Ascoli: polpette avvelenate in una colonia di gatti

Arriva da Ascoli Piceno l’ennesimo caso di violenza nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, con la vicenda delle polpette avvelenate lasciate in una colonia di gatti.

Perché, purtroppo, ormai le notizie come questa quasi sembrano non stupirci più. Animali maltrattati, abbandonati, vittime della violenza che solo l’essere umano sa tirare fuori.

Polpetta avvelenata per gatti

Ed in questo caso, le vittime sono animali già vittime di per sé. Perché si tratta di gatti che vivono in una colonia, che non hanno una famiglia.

Vivono da gatti randagi e, nonostante questo, devono essere ancora vittime di violenza. Certo, per fortuna ci sono persone che ogni giorno si occupano di loro, ma di sicuro non sono gatti che hanno una vita facile.

Gatti in spiaggia

E, nonostante questo, c’è ancora chi crede che nella vita non abbiano sofferto abbastanza. Perché non solo non hanno tantissimo cibo da mangiare, ma devono anche stare attenti a ciò che mangiano.

Ma facciamo un passo indietro. Come detto siamo ad Ascoli Piceno, in una colonia per gatti in cui sono state ritrovate delle polpette avvelenate.

Tanti gatti

 

Stando a quanto raccontano i cittadini, Ascoli non è mai stata una città amante degli animali. Certo, non che si debba fare di tutta l’erba un fascio, ma le notizie come queste non sono certo le prime.

La cronaca di questa città racconta di animali abbandonati, maltrattati e addirittura uccisi. Come la vicenda di alcuni fa di tantissimi animali uccisi in Piazza San Tommaso.

Questa volta, invece, le vittime sono i gatti della colonia della città. È stata una delle tante signore dal cuore buono che si occupa della colonia ad accorgersi delle polpette avvelenate.

Gatto vicino ad una finestra

Una signora che, ogni giorno, si prende cura di quei gatti che nessuno vuole. Per prima cosa ha trovato il corpo senza vita di uno dei felini della colonia.

Poi, ha trovato alcune polpette avvelenate sparse per il rifugio e alcune addirittura nelle ciotole dei gatti. Ovviamente, le forze dell’ordine sono state allertate e stanno già lavorando per trovare il colpevole. Purtroppo, sarà un’impresa quasi impossibile.

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