Lo chiamano “l’opera di Picasso” questo gatto sa davvero il fatto suo: conosciamolo insieme

Questo gattino meraviglioso non fa altro che stupire il mondo grazie alla sua unicità, conosciamolo insieme

“Questo meraviglioso pelosetto sa davvero il fatto suo”. Ho voluto iniziare questa storia con queste parole perché deve darci degli insegnamenti davvero importanti che non potevo di certo far passare in sordina. Quindi, amici mie e fidati lettori, mettetevi comodi perché oggi vi dico cosa ne penso su questo amico felino. E, soprattutto, vorrei sentire poi il vostro parere: cosa ne pensate voi di questa storia e di questo pelosetto dolcissimo. Andiamo quindi a conoscere il piccolo gattino grigio che tutti chiamano affettuosamente “l’opera di Picasso” e scopriamo insieme quanto la diversità può renderci felici.

un gatto di nome Jamie

Questo gatto dal mantello completamente grigio si chiama Jamie ma è conosciuto da tutti come “l’opera di Picasso“. Se vi state per caso chiedendo il motivo di tale nomina è dato dal fatto che lui sa essere molto particolare, soprattutto in viso. Infatti, nasce con una malformazione facciale che gli ha spostato gli occhi e il musetto, come se fosse il protagonista di un’opera d’arte, non credete anche voi?

un gatto grigio

Lui ha un musetto che di certo non passa inosservato e tutti noi dovremmo trarre una grande lezione da lui. Infatti, la sua vita è stata sempre intervallata da momenti belli e brutti ma ora sta vivendo il suo periodo più sereno. Questo perché ha trovato una famiglia adottiva che lo ama così com’è e non solo. Ha anche due fratellini felini, Molly e Monty anche loro affetti da malformazione facciale.

Attenzione però, i tre sono perfettamente sani. La malformazione non ha intaccato nessuna loro funzione vitale e, così, passano le giornate a giocare. Ma, soprattutto, a darci una lezione importante: la diversità non è sintomo di qualcosa di oscuro e cattivo, bensì può essere fonte di amore e di bellezza. Questi gattini ci insegnano ad accogliere il diverso e farlo sentire a casa perché, appunto, è un essere speciale.

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