Immerso in una pozzanghera puzzolente, il gattino scappava dagli esseri umani: non si fidava più

Aveva smesso di credere nell'uomo, ma poi al gattino è stato dato un ottimo motivo per cambiare idea

Dopo aver patito le pene dell’inferno in passato per colpa dell’uomo, il gattino del video aveva deciso di non fidarsi più. Spaventato anche solo dalla sua presenza, si era rintanato in sé stesso, rimanendo lontano da ogni possibile minaccia. Si era costruito una “fortezza della solitudine”, che aveva tutto fuorché l’immagine di un castello. Le fogne puzzolenti erano diventate la sua nuova casa. A costo di condurre un’esistenza disagiato, aveva optato in favore di una sistemazione per nulla accogliente.

Gattino in una pozzanghera puzzolente

Quantomeno, si sarà detto, nessuna persona gli avrebbe più arrecato disturbo, lontano da qualsiasi luogo di interazione. Come racconta Pet Care Media nel video pubblicato in rete, quando si era accorto della presenza dei volontari nei paraggi, pronti a soccorrerlo, aveva cercato riparo sotto il cemento. Sperava di non aver dato nell’occhio e di essere, dunque, lasciato in pace. Con calma e gentilezza il gruppo lo convinse a uscire e proprio in quel momento capirono a pieno la gravità della situazione.

Il fetore emanato lasciare immaginava che da diverso tempo si trovasse ormai lì. Le amarezze rimediate nella vita precedente avevano creato un’enorme ferita nell’animo del gattino. A causa della paura era finito risucchiato dai suoi stessi demoni personali. Malgrado il cibo scarseggiasse e l’ambiente fosse inospitale, si sentiva più a suo agio nelle fogne, anziché con il mondo esterno. La crudeltà di alcuni individui lo aveva trasformato in una copia sbiadita del suo vero io.

Gattino pulito

Quando però il team di volontari se ne cominciò a prendere cura capì: aveva incontrato degli individui mossi da sincere e nobili intenzioni. Dopo essere stato lavato con cura e dedizione, ebbe modo di mettere sotto i denti un pasto delizioso, probabilmente il migliore della sua giovane vita. Così soddisfò il proprio stomaco affamato e recuperò parte delle forze. In seguito, si mise nella cuccia e dormì beato.

Da allora in avanti si sarebbe sempre sentito al sicuro nella sistemazione dedicata. Un lieto epilogo di una storia partita sotto i presupposti sbagliati, ma proseguita per il verso giusto. Il riscatto del felino ci riempie di gioia e ci rammenta l’importanza del contributo dei volontari, il cui sostegno agli animali è encomiabile.

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