Gatto “killer” a Castione Andevenno; è dovuto intervenire il sindaco

Il gatto "killer" era stato così soprannominato a causa della sua natura aggressiva. Molti gatti sono finiti dal veterinario dopo il suo attacco

La vicenda del gatto “killer” di Castione Andevenno è iniziata con un post su Facebook. “Cerco aiuto per trovare il padrone del gatto killer che da un mese azzanna tutti gatti del centro e li spedisce dal veterinario, costi conseguenti. Il gatto è bianco con la coda grigia e macchie grigie sul dorso, ha un collarino nero. Si ringrazia per le eventuali informazioni“.

gatto killer di catione andevenno

È questo che Andrea Mariani scrive su Facebook lo scorso 4 giugno. Andrea, proprietario di 3 amici felini, era preoccupato per la loro incolumità e così ha deciso di lanciare l’allarme sul gruppo “Sei di Castiglione se…”. Purtoppo l’avviso non è servito a nulla e una settimana dopo il gatto killer ha attaccato ancora: “E stamane altro disastro. Segnalare al Comune e alle autorità preposte non è servito a nulla. Evidentemente chi viola le leggi portando da mangiare a colonie di gatti è protetto, e chi rispetta le regole no. Imparata la lezione da oggi la libertà degli altri è uguale alla mia. E non siamo in Pakistan” torna a commentare Andrea.

Dopo questo post si è aperto un vero e proprio dibattito online sulla spinosa questione delle colonie feline in paese; dibattito che ha portato all’intervento da parte dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA). L’associazione animalista ha fornito ai cittadini degli strumenti necessari per risolvere la vicenda e ha visto la sua responsabile, Sara Plozza, impegnarsi attivamente nella vicenda.

logo ente nazionale protezione animali

Oggi Enpa ha fornito una gabbia trappola per prendere il gatto e castrarlo, in modo da abbassare il suo livello ormonale e renderlo meno aggressivo. È un gatto di colonia: le colonie feline sono protette dal Regolamento Regionale 2/2017, quindi occhio a fare male al gatto o a levarlo dal suo ambiente. Lui ha il diritto di vivere lì. Gli umani che sbagliano a nutrire in malo modo, troppo e sporcando sono tutta un’altra storia. Sarebbe come incolpare un cane perché il padrone non raccoglie la cacca! Sono a disposizione per parlare con il sindaco e anche con le due gattare che nutrono e non sterilizzano i gatti” dichiara Sara.

La storia del gatto “killer” di Castione ha visto poi protagonista anche il primo cittadino che si è dichiarato disponibile a collaborare con l’ENPA: “Il Comune, come sempre nel rispetto delle proprie competenze in materia e della legge, è a disposizione per fare la sua parte. È la quinta volta che da quando sono sindaco affronto il problema delle colonie feline”

Dopo 11 giorni il gatto “killer” è stato finalmente catturato e castrato. Sara Plozza, responsabile di ENPA lo ha dichiarato tramite un post su “Sei di Castione se…”, spronando i cittadini a contattarla per eventuali problemi futuri, nella speranza che nessuno decida di prendere iniziative pericolose.

LEGGI ANCHE: Pavia, si perde la gatta Joy, la proprietaria si affida alle operazioni di ricerca

Articoli correlati