Questo gatto dall’aspetto strano e pericoloso si aggirava tra le fattorie: è dove non dovrebbe essere

Se vedeste un gattone del genere aggirarsi nel vostro giardino, cosa fareste?

Pensate di stare tranquillamente dentro casa vostra, vi affacciate alla finestra e vedete un gatto proprio grande e dall’aspetto un pò strano aggirarsi per il vostro giardino. Ora, potrebbe essere un gatto randagio? Oppure, ancora, un gatto scappato da qualche casa, ma possibile che sia così grande e così particolare? Inizialmente non ci fate caso ma poi, quando cominciate a vederlo per 3, 4 fino a giorni e giorni di seguito, comincia a venirvi qualche dubbio. Pensate a questa famiglia che ha esattamente avuto questa sensazione. Fino a quando, una volta chiamato chi di dovere, scopre che questo pelosetto felino non è altro che un serval africano scappato da un santuario.

Un Serval africano

Il protagonista di questa storia è un uomo, che fa l’agricoltore di professione, che vive in Arkansas, sulle Ozark Mountains. Qui, ha la sua fattoria e, sicuramente, il serval o savannah è stato attirato sul luogo proprio dalle sue galline. Che pasto prelibato!

L’agricoltore che ha trovato il serval si è preso cura dell’animale selvatico. Poi contatta il Turpentine Creek Wildlife Refuge per chiedere aiuto; il felino si sta ora riprendendo presso il santuario dell’Arkansas. Pensate, qui lo pesarono non appena arrivò e scoprirono che era un bel gattone di ben 30 Kg.

Un Serval Africano in una gabbia

Fox Weather la presidente del santuario, in un’intervista disse: “L’avevano portato dal veterinario e avevano cercato di capire se avesse un microchip, ma non ce l’aveva”. Insomma, non c’era nessun tipo di documento che poteva ricondurci ad un passato per questo strano gatto.

Un gatto selvatico africano trovato in Arkansas

Ora il Turpentine Creek Wildlife Refuge ha preso in carico l’animale. La legge sulla sicurezza pubblica dei grandi felini, firmata a dicembre dal presidente Joe Biden, proibisce il possesso privato dei grandi felini. E rende illegale per gli espositori il contatto diretto con i cuccioli, ma non protegge le specie piccole come il serval, secondo il Turpentine Creek Wildlife Refuge.

Quindi è, ad oggi, ancora ambiguo il modo con cui ci si deve prendere cura di questo pelosetto!

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