Sì, c’è uno studio che sostiene che dovremmo addestrare i nostri gatti (proprio come i cani)

Quando si parla di addestramento, moltissime persone sono portate a pensare che si tratti di qualcosa di utile solo per i cani. In realtà, non è affatto così. Provate a guardare all’addestramento da un altra prospettiva: potremmo pensare, infatti, che non sia solo un modo di impartire disciplina ai nostri quattrozampe, ma un modo per aprire, in un certo senso, un canale di comunicazione tra noi e loro. A quanto pare, non siamo i soli a pensarlo.

Stando a quanti riportato da Science Alert, anche alcuni ricercatori della Nottingham Trent University, pensano che una qualche forma di addestramento possa essere utile anche ai gatti. Ovviamente, a meno che non sia volontà del padrone, non sarà più di tanto utile insegnare ai gatti, per esempio, a non tirare a guinzaglio. Sarà più utile, invece, soffermarsi su altri tipi di addestramento.

Qualche esempio? Come riporta Science Alert “In un rifugio per reinserimento la formazione può essere uno strumento utile per aumentare i comportamenti esplorativi di un gatto, le reazioni positive verso le persone e forse anche le sue possibilità di essere adottato.” Oppure: “A casa, possiamo utilizzare semplici tecniche per aiutare i gatti in cose come sentirsi a proprio agio in un trasportino, abituarsi ai viaggi in macchina, nonché tollerare la cura e ricevere esami e trattamenti sanitari di base.”

Tutto questo ha una motivazione alla base: i gatti non sono animali che nascono con una affinità innata verso gli esseri umani, quindi devono essere guidati nel rapporto con noi.

Proprio per questo motivo, delle punizioni, o delle reazioni come le urla non sono affatto utili per far capire al nostro quattrozampe come dovrebbe comportarsi con noi. Quello che funziona meglio, come spesso succede, sono i rinforzi positivi: dolcetti e premi.

Cosa ne pensate? Sareste curiosi di provare ad addestrare il vostro gatto? Fatecelo sapere nei commenti!