Gattino salvato a Rochdale; per l’RSPCA è il miracolo di Natale

Questi gattino meraviglioso ha fortunatamente la vita salva grazie a dei veri e propri angeli

Lui si che è il protagonista di una vera e propria storia che parla di miracoli, amici miei e cari lettori. Dico questo perché nessuno mai si sarebbe potuto accorgere della sua presenza e, invece, il fato volle che un uomo lo trovò e gli salvò la vita proprio qualche giorno prima di Natale. Una storia davvero avvincente che ci fa capire per l’ennesima volta quanto abbandonare un piccolo pelosetto possa significare condannarlo a morte. Fortunatamente non è questo il caso e qui, il piccolo gattino salvato a Rochdale, diventa la mascotte del rifugio!

Un gattino nero esce dalla cuccia

Il piccolo gattino salvato ora si chiama Albert ed è circondato da tantissime persone e volontari che lo amano profondamente. E, soprattutto, sono fieri e felici che un pelosetto così bello sia sano e salvo. Quando lo trovarono, infatti, era in condizioni disperate.

un gattino nero di nome Albert

Pensate, chi lo abbandonò lo legò dentro a ben 2 sacchetti di plastica della spazzatura e lo gettò nel cassonetto. Fortunatamente, un uomo che lavora per la nettezza urbana si accorse di qualche piccolo e impercettibile movimento. Bloccò subito il macchinario che trita i rifiuti e aprì il sacchetto; rimase a bocca aperta, c’era un gattino nero e in grave stato di ipotermia.

un gattino nero di nome Albert che esce dalla cuccia

La corsa verso la prima clinica disponibile ad accoglierlo fu immediata e solo così riuscirono a salvargli la vita. Ora Albert si trova in un rifugio dell’RSPCA e qui, ora, ha le coccole e le attenzioni di tutti perché ogni persona che lo vede sa che è vivo per miracolo.

La sua nuova famiglia acquisita, però, è anche temporanea perché Albert deve al più presto trovare una famiglia vera nella quale stare in pace e serenità. E, soprattutto, dove può essere amato e dimenticare un inizio di vita così terribile e terrificante. Non credete? Merita molto amore e non vediamo l’ora che lo riceva.

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