Torino: gatto colpito da colpi di arma da fuoco, si cerca il responsabile

Ancora una terribile vicenda che ha come protagonista un gatto, questa volta dalla cronaca di Torino.

Purtroppo, ormai, le notizie come queste sembrano quasi all’ordine del giorno. Se poi aggiungiamo il fatto che siamo in estate, la stagione degli abbandoni per i nostri amici a quattro zampe, diventano molto più che di ordinaria amministrazione.

Gatto seduto al sole

Perché anche i felini vittime delle vendette di vicini di casa, ormai, sono sempre di più. Lo sappiamo benissimo che i rapporti con il vicinato non sono mai facilissimi, soprattutto quando ci sono gli animali domestici.

E nonostante esistano delle leggi che regolano la questione gatti in condominio, troppo spesso queste vicende si concludono con vendette ai danni degli animali. Gli unici che, ovviamente, non c’entrano niente.

Due gatti randagi

Perché anche la notizia del gatto di Torino colpito da colpi di arma da fuoco sa tanto di vendetta. Perché ancora non vogliamo credere che possa esistere qualcuno che si diverte ad andare in giro per le strade a sparare agli animali.

Eppure, allo sfortunato protagonista di questa vicenda, qualcuno ha sparato. E non una, ma diverse volte.

Gatto sdraiato in un prato

Sono stati i proprietari del felino a trovarlo. Il loro amico a quattro zampe era praticamente in fin di vita, con il corpo pieno di colpi.

Immediata la corsa dal veterinario. Per fortuna, l’intervento tempestivo dei medici è stato efficace. Il gattino ora sta meglio, dal momento che, miracolosamente, nessuno colpo aveva colpito un organo vitale.

Gatto tigrato che cammina sull'erba

Resta, comunque, l’allarme per la bruttissima vicenda. La caccia al colpevole è iniziata, anche se per il momento sembra davvero difficile individuarlo.

La vicenda è avvenuta qualche giorno fa nella Zona Belvedere di La Loggia, a Torino, vicino all’abitazione del gatto ferito.

La speranza, quindi, è che ovviamente il felino si riprenda al più presto. E che il colpevole sia presto individuato, per poter rispondere del suo terribile gesto di fronte ad un tribunale.

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