Giovannino, il gatto che dopo il terremoto di Accumoli non vuole lasciare la sua casa

Si chiama Giovannino il gatto protagonista della storia di oggi ed è un felino che negli ultimi giorni sta avendo un notevole successo sul web.

Perché la sua storia è una storia in grado di commuovere. Una storia che dimostra che anche i felini sono animali decisamente legati alla loro casa e alla loro famiglia, a dispetto di quanto invece si sente spesso dire erroneamente.

La storia di Giovannino arriva da Accumuli. A raccontarla ci ha pensato una volontaria abruzzese che si prende cura degli animali terremotati.

La storia del gatto Giovannino

Come dimenticare il terremoto che il 24 Agosto dal 2016 colpì il Centro Italia, devastando soprattutto Amatrice, Pescara Del Tronto e Accumoli.

E sono passati 3 anni da quella tragica giornata, eppure in quei luoghi si respira ancora l’aria di una tragedia che forse non se ne andrà mai.

Perché questi paesi portano ancora i segni di quel terremoto, con le tante case distrutte e il centro quasi raso al suolo.

E la storia del gatto Giovannino è la storia di un gatto che ha subito sulla propria pelle gli effetti del terremoto.

Il gatto Giovannino

La sua casa è andata distrutta quel 24 Agosto di 3 anni fa e da allora il nostro amico a quattro zampe è quasi un randagio.

Il suo proprietario, un signore anziano che per fortuna è sopravvissuto alla tragedia, oggi vive in un alloggio temporaneo. Un luogo in cui non può tenere il suo amico a quattro zampe.

Ogni giorno, comunque, il pensionato va a trovare il suo amico a quattro zampe. E Giovannino la sua casa non la vuole proprio abbandonare.

Gatto che mangia

Dal giorno del terremoto, infatti, il felino vive là dove un tempo c’era la sua casa. Oggi ci sono solo detriti, un lontano ricordo di ciò che un tempo c’era.

E Giovannino da lì non vuole andarsene. Quella era la sua casa e lui vuole continuare a stare lì, anche se ora ci sono solo pezzi di intonaco e calcestruzzo.

Come lui ci sono tantissimi altri gatti ai quali il terremoto ha cambiato decisamente la vita. Fortunatamente, ci sono anche tanti volontari che si occupano di loro.

Articoli correlati