Comportamento gatto diffidente: perché e cosa fare

Qual è il comportamento del gatto diffidente? A cosa può essere dovuto e cosa fare?

In un certo senso, lo scetticismo è naturale e innato nei gatti, infatti, essendo animali molto indipendenti e solitari, riescono spesso a sopravvivere e ad evitare situazioni pericolose grazie al loro stato di allerta perenne e alla loro diffidenza. Vediamo dunque come interpretare il comportamento del gatto diffidente.

Spesso il gatto è considerato un animale imprevedibile, in realtà esso comunica molto tramite il linguaggio del corpo per cui le sue reazioni possono essere lette in anticipo se si sa come interpretare determinati segnali. Generalizzando (e quindi non tenendo conto del diverso carattere che ogni singolo micio può avere), i gatti sono predatori, prediligono la loro indipendenza e sono molto territoriali. Nonostante ciò, i gatti sono abbastanza predisposti alla presenza di altri simili all’interno del loro territorio ma ciò implica che si debba venire a creare una gerarchia. Nella condivisione del territorio, anche all’interno delle mura domestiche, esiste sempre un gatto dominante rispetto agli altri; la maggior parte delle volte, ma non sempre, questa supremazia è stabilita attraverso scontri dai quali l’esemplare dominante esce vincitore.

I gatti, al contrario dei cani che hanno un costante bisogno di affetto, non cercano sempre il contatto fisico o le attenzioni da parte dei padroni, per natura il gatto è un animale diffidente a cui piace avere sempre il controllo di tutto in ogni occasione. Anche per questo si dice che non si possa realmente possedere un gatto, il gatto è padrone di se stesso, tutto avviene per sua volontà e concessione.

Atteggiamenti e segnali

Nel rapporto con l’uomo il gatto diffidente può assumere diversi atteggiamenti a seconda delle circostanze e del suo stato d’animo del momento. Non è raro che, anche un gatto domestico che di solito si dimostra docile ed affettuoso, possa improvvisamente avere una reazione violenta e graffiare senza apparente ragione. È qui che entra in gioco la capacità del padrone di conoscere ed interpretare il linguaggio del corpo del proprio animale. Inutile dire in questo caso che l’esperienza venga col tempo. Fermo restando che ogni gatto, a seconda del proprio carattere, possa avere reazioni diverse a situazioni diverse, esaminiamo alcuni gesti e circostanze che generalmente possono infastidire i nostri amici pelosi.

I gatti di norma non amano essere presi in braccio, a meno che non siano loro ad accucciarsi sulle gambe del padrone, è consigliabile quindi evitare di forzarli ed aspettare che siano loro ad avvicinarsi. Per quanto in alcuni momenti i gatti amino essere accarezzati e coccolati, una carezza può tramutarsi da gesto piacevole a spiacevole in un attimo, questo perché sulla testa e sul dorso del gatto sono presenti delle ghiandole che producono odori e recettori sensoriali nervosi che sono sensibili al tatto e alla pressione. Se il vostro gatto si allontana dopo qualche carezza, è meglio non insistere poiché il suo allontanamento può essere sintomo di fastidio e diffidenza.

I gatti amano passare il tempo sonnecchiando qua e là per la casa, e, di conseguenza, odiano profondamente essere disturbati durante i loro pisolini. Gli sguardi fissi possono provocare una reazione violenta nel vostro gatto e un successivo comportamento diffidente, questo perché tra gatti il fissarsi è simbolo di sfida, quindi istintivamente il vostro amico felino potrebbe interpretare questo gesto come una minaccia.

Due cose da tenere sempre sott’occhio quando si vuole capire quale sia lo stato d’animo del gatto sono: la coda e le orecchie. Quando il gatto muove la coda spostandola in modo deciso in su e in giù o a da un lato all’altro significa che qualcosa lo sta innervosendo. Lo stesso vale se le orecchie sono dritte con le punte rivolte ai lati, se invece sono basse appiattite e ruotate all’indietro indicano aggressività dovuta a paura.

Tutte le reazioni nervose e violente dei gatti sono dovute al suo istinto di sopravvivenza da predatore, il gatto nasce e muore diffidente, col tempo sviluppa un senso di fiducia ed affetto più profondo nei riguardi del proprio padrone, ma ciò non toglie che tendenzialmente resti sempre sul chi va là.

Cosa fare

Cosa fare allora per fare in modo che il vostro gatto abbia un comportamento meno diffidente? Prima di qualsiasi altra cosa è fondamentale, per guadagnare la fiducia ed il rispetto del gatto, rispettare i suoi spazi e lasciarlo libero di fare ciò che vuole, quando vuole, il più possibile (ovviamente rispettando certi limiti).

Usate il cibo per rafforzare il vostro legame e guadagnare fiducia: piccoli premi ogni qual volta il gatto fa qualcosa di buono sono molto utili in quanto, da parte dell’animale, il cibo viene associato ad un gesto di affetto (basta pensare a quando i gatti portano in casa le prede catturate come regalo per il padrone).

Giocate col vostro animale, il gioco è visto come forma di socializzazione ed anch’esso lo aiuterà ad instaurare fiducia in voi. Create per lui un ambiente confortevole in modo che il gatto possa sentirsi a suo agio e rilassato, più l’ambiente attorno a lui sarà rassicurante e più il gatto sarà propenso a lasciarsi andare. Rivolgetevi al vostro gatto con tono pacato e non forzatelo mai a fare qualcosa che non vuole fare.

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