Perché vaccinare il gatto? Ecco a cosa serve

La salute di Miao è fondamentale. Sapere perché è importante vaccinare il gatto ci fa agire in maniera più consapevole in ottica preventiva. I dettagli

Perché vaccinare il gatto? Si tratta di una domanda ricorrente tra chi possiede un micetto o si trova a che fare con un amico peloso. D’altronde, esattamente come accade a noi esseri umani, il vaccino gioca un ruolo molto importante: serve per prevenire una serie di malattie che possono creare non pochi problemi ai nostri amici a quattro zampe.

Quello delle vaccinazioni, pertanto, è un aspetto fondamentale nell’insieme delle pratiche da seguire per tutelare la salute di Miao. Questo perché, pur non dandoci la certezza al 100% che l’animale con cui abbiamo a che fare non entri a contatto con le malattie per le quali sono stati creati, ci danno la possibilità di ridurre di moltissimo eventuali possibilità di contagio o comunque di limitare, e di parecchio, l’impatto che un’eventuale malattia potrebbe avere senza copertura vaccinale. Insomma, un passaggio non trascurabile e che merita la nostra attenzione. Andiamo ad approfondire nel dettaglio la questione.

Gatto non vaccinato, i rischi

iniezione al gattino

Sul perché sia importante vaccinare il gatto incombe la preoccupazione più grande per chi possiede una piccola palla di pelo: che possa incorrere in rischi di natura sanitaria. Non un dettaglio di poco conto, non un aspetto rispetto al quale è possibile fare finta di nulla. Serve attenzione massima per non lasciare nulla di intentato.

Un gatto non vaccinato è oggettivamente sottoposto a pericoli potenziali. Dalla possibilità che si ammali facilmente all’eventualità che si ritrovi a combattere con una patologia che potrebbe addirittura risultare fatale nonostante la presenza di rimedi sanitari, quali i vaccini appunto, non garantire al proprio micetto una copertura vaccinale rischia di mettere a repentaglio la sua salute. Ragionandoci con attenzione e buon senso, meglio evitare.

Vaccinazioni dei gatti da appartamento

gatta coccolata

Qualcuno potrebbe chiedersi: ma è necessario vaccinare solo i gatti randagi o che comunque conducono un’esistenza tutt’altro che sedentaria oppure la vaccinazione riguarda anche i gatti che vivono all’interno di un appartamento? La domanda, per lo stile di vita tra le due categorie particolarmente diverso, non è concettualmente errata.

Ad ogni modo, non esistono differenze tra un micio che frequenta strade, campagne o posti all’aperto e un esemplare di felino abituato ai tepori e agli agi della vita all’interno di una casa. La vaccinazione è opportuna in entrambi i casi, per mettere sia i gatti più avventurosi sia quelli più sedentari nelle condizioni di rispondere nel migliore dei modi a eventuali patologie o problemi di salute.

Pensare che casa nostra possa essere esente da pericoli potenziali per il nostro gattino è un errore che non possiamo permetterci il lusso di commettere. In questo senso, la prudenza non è mai troppa. Un pizzico di attenzione in più, senza per questo lasciarsi travolgersi dall’ansia, può risultare utile per non correre inutili rischi. In ogni caso, come sempre, il consiglio è quello di mantenere la lucidità. A tal proposito di gattini, ecco quali sono i vaccini che bisogna fargli.

Vaccini gatto, quali sono

Sul perché vaccinare il gatto abbiamo già detto. Adesso è il momento di concentrarsi su quali siano i vaccini che possono offrire garanzie in termini di salute al nostro micetto. Le due categorie di riferimento sono quelle dei vaccini CORE, ossia quelli a cui tutti i gatti dovrebbero sottoporsi, e dei vaccini NON-CORE, cioè quelli che sono consigliabili a seconda della zona o del territorio in cui vive il nostro micetto.

In Italia i vaccini CORE sono quelli che hanno a che fare con la Parvovirosi, con il Calicivirus e con l’Herpesvirus. Mentre non rientra tra questi la rabbia che, al contrario, appartiene ai vaccini NON-CORE in quanto si tratta di una malattia che nel nostro Paese è stata sconfitta. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sul gatto con il parvovirus.

