Il gattino vagava per le strade, solo e tremante. Poi una passante con un grande cuore gli ha teso la mano – Video

Il micio era un'anima errante: nessun posto poteva considerare casa

Solo e tremante, il gattino vagava senza aver fissa una meta. La vita da randagi è così: in continuo movimento, senza poter fare affidamento su nessuno. Non l’ambiente ideale dove condurre una vita felice. Le minacce disseminate lungo il cammino possono essere di ogni tipo, perciò un buon samaritano, capitato lì casualmente, lo ha approcciato, desideroso di aiutarlo. Ne avvertiva il profondo stato di malessere provato. Era ridotto in mille pezzi, soprattutto la parte più importante: il cuore.

Gattino viene aiutato

Si sentiva inutile, come un immane peso per la società, questo perché gli incontri fatti fino a quel punto erano stati infelici. Tuttavia, malgrado fosse uscito scottato da certe esperienze, nei confronti del volontario ha tenuto subito una condotta dolce e gentile. Toccato dalla scena, il soccorritori ha preso una decisione nobile: da lì in poi, il piccolo non avrebbe più avuto dover aver paura di nulla. Ci avrebbe, infatti, pensato lui ad assisterlo.

Gattino riceve coccole

L’eterna incertezza, l’agonia costante provata giorno e notte, hanno lasciato spazio a una ritrovata consapevolezza di sé. Che abbia avuto dei proprietari o no in precedenza, il vero senso di famiglia, coesa e pronta a collaborare nei periodi difficili, lo scoprirà ora. Accudito da persone sensibili ai diritti degli animali di strada, avrà finalmente l’opportunità di lasciarsi alle spalle i vecchi traumi.

Con calma e pazienza, si trasformerà da cima a fondo, sotto ogni punto di vista. Da disorientato e pauroso, riacquisirà fiducia e nei confronti di chi lo ha tirato fuori dalle sabbie mobili sarà debitore in eterno. Perché, a differenza di quanto talvolta si sente dire sul loro conto, pure i mici conoscono il significato della parola gratitudine.

Il fatto che dimostrino affetto e vicinanza in modo diverso rispetto ai cani non vuol, infatti, mica dire che sono delle creature insensibili. È giusto una questione di individuare la giusta chiave di lettura, da lì in poi tutto avviene in maniera naturale.

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