Cosa fare se il gatto viene punto da un’ape?

Micio ha deciso di cacciare proprio un'ape ed è stato punto? Non andate nel panico, possiamo prestargli un primo soccorso in attesa del controllo veterinario

I nostri amati felini domestici amano cacciare le piccole prede e giocarci, discorso che vale principalmente per gli insetti. Ecco allora che diventa facile che il nostro amato gatto venga punto da un’ape. Panico!

Le probabilità di un incontro ravvicinato con un insetto si moltiplicano quando il nostro amico a quattro zampe ha la possibilità di uscire fuori in giardino o di fare delle piccole gite fuori porta e la tempestività può fare la differenza.

Come facciamo a riconoscere i sintomi e a intervenire nel modo giusto quando il gatto viene punto da un’ape, senza peggiorare la situazione? Facciamo un po’ di chiarezza!

Indice

Cosa succede se un gatto viene punto da un’ape

gatto con il mento gonfio dopo una puntura di ape o vespa

Il gatto che viene punto da un’ape potenzialmente rischia grosso. La possibilità di uno shock anafilattico, infatti, è sempre dietro l’angolo e – soprattutto se si tratta dalla prima esperienza – non possiamo sapere come reagirà il nostro amico a quattro zampe. Ecco perché un primo (e corretto) pronto soccorso potrebbe perfino salvargli la vita.

La prima cosa da escludere quindi è l’eventualità di conseguenze di una certa entità. Una reazione allergica, infatti, richiede delle cure mediche tempestive. Il nostro veterinario di fiducia o la clinica più vicina se non abbiamo alternative, quindi, possono fare al caso nostro. Corriamo a controllo se notiamo:

  • Respiro affannoso;
  • Gonfiore del muso;
  • Gengive o mucose pallide;
  • Episodi di vomito (soprattutto nei cinque o dieci minuti successivi alla puntura) o diarrea;
  • Battito cardiaco debole o accelerato;
  • Svenimento.

La prima cosa da fare è capire se il nostro adorato Micio sia stato punto o meno da un’ape. Questo tipo di puntura è diversa dalla puntura di una vespa o di un calabrone e saperla riconoscere è importante per sapere che approccio adottare nell’interesse del cane.

Cosa fare in caso di emergenza

gatto bianco e arancione con una zampa stranamente gonfia

Se abbiamo assistito all’episodio ma non siamo in grado di identificare la specie, possiamo agire intanto seguendo delle linee guida che valgono in generale per tutte le punture di insetto. Le vespe in genere non lasciano il pungiglione, mentre le api sì. Sarebbe, quindi, il caso di individuarlo e rimuoverlo.

Il veleno delle api è acido, mentre quello delle vespe è alcalino. Di conseguenza, se non siamo certi dell’origine della puntura, è meglio non utilizzare sostanze acide o alcaline per neutralizzarlo. Niente bicarbonato di sodio o aceto, insomma.

Individuiamo l’area in cui il gatto è stato punto dall’ape (o presunta tale) e cerchiamo i segni di gonfiore, dolore o rossore. Oltretutto, se il sospetto che le punture siano più di una, portiamolo il prima possibile dal veterinario per una visita di controllo, l’eventuale conferma e la somministrazione della terapia più indicata.

Sapere cosa fare in caso di emergenza è fondamentale per una gestione responsabile della nostra piccola palla di pelo. L’attacco di un’ape rientra nei casi in cui è bene intervenire tempestivamente: quelli che definiamo di primo soccorso.

Se effettivamente è un’ape l’autrice dell’aggressione, il pungiglione è ancora dentro e continua a rilasciare veleno. La prima cosa da fare, quindi, è cercare di rimuoverlo. Somiglia a una piccola scheggia nera e va raschiato con un’unghia delicatamente. Meglio evitare le pinzette o le dita: potremmo provocare un’ulteriore fuoriuscita di veleno.

Rimedi naturali, sì o no?

gatto domestico fa una visita dal veterinario

Abbiamo parlato di primo soccorso ma, come ripetiamo sempre, quando il gatto viene punto da un’ape o da un altro insetto e quando in generale manifesta sintomi su cui non possiamo avere il controllo, portiamolo immediatamente dal veterinario. Se non abbiamo la possibilità di farlo velocemente e lui ci dà il proprio benestare telefonico, potremmo cominciare a intervenire noi per arginare gli effetti dannosi dell’episodio in questione.

Applichiamo un impacco freddo sulla zona interessata. Questo può lenire l’infiammazione e diminuire il gonfiore. Avvolgiamo l’impacco o alcuni cubetti di ghiaccio in un panno e teniamolo sulla puntura per circa cinque minuti. A questo punto togliamolo e lasciamo riposare la parte per altri cinque minuti. Si tratta di fasi alterne che vanno assecondate per l’ora immediatamente successiva all’accaduto.

Applichiamo un impasto di acqua e bicarbonato di sodio, mescolando tre parti di bicarbonato con una di acqua, ripetendo l’operazione una volta ogni due ore, finché il gonfiore non si riduce. Una precisazione è d’obbligo però: non seguiamo questa procedura se non siamo sicuri che si tratti della puntura di un’ape. Nel caso in cui si dovesse trattare di una vespa, infatti, è meglio affidarsi al potere dell’aceto di mele. Qualsiasi sia la soluzione adatta, facciamo attenzione che la soluzione che non entri a contatto con gli occhi del gatto.

Se l’esperto lo ritiene opportuno, il gel puro di aloe vera può risultare molto valido. Assicuriamoci che non ci siano anche altri ingredienti, come alcol o lozioni, e facciamo attenzione che non entri a contatto con gli occhi della nostra piccola palla di pelo.

Cosa non fare se il gatto viene punto

gatto arancione a pelo lungo che guarda qualcosa davanti a sé

Nel caso in cui in gatto venga punto da un’ape, evitiamo la somministrazione di qualsiasi antidolorifico per uso umano – come l’aspirina, il paracetamolo oppure ibuprofene. Fanno parte di quei medicinali che possono danneggiare molto gravemente Miao, nei casi più gravi facendolo anche morire. Ecco perché è bene affidarsi allo specialista e non prendere iniziative personali, indipendentemente dalle intenzioni più che nobili.

Non applichiamo oli essenziali sulla lesione: anche loro sono dannosi per i felini, soprattutto se li ingeriscono mentre si occupano della loro igiene. Infine, se nel giardino ci sono molte api o altri insetti che possono pungere, parliamo con il veterinario dell’eventualità di somministrare all’esemplare in questione delle dosi preventive di farmaci prima di farlo uscire all’aperto. Ripetute punture di insetti in un lasso di tempo breve aumentano il rischio di effetti collaterali.

Gatto punto da un’ape, molte persone ci hanno chiesto anche:

gatto bellissimo e di grandi dimensioni che cammina in giardino come se fosse una tigre

Cosa fare se il gatto è stato punto da una vespa?

Quando il gatto viene punto da una vespa, dobbiamo seguire più o meno lo stesso procedimento che abbiamo analizzato qui per la puntura di ape. L’unica differenza è che la vespa non rilascia il pungiglione nella maggior parte dei casi, quindi possiamo procedere direttamente con l’impacco freddo in attesa di portare il Micio dal veterinario.

Cosa fare se un gatto viene punto da un insetto?

In generale quando un Micio viene punto da un insetto (non sempre se ne conosce la specie) e i primi sintomi cominciano a far capolino, è bene interpellare immediatamente il veterinario. Qualora non fosse possibile recarvisi subito, non esitate a contattarlo telefonicamente!

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