Come gestire tutto il post-operatorio nel gatto: trucchi e consigli

Per gestire il post-operatorio nel gatto è necessario prima di tutto seguire le indicazioni del veterinario, tenendo conto di alcuni accorgimenti utili in casa

Gestire il post-operatorio nel gatto è essenziale per assicurargli una corretta e pronta guarigione. Ovviamente tutto dipende dal tipo di intervento chirurgico – si va dalla consueta sterilizzazione a operazioni più specifiche – ma in ogni caso è bene seguire le istruzioni del veterinario.

Proprio come noi umani, anche Micio ha bisogno di tempo per riprendersi e in questo periodo, talvolta complesso, è necessario dargli tutti i comfort di cui ha bisogno, oltre naturalmente alle terapie prescritte dal medico.

Ma cosa comporta il post-operatorio nel gatto? E come dobbiamo comportarci? Scopriamo insieme le basi per consentire al nostro amato peloso di riprendersi e guarire al meglio!

Indice

Cosa fare col gatto dopo un intervento chirurgico

gatto che dorme col collare elisabettiano

Se soltanto pensando al post-operatorio nel gatto vi viene un po’ di ansia, state tranquilli: non siete i soli! È naturale preoccuparsi per la propria palla di pelo e lo è altrettanto ritrovarsi un po’ spiazzati, vedendolo abbattuto e privo della solita energia che lo contraddistingue.

L’intervento chirurgico non è una passeggiata, anche quando si tratta di operazioni considerate ormai di routine come la castrazione o la sterilizzazione. Il ritorno a casa comporta una serie di cure e attenzioni che dobbiamo assolutamente garantire al nostro Micio, seguendo passo per passo le esatte istruzioni fornite dal veterinario che si è occupato dell’intervento.

Ogni intervento è a sé, così come la reazione e i tempi di ripresa di ciascun amico a quattro zampe. Per ogni dubbio o incertezza – o anche solo per placare un po’ l’ansia – rivolgetevi sempre al veterinario. Fare una o mille domande è sempre un bene quando si tratta della salute di Micio!

Recupero dopo l’anestesia

gatto arancione tigrato sul divano

Il primo problema che si affronta al ritorno dalla clinica è il recupero dopo l’anestesia. Come ben sappiamo, questa procedura si effettua prima dell’intervento chirurgico e consiste nell’iniettare al gatto una sostanza che essenzialmente gli impedisca di provare dolore. L’anestesia può essere locale, quando cioè viene “addormentata” solo la zona interessata, oppure generale, quando a essere “addormentato” è proprio il Micio.

Nel primo caso l’effetto del farmaco svanisce in minor tempo e la ripresa è più rapida. È nel secondo caso che, invece, il gioco si fa più duro: l’anestesia generale è pesante per qualsiasi gatto e ci vogliono diverse ore affinché l’effetto scompaia del tutto. Il gatto all’inizio può essere parecchio nervoso, persino aggressivo, disorientato e agitato, perciò sarebbe opportuno fornirgli la possibilità di riposare e riprendersi in un ambiente isolato e privo di rumori e disturbi. Attenzione anche agli “ostacoli”: l’anestesia provoca sonnolenza ma anche intorpidimento e il gatto potrebbe sbattere o inciampare sugli oggetti.

Alimentazione nel post-operatorio

gatto davanti a una piccola ciotola di cibo umido

Uno degli effetti dell’anestesia generale è la nausea ed è molto probabile che il tuo gatto nella fase di ripresa sia inappetente, oltre che intontito. Evitiamo di forzarlo e diamogli il tempo di riprendersi: sarà lui a cercare il cibo nel momento in cui l’effetto del farmaco comincerà a svanire.

Quando ciò accade, badiamo bene a cosa mettergli nella ciotola. È sempre meglio evitare pasti esagerati, preferendo qualcosa di piccolo e più leggero (magari un po’ di scatoletta di umido). Vanno bene anche le crocchette, ma sempre in quantità ridotte rispetto alle dosi abituali dei suoi pasti.

