I volontari non riuscivano a credere a quanto la gattina fosse resistente. E non avevano idea di cosa poteva fare

Questa piccola gattina orfana non aveva nessuna prospettiva a suo favore, ma la sua forza l'ha aiutata a rimettersi in piedi nonostante le difficoltà

La vita a volte riserva delle brutte sorprese agli animali che vivono in strada senza l’aiuto di nessuno. Questo la piccola Mila lo sa bene, perché ha potuto tastarlo sulle sua pelle da gatta. La piccola micia è nata da una mamma randagia, e quando è nata la sua mamma gatta è morta mettendola alla luce. La piccola era l’unica superstite della sua cucciolata e quando un passante l’ha trovata ha subito capito che aveva un enorme bisogno del suo aiuto. Se nessuno l’avesse trovata, Mila sarebbe certamente morta, ma per fortuna non è andata così.

gattina orfana

Sua madre non è riuscita a sopravvivere alla nascita e il gattino è stato portato al rifugio“, ha raccontato Marie, fondatrice di One Cat At a Time. La micetta aveva bisogno di essere nutrita e scaldata per 24 ore al giorno, per questo lo staff del rifugio ha deciso di riservargli un’incubatrice in cui potesse stare al caldo. La piccola sentiva la mancanza della mamma che non aveva mai conosciuto, perciò i volontari hanno messo in incubatrice con lei un grosso peluche a forma di pecora che le facesse compagnia.

La piccola Mila aveva delle difese immunitarie molto basse perché non aveva bevuto il colostro, ovvero il primo latte materno, ricco di anticorpi che si trasmettono alla prole. Nonostante tutte queste prospettive negative, Mila è invece riuscita a crescere sana e forte, anche se con qualche difficoltà. La micetta era più piccola degli altri gattini della sua età, ma era curiosa e giocherellona. Mila aveva voglia di prendere tra le zampe la sua vita e i volontari non vedevano l’ora che fosse pronta per trovare una nuova famiglia.

gattina orfana

Mila, ora Kimchi, si è sistemata nella sua nuova casa e ha rapidamente conquistato tutti i presenti, compreso il cane di famiglia, Stella. Dopo una settimana, le due giocavano, si coccolavano e sonnecchiavano insieme costantemente.

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