The Butt Project: c’è un progetto scientifico nato per scoprire quante cose toccano il sedere del tuo gatto

Uno studente ci spiega perché il sedere del nostro micio non è poi così sporco come potrebbe sembrare

Vi siete mai chiesti perché nessun veterinario consiglia di far indossare biancheria intima ai vostri animali domestici? Gli indumenti intimi d’altronde servono a mantenere una corretta igiene, allora perché non li sfruttiamo per tenere “puliti” i nostri amici a quattro zampe? La risposta può darcela una ricerca condotta da uno studente di terza media del Tenesse: “The Butt Project“.

gatto sul pavimento

Kaeden Griffin è un giovane che si è posto queste domande, che ha formulato delle ipotesi e che alla fine ha trovato una risposta scientificamente attendibile. Secondo quanto emerso dai suoi studi i gatti in realtà non hanno bisogno di indossare biancheria intima perché non corrono mai realmente il rischio di sporcare il proprio “lato b”. Come ha fatto Kaeden a giungere a questa conclusione? Ha condotto un esperimento talmente semplice e intuitivo che ora come ora agli occhi di molti potrebbe risultare addirittura banale. Il ragazzo ha delicatamente applicato del rossetto sull’ano di due micini e ha dato loro una serie di comandi: sedersi, aspettare, sdraiarsi e saltare in piedi.

micio grigio e marroncino

Quello che Kaeden ha osservato alla fine è che il pavimento non si è mai sporcato di rosso. Questo accade perché i felini non sfiorano mai superfici dure come i pavimenti con le loro zone intime. In questo modo evitano di entrare in contatto con tutti i potenziali patogeni che potrebbero causare loro infezioni. Il ragazzo tuttavia ha notato che questa caratteristica si riscontra principalmente nei gatti a pelo lungo. I mici con il pelo corto rischiano con una maggior probabilità di toccare involontariamente le superfici su cui si siedono o si sdraiano.

Quello che Kaeden ha aggiunto alla fine dell’esperiemento è che, contrariamente a quanto si pensa, l’ano dei gatti non è necessariamente veicolo di agenti patogeni. Grazie a questo brillante oggi sappiamo che il didietro dei nostri amici gatti non è poi così sporco.

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