Era un gatto randagio, ma oggi questo micio restituisce tutto l’amore che gli è stato dato

Ron era un randagio ignorato da tutti, mentre ora è la mascotte di una clinica veterinaria. Il piccolo aiuta tutti i pazienti spaventati a superare le paure

Come tutti sappiamo, un viaggio dal medico può essere un’esperienza snervante, che tu sia una persona o un animale domestico, non fa alcuna differenza. Per i pazienti del Northfield Veterinary Hospital però, esiste una creatura speciale, una specie di mago animale, che mette a proprio agio anche i più spaventati.

gatto mascotte della clinica

L’asso nella manica di questa clinica si chiama Ron, che è un gattino di sei mesi. Il piccolo si prende la responsabilità di confortare i cani e i felini che visitano l’ospedale e lo fa senza aspettarsi assolutamente nulla in cambio. È arrivato in ospedale come membro di una comunità di gatti selvatici, una parte di una cucciolata di quattro gattini che si chiamano Harry, Hermione, Ron e Luna.

Jen Weston, che è la comproprietaria del Northfield Veterinary Hospital di Denver, dice che una delle imprese più impressionanti di Ron è stata quella di addolcire un grosso gatto randagio e arrabbiato. Il gatto era ritenuto troppo aggressivo e per questo era messo in un trasportino quando il veterinario non doveva avvicinarsi. 

Ma Ron è subito arrivato in suo soccorso, è saltato sul trasportino e nel giro di pochi minuti, il gatto selvatico un tempo scontroso faceva le fusa e giocava con la piccola mascotte. Dopo quell’episodio Ron ha ottenuto il soprannome di “gatto da terapia” e per questo lo staff lo lascia libero di interagire con tutti i pazienti che hanno piacere a passare del tempo con lui. In un luogo triste come un ospedale trovare un amico su cui poter contare fa una grande differenza e Ron lo sa bene.

gatto mascotte della clinica

Passare dall’essere un gattino randagio ignorato da tutti all’essere una spalla per il conforto per decine di animali spaventati è un grande passo, ma Ron lo fa volentieri grazie al suo grande cuore, non vorrebbe mai vedere un altro essere vivente soffrire come faceva lui.

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