Per cacciare il gatto del padre da casa picchia il genitore e finisce in carcere: è successo a Grosseto

Un 46enne voleva mandare via di casa il gatto del padre. L'anziano genitore si oppone e lui, di fronte a questo rifiuto, lo picchia. L'uomo è stato poi arrestato

Un uomo di 46 anni è finito in carcere (dopo aver rifiutato il braccialetto elettronico, per aver picchiato l’anziano genitore, dopo aver tentato di cacciare il gatto del padre da casa. L’uomo si è rifiutato di assecondare il figlio, che ha risposto colpendolo più volte al volto. Per fortuna è riuscito a nascondersi nella sua camera da letto. Il fatto è avvenuto a Grosseto, in Toscana.

Sguardo dubbioso del gatto
Fonte foto da Pixabay

I fatti risalgono allo scorso 3 gennaio. Siamo a Grosseto, in Toscana. Tra padre e figlio, con problemi di tossicodipendenza, inizia una lite. Il 46enne voleva mandare via il micio del padre. L’anziano signore si è rifiutato e, di fronte a quel no, il figlio ha iniziato a inveirgli contro, colpendolo poi in pieno volto e arrivando persino a minacciarlo. “Se apri bocca ti ammazzo, se vuoi uscire, esci dalla finestra“. L’anziano genitore, preso dalla paura, si è chiuso nella sua stanza e ha chiamato la polizia. Era stanco dei maltrattamenti del figlio, che era finito nei guai anche per aver maltrattato la madre, morta qualche tempo fa, e l’ex compagna.

L’anziano genitore lo aveva ripreso in casa. Aveva subito altre volte maltrattamenti da parte sua, ma nel suo cuore sperava che sarebbe prima o poi cambiato e avrebbe abbandonato le droghe, tornando a condurre una vita normale. Ma così non è stato. Dopo quell’ennesimo litigio e di fronte al pericolo che ha corso lui e il gatto, ha chiamato la polizia. Ha poi lasciato la sua casa, chiedendo ospitalità alla cognata. Il figlio avrebbe dovuto allontanarsi dalla casa del padre, con il divieto di avvicinamento all’uomo: doveva rimanere a 500 metri di distanza del genitore e indossare un braccialetto elettrico. Ma lui si è rifiutato ed è finito in carcere.

Gatto nero sull'erba
Fonte foto da Pixabay

Ovviamente la volontà di cacciare di casa il gatto del padre e il rifiuto di quest’ultimo è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un già traballante vaso.

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