A ogni buon modo, per avere un quadro chiaro, preciso e definito, che tenga conto di eventuali aggiornamenti o di novità che possono eventualmente verificarsi con il passare del tempo, il consiglio è quello di rivolgersi a un veterinario di fiducia che, oltre a conoscere eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, potrà darci tutte le delucidazioni di cui riteniamo di potere aver bisogno.

Gatto dopo vaccino non mangia

controllo veterinario per gatto

Il nostro gattino è stato sottoposto a un vaccino e tra le sue possibili reazioni c’è quella di stare per conto suo, di non apparire in forma smagliante come al solito o eventualmente di non mostrare l’appetito dei giorni migliori? Niente paura, si tratta di episodi assolutamente nella norma che non devono destare particolari preoccupazioni.

In ogni caso, prima di procedere con l’avvio di una fase di vaccini risulta quanto mai opportuno rendersi conto delle condizioni di salute della nostra piccola palla di pelo. Proprio per questo motivo, il consiglio è quello di sottoporre Miao a una visita di controllo. Nel momento in cui il nostro gatto si trova in buone condizioni di salute, arriverà il via libera da parte del veterinario per iniziare l’iter vaccinale.

Vaccinare il nostro gatto, bisogna ricordarlo, è anche un gesto di altruismo nei confronti di altri gatti. Significa proteggere il nostro micio ma anche ridurre la diffusione di eventuali patologie. Infatti, già garantire i vaccini CORE a ogni gatto significherebbe raggiungere una sostanziale immunità di tutta (o quali) la popolazione felina che assicurerebbe standard di vita particolarmente elevati ai mici. Un motivo in più. se vogliamo, oltre ai tanti già elencati in precedenza.

Vaccinare gatto adulto

La questione non riguarda solo il perché vaccinare il gatto, ma anche il quando. E qui possiamo anche introdurre la questione legata all’età adulta e alla fase da cucciolo. A tal proposito, risulta opportuno discutere del concetto di immunità materna garantita ai cuccioli.

Nel corso della gravidanza, mamma gatta trasmette ai suoi piccoli degli anticorpi che garantiscono ai cuccioli una protezione per le prime settimane di vita. Sulla copertura effettiva non ci sono riferimenti precisi, la durata si estende più o meno sino ai sei mesi di vita. Ma si tratta di un dato che può variare da gattino a gattino.

Anche per questo motivo la visita da un veterinario di fiducia prima di iniziare l’iter vaccinale risulta utile, anche per comprendere questi aspetti che possono rivelarsi importanti per individuare il momento opportuno in cui cominciare con i vaccini, per comprendere il percorso da fare anche in chiave di successivi richiami in età adulta.

Vaccini gatti, costo

come fare l'iniezione al gatto

Ma quanto costa vaccinare un gatto? Anche questa è una domanda che in molti si pongono, anche per comprendere l’impatto economico di una prestazione che, ad ogni modo, come abbiamo già avuto modo di vedere risulta imprescindibile per le nostre piccole e adorate palle di pelo. Il costo di ogni vaccino è variabile.

Mediamente, i vaccini somministrati dal veterinario possono costare da un minimo di 20 euro a un massimo di 50-60 euro. A questa cifra, bisogna aggiungere quella per la prestazione garantita dal veterinario. La sua presenza è fondamentale anche per gestire eventuali reazioni negative al vaccino, che seppur in rari casi si possono verificare così come può capitare anche a noi esseri umani.

Proprio per questo motivo, il veterinario ha il compito di verificare lo stato di salute dell’animale subito dopo l’inoculazione della dose, mentre una volta a casa sarà nostra cura rendersi conto di eventuali comportamenti anomali da parte del gattino. Ma più che di costi, sarebbe il caso di parlare di investimento. Un investimento sulla salute del nostro gattino. Una testimonianza del nostro amore nei suoi confronti.

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