fuori controllo. Due gatte hanno già partorito e altre due sono incinte e tutto da quando la struttura ha chiuso”, racconta una volontaria.

gatti

Sembra che il Comune non voglia farsi carico di questa brutta situazione, ma tutti vogliono capire che fine faranno questi 80 mici. Il direttore del carcere, invece, sta collaborando e sta cercando un posto dove poter trasferire la colonia. Sono certa che i volontari troveranno una soluzione e che questi pelosetti avranno la vita che meritano!

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