Montecastrilli (TR): veleno nelle ciotole della colonia dei gatti

La vicenda della colonia di gatti a Montecastrilli, in provincia di Terni, torna a far parlare di sé. Siamo in comune di appena 5mila anime che, però, sta scatenando non poche polemiche.

Il motivo? I gatti. A Montecastrilli esiste una colonia di gatti che da molti anni ha il supporto di molti volontari della cittadina. Una colonia piccola, formata da poco più di 10 felini.

Gatti randagi

Una colonia piccola che, però, negli ultimi tempi è al centro delle polemiche e delle discussioni di tutto il paese.

Perché qualche tempo fa, il Sindaco di Montecastrilli, Fabio Angelucci, ha vietato a chiunque di portare da mangiare alla colonia dei gatti.

Gatti randagi che osservano

Un’ordinanza che risale allo scorso 12 Luglio e che, da allora, non hai mai smesso di far parlare di sé. Perché immediatamente subito dopo l’emissione di questa ordinanza, la polemica non ha aspettato a scattare.

Da una parte, gli animalisti di tutto il mondo e i cittadini di Montecastrilli che a quella colonia ci tengono. Dall’altra, il Sindaco della città e tutti quei cittadini che quella colonia proprio non la vogliono.

Gatti randagi che mangiano

L’ordinanza del Sindaco, infatti, è arrivata dopo molto lamentele da parte di alcuni abitanti del Comune.

Secondo quanto riportato, la colonia si trova troppo vicino ad un asilo e ad una struttura per anziani e non rispetta le norme igienico sanitarie.

Per gli animalisti, invece, si tratta di una violazione alla Legge Nazionale n. 281/1991. Non si può vietare di dare da mangiare agli animali randagi, qualunque sia il motivo.

Due gatti randagi

Secondo le denunce dei cittadini dalla parte dei felini e degli animalisti, i gatti sono stati completamente abbandonati e lasciati morire.

E, come se non bastasse, nelle ultime ore la vicenda di è ulteriormente complicata. Una volontaria ha trovato nelle ciotole dei felini della colonia del Lumachicida, un terribile veleno mortale per i felini.

Dei gatti della colonia, neanche l’ombra. Adesso si teme il peggio, ovvero che i gatti siano tutti deceduti. Oltre il danno, quindi, la beffa.

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