Micio dovrebbe tornare ad avere fame entro 24 ore dall’intervento ma non è sempre così. Ricordiamo che la ripresa è un processo graduale che richiede tempo e pazienza, ma se il gatto dovesse mostrare segnali preoccupanti a distanza di 48 ore e oltre, è bene rivolgersi al veterinario per capire cosa stia accadendo ed eventualmente provvedere.

Gestione del dolore

gatto tra le mani del veterinario

I gatti hanno un rapporto molto particolare con il dolore, figlio della loro discendenza di felini. Ve lo spieghiamo in parole semplici: capire se un Micio prova dolore è quasi impossibile perché i gatti tendono a nascondere questa “debolezza”. Lo fanno per istinto, come accadrebbe in natura per preservarsi dagli attacchi dei “predatori”. Mostrarsi deboli e indifesi sarebbe uno smacco alla loro sopravvivenza.

Questa particolare caratteristica comportamentale è rimasta praticamente invariata nei gatti domestici ed è la ragione per cui, anche quando un Micio sta male, è difficile non solo capire che prova dolore ma anche individuare la parte del corpo eventualmente interessata (a meno che non vi siano segni evidenti come lesioni e ferite) o un malessere interno (ancor più complicato).

Nel post-operatorio il veterinario generalmente prescrive dei farmaci antidolorifici, con un dosaggio ben preciso che non dobbiamo mai disattendere. È un modo per alleviare il dolore da una parte e dall’altra per evitare che nei punti di sutura o in generale nelle zone operate si creino infezioni o altri problemi che potrebbero influenzare negativamente la ripresa del Micio.

Come aiutare il gatto nel post-operatorio in casa

gatto disteso sul divano accanto a una pallina di gomma verde

Per gestire il post-operatorio nel gatto ci vuole pazienza, ma anche tanto amore. Come sempre è bene seguire alla lettera le istruzioni del veterinario, somministrando le eventuali terapie e assicurandoci che quotidianamente al Micio non manchi nulla. Ma c’è anche dell’altro!

Proprio come noi umani, anche il gatto dopo l’intervento chirurgico ha bisogno di un giaciglio comodo in cui potersi riposare, che sia lontano dal trambusto della casa e gli consenta di distendersi o muoversi senza alcun impedimento. Meglio limitare i movimenti di Micio, almeno per i primi giorni, in modo tale che punti e incisioni abbiano la possibilità di guarire più in fretta.

Ogni situazione è a sé. Consideriamo, ad esempio, un gatto che ha subito un intervento di tipo ortopedico e che richiede quindi che il movimento sia limitato al minimo. In casi come questo potrebbe tornare utile la gabbia: anche se sembra orribile, è necessaria in modo tale da evitare salti o movimenti bruschi che potrebbero compromettere la salute degli arti. Attenetevi sempre e comunque alle indicazioni del veterinario!

Post-operatorio nel gatto, molte persone ci hanno chiesto anche:

gatto arancione con un collare elisabettiano in stoffa blu

Quanto ci mette un gatto a riprendersi dalla sterilizzazione?

La sterilizzazione ormai è considerata un intervento di routine e, sebbene sia invasiva specialmente nelle femmine, i tempi di ripresa sono piuttosto rapidi. Dopo qualche ora l’effetto dell’anestesia dovrebbe svanire e, superata la prima settimana, il Micio dovrebbe poter muoversi liberamente e tornare alla sua solita routine. Attenzione ai punti: meglio mettere al gatto un collare elisabettiano in modo che abbiano tutto il tempo per guarire.

Quanto dura l’effetto dell’anestesia al gatto?

L’anestesia si effettua prima dell’intervento e in genere impiega una ventina di minuti per agire. La sedazione in sé dovrebbe durare circa 4 ore e infatti, nel caso di interventi chirurgici particolarmente lunghi e complessi, il veterinario potrebbe somministrare una seconda dose qualora lo ritenesse necessario. Nel post-operatorio, invece, gli effetti (intorpidimento, sonnolenza, inappetenza) dovrebbero svanire entro 24 ore.

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