Fuggiva dall’alluvione facendo del suo meglio: il povero gatto non voleva arrendersi, ma aveva bisogno di aiuto – Video

Quando ormai sembrava non si potesse fare più nulla per lui, è accaduta la svolta

La pioggia batteva scrosciante, senza lasciarsi tregua alla popolazione del villaggio. Gli abitanti, allarmati, cercavano di chiudersi nelle loro case, nella speranza di essere almeno al sicuro