I due gattini fratelli stavano per non farcela, ma adesso sono diventati più belli che mai

Questi due bellissimi fratelli sono salvi solo grazie all'amore e alle cure della loro mamma adottiva. Senza di lei non sarebbero sopravvissuti

Quando troviamo un animale malandato abbandonato per le strade, dobbiamo essere consapevoli di quanto impegno e attenzione ci vorranno per far si che torni in piena salute. Il percorso è lungo e spesso non a lieto fine, ma provarci è l’unica cosa giusta da fare. Per questo il lavoro dei rifugi per animali è fondamentale e dovremmo essere sempre più grati ai dipendenti e ai volontari per il gran lavoro che svolgono.

fratelli grigi

Questi due gattini ad esempio, non sarebbero qui adesso se un volontario non li avesse salvati dalla strada. Quando sono arrivati al Lil Foster Babes , con sede a Los Angeles, Herry e Ronnie soffrivano di tigna, parassiti e problemi intestinali. Probabilmente il lavoro da fare era troppo per un rifugio, perciò Pie Chiu, la loro nuova mamma, ha deciso di adottarli per prendersi cura in prima persona della loro salute.

La loro sorellina Hermione infatti non ce l’aveva fatta; dopo sole 24 ore al rifugio aveva attraversato il ponte dell’arcobaleno. La donna non poteva permettere che anche gli altri due facessero la stessa fine. La strada percorsa era lunga e tortuosa, i gattini sono andati dal veterinario innumerevoli volte e c’è voluto molto tempo prima che tornassero in salute.

fratelli grigi

Alla fine però Pie Chiu è riuscita nel suo intento e ora Harry e Ronnie sono due splendidi gattini dal manto grigio lucente. Ogni volta che li guarda, la donna non può non pensare a quanto sia fortunata per avere due mici così belli a farle compagnia e ricorda anche ogni giorno che senza le sue cure ora non sarebbero qui. Le persone come Pie Chiu hanno davvero un cuore d’oro, dovremmo tutti prendere spunto da lei.

Salvare un animale è un’emozione che ti resta per tutta la vita e il bene che doniamo prima o poi ci tornerà indietro, magari sotto forma del loro amore.

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