Perché i gatti uccidono i cuccioli? In quali occasioni lo fanno?

Oggi cerchiamo di rispondere a questa domanda un po' inquietante: perché i gatti uccidono i cuccioli? Scopriamolo insieme.

Ci siamo mai chiesti perché i gatti uccidono i cuccioli? Cosa spinge i felini ad agire in questo modo? Cerchiamo di scoprire insieme quali siano le occasioni che portano un animale a compiere questo gesto così estremo.

Accoppiamento e cucciolate

cucciolata di gatti

Come avviene il corteggiamento fra gatti? Cosa c’è da sapere riguardo il calore dei mici? Prima di tutto, per portare a buon fine l’accoppiamento, si deve considerare il periodo del calore, che solitamente c’è al cambio di stagione, in primavera e in autunno e dura per qualche giorno.

Oltre al periodo di calore, durante il quale mamma-gatto è molto fertile ed è pronta per poter concepire i cuccioli, bisogna anche tener presente l’età. Prima dell’anno e mezzo di vita circa sarebbe meglio evitare corteggiamenti che possano portare a eventuali accoppiamenti.

Dobbiamo dare alla gatta il giusto tempo di crescere e formarsi come si deve. Ovviamente, il valore è indicativo: può variare di qualche mese circa, ma per esserne sicuri è sempre meglio chiedere un consulto.

Gatto e gatta, prima di accoppiarsi, devono conoscersi e, sicuramente, piacersi. Solitamente, infatti, prima di consumare l’atto in sé, bisogna assolutamente far loro prendere confidenza per 4 o 5 giorni, al fine di capirsi l’uno l’altra.

Tutto dipende dall’esemplare femmina, poiché il maschio può “andare in calore” in qualsiasi momento dell’anno o della sua vita: è istintivamente predisposto a poter fecondare la gatta in qualunque periodo.

A seguito di un particolare procedimento spontaneo e naturale, i due si avvicinano, si corteggiano nel verso senso della parola, fino ad essere consenzienti e pronti  all’atto in sé.

Dopo vari movimenti tipici, la gatta cerca di attirare l’attenzione del maschio che, con calma e pazienza, deve aspettare in silenzio che lei sia pronta. Nel momento in cui la gatta si posiziona nel modo più consono per effettuare l’accoppiamento, sarà il maschio ad avvicinarsi cautamente, dopo aver compreso la sua disponibilità.

Il maschio è solito mordere letteralmente la pelle del collo della gatta, senza che lei faccia nulla per ribellarsi. È un istinto primordiale e naturale che dà al gatto maschio il potere di dominare, nel verso senso della parola, l’intero rapporto.

Dopo di che, una volta terminato l’atto, che per la femmina non sembra nemmeno molto piacevole vista la conformazione fisica del maschio, il gatto si allontana e la situazione tende a restare rilassata per qualche momento.

Non è escluso che, più tardi, anche durante lo stesso giorno, si ripeta il tutto. L’inclinazione naturale degli animali permette loro di accoppiarsi più volte a distanza ravvicinata, anche per aumentare la possibilità di fecondazione.

Dopo di ciò, la gatta avrà in grembo i piccoli cuccioli che non vedono l’ora di uscire e conoscere il mondo. Purtroppo, però, quando si tratta di animali, dobbiamo considerare un elemento non troppo felice!

Specialmente i mammiferi come cani o gatti sono soliti partorire molti cuccioli, che possono andare da una media di 3-4 fino di 8-9 piccoli (circa, poi è tutto variabile). Molte volte, non tutti riescono a sopravvivere, per problemi o eventuali complicazioni che si sviluppano strada facendo. Cosa succede quando mamma-gatto si accorge che qualcosa non va? Perché i gatti uccidono i cuccioli? Vediamo cosa significa.

Mamma-gatto mangia cuccioli: perché?

gattino con mamma

Come dicevamo appena sopra, le cucciolate sono sempre molto numerose. Prendiamo un esempio standard di una cucciolata da 8 piccoli. Tutti nascono perfettamente formati, sani, in salute e pronti al mondo esterno? Purtroppo, sono pochissimi i casi in cui non ci siano complicazioni di alcuna sorta.

Anzi, in realtà capita molto spesso che alcuni dei piccolini possano nascere con delle problematiche di cui mamma-gatto si accorge all’istante. Sarà che gli animali hanno la percezione e la sensazione molto più sviluppate delle nostre, sarà che fisicamente hanno una conformazione diversa…fatto sta che mamma-gatto riesce ad accorgersi che qualcosa non va immediatamente!

Non appena i piccoli escono dal suo ventre, lei, attraverso l’olfatto sviluppatissimo, riesce a rendersi perfettamente conto se c’è qualcosa che non va, proprio in base all’odore che emano certi determinati cuccioli.

