Gatti: la meravigliosa leggenda buddhista

La meravigliosa leggenda buddhista che pone l’accento sulla profondo legame che c’è tra questa cultura e il gatto. Il gatto considerato come simbolo di spiritualità e l’ambizione di ogni uomo di poterla raggiungere.

I gatti sono molto venerati nella cultura orientale! In questo articolo vogliamo porre l’accento sul particolare ruolo che rivestono nella cultura buddhista e che fornisce una visione del rispetto e della sacralità che nutrono per questo felino.

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Leggenda narra che una persona, giunta alla fine dei suoi giorni e raggiunto i massimi livelli di spiritualità, aveva l’opportunità di trasmettere la propria anima ad un gatto. Quindi aveva la possibilità di vivere praticamente la vita del felino, rappresentante della  spiritualità assoluta.

In Thailandia era usanza comune di seppellire i propri cari insieme ad un gatto vivo, che grazie ad una fessura riusciva facilmente ad uscire. L’uscita del gatto dalla cripta in cui era seppellito il defunto, andava a significare che l’anima si era reincarnata nel felino ed era pronta a raggiungere l’ascensione spirituale.

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Questo è quello che si evince da alcuni manoscritti thailandesi, denominati Tamra Maew ( libro dei gatti). Questi manoscritti sono molto particolari in quanto contengono poesie che risalgono al 1350 e descrivono ben 23 razze di gatti.

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Nelle poesie vengono appunto raccontate in rima le caratteristiche di ogni gatto, facendo la distinzione tra quelle che portavo fortuna o sfortuna. Fra le 17 considerate un portafortuna,  vi è anche riportata la razza del gatto siamese, che nei manoscritti viene classificato come Moon Diamond.

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Figurano inoltre altre moltissime razze, oramai estinte. Ma, perché secondo voi il gatto ha una cosi alta valenza in Thailandia e quindi nella religione Buddhista?

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Ricollegandoci al discorso iniziale, il gatto è considerato come un essere completamente libero, ovvero un essere che agisce e si comporta senza essere condizionato dal compiacere qualcuno. Ma, soprattutto sanno essere fedeli ed indipendenti allo stesso tempo. Secondo la credenza buddhista i gatti comprendono l’uomo, mentre l’uomo, il più delle volte, non riesce a comprendere fino in fondo i comportamenti e gli atteggiamenti del gatto.

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Quindi, riagganciandoci alle antiche credenze, secondo la cultura Thailandese e la religione buddhista, l’uomo che si incarna nel corpo del gatto ha la possibilità di vivere il mondo come lo vive un gatto e quindi raggiungere la spiritualità più alta alla quale si può ambire.

Quindi se passate in quei luoghi, potrete notare con quanta facilità è possibile vedere gatti che dormono beatamente tra le braccia delle varie statue di Buddha, in quanto considerati sacri.

 

 

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