È ancora allarme aviaria: sono stati trovati ben 30 gatti infettati dalla malattia

Si tratta di un'epidemia che le autorità stanno cercando di gestire nel modo migliore possibile

Solo qualche giorno fa, vi abbiamo parlato di un’epidemia, i cui casi, al momento, si concentrano prevalentemente in America. Si tratta di un’epidemia del virus H1N1, conosciuto più comunemente come aviaria. Al momento, sono i bovini la specie maggiormente interessata da questo virus: sono molteplici gli allevamenti che sono stati colpiti da questo patogeno. Purtroppo, però, non sono solo bovini gli animali colpiti da questo virus.

Gatto si gratta

Infatti, come vi abbiamo detto in un articolo di qualche giorno fa, erano ben sei i gatti che erano stati contagiati. Avevamo promesso di tenervi aggiornati e, purtroppo, abbiamo un triste aggiornamento da dare proprio in merito a questa vicenda. I gatti contagiati dal virus H1N1, come riportato da LaZampa, sono aumentati e sono arrivati ad essere 30. Si tratta di un numero obiettivamente considerevole e aumentato in maniera abbastanza rapida.

I sei gattini di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa, vivevano tutti in degli allevamenti e, secondo la maggior parte delle fonti, avrebbero contratto questo virus bevendo del latte crudo. Infatti, tracce di questo virus sono state trovate proprio nel latte prodotto dalle mucche. In realtà, però, gli esperti hanno evidenziato un nuovo pericolo, proprio per i gatti.

Infatti l’influenza aviaria, proprio come è intuibile dal termine, è un tipo di influenza che si trova prevalentemente negli uccelli ed essendo gli uccelli una delle prede preferite dai gatti, non è difficile ipotizzare un contagio che avvenga anche in questo modo.

Gatto sbadiglia

In ogni caso, al momento non ci sono casi di contagio da gatto a gatto, da cane a cane o verso l’uomo. Non è, però, un rischio che l’OMS ha escluso in radice. Dobbiamo anche sottolineare che le autorità sono impegnate su più fronti per gestire al meglio questa epidemia e contenerla quanto più possibile.

Continueremo a tenervi aggiornati sull’andamento di questa epidemia.

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