Cosa può succedere? Quali complicazioni possono verificarsi? Alcuni dei gattini possono nascere con delle malformazioni congenite, genetiche, ereditarie, che si presentano subito e sono abbastanza evidenti. Probabilmente, durante il concepimento o l’intera gravidanza, qualcosa è andato storto!

Oppure, può succedere che i piccoli nascano direttamente malati, con delle patologie di cui mamma-gatto si accorge istintivamente. Ancora, può accadere semplicemente che alcuni dei cuccioli siano molto più deboli di altri, a tal punto da non riuscire a sopravvivere più di tanto al mondo.

Che accade a questo punto? Cosa spinge mamma-gatto a un atto che, ai nostri occhi, potrebbe essere definito quasi “brutale”, ma che in realtà rientra semplicemente nel “banale” concetto di “selezione naturale“?

Perché i gatti uccidono i cuccioli? Questa rientra in quell’insieme di situazioni particolari durante le quali mamma-gatto si sente costretta a prendere una decisione da una parta terribile, ma dall’altra funzionale per concedere un futuro sicuramente migliore ad ogni singolo figlio. Ebbene, lei sceglie letteralmente di mangiare i suoi cuccioli appena nati che non stanno bene per salvarli da un destino che sicuramente non avrebbe portato loro niente di buono.

Per i più deboli, prende questa scelta sulla base di un fatto abbastanza ovvio. Lei deve pensare a nutrire coloro che sopravvivranno al 100% ai primi giorni di vita! Se alcuni cuccioli nascono fin troppo fragili, non varrebbe la pena provare a farli crescere, poiché questo, in ogni caso, non sarebbe possibile. Mamma-gatto, per sue doti naturali, riesce perfettamente a capire chi crescerà e chi non ce la farebbe comunque.

Anche nei casi di malattie o malformazioni gravi, la gatta è costretta a fare la stessa scelta. Questo sia per evitare che i cuccioli sani siano contaminati o contagiati da quelli infetti, sia (e soprattutto!) perché intuisce subito che non ci siano tante speranze per quel determinato cucciolo. Per quanto possa sembrarci strano, l’istinto di protezione e l’amore incondizionato prevale su qualunque altra cosa!

Esemplare maschio mangia cuccioli: perché?

gattino nato da poco

Quand’è invece che si verifica l’effetto contrario? Quand’è il gatto maschio che mangia i piccoli? Anche in questo caso, perché i gatti uccidono i cuccioli? Da cosa dipende tutto ciò? Cosa li spinge ad agire in modo così estremo?

Questo avviene specialmente fra i gatti selvatici, gli accoppiamenti dei quali non sono controllati o tenuti a bada da nessuno, ma avvengono nel modo più naturale possibile.

Quando una femmina ha partorito da poco, si prende cura dei suoi cuccioli sani e in salute per tutto il giorno. Può capitare, però, nel frattempo, che vada di nuovo in calore, per istinti naturali.

Se nelle vicinanze ci fosse un gatto maschio, di certo coglierebbe immediatamente l’occasione per un accoppiamento. Tuttavia, la femmina, stremata dal parto avvenuto da poco e intenta a curare i suoi cuccioli, non ne vuole minimamente sapere. Allora, provvede a scacciare il gatto in modo anche abbastanza brusco, deciso e determinato!

Il maschio, indignato, reagisce istintivamente. Ormai eccitato, ha bisogno di sfogare le sue voglie in qualunque modo possibile. Allora, senza pensarci su prende uno dei cuccioli per il collo, utilizzando lo stesso movimento che farebbe per montare la gatta.

Il piccolo solitamente non reagisce, sia perché è ancora molto debole, sia perché quel gesto gli ricorda lo stesso fatto dalla mamma quando delicatamente devo spostarlo da un posto a un altro.

Il gatto maschio, però, in quel momento, è assolutamente coinvolto e pilotato dai suoi istinti più primordiali! Quando si rende conto che il cucciolo non sta assumendo la tipica posizione che la gatta assumerebbe se fosse disponibile all’accoppiamento, è spinto a stringere sempre di più.

Non rendendosi conto della forza, in quanto per lui assolutamente naturale, finisce per uccidere il piccolo spezzandogli il collo. Dopo aver fatto ciò, un altro impulso naturale del gatto lo stimola a mangiare il piccolo, al fine di tenere lo spazio pulito e non lasciare alcuna traccia.

Raccontare perché i gatti uccidono i cuccioli ci fa sicuramente rabbrividire. Tuttavia, dobbiamo tener presente il fatto che il mondo animale, per quanto simile a noi per tantissimi versi, è sicuramente molto più soggetto all’istinto e alla natura. Dunque, per loro questi comportamenti sono del tutto comuni e quasi “legittimi”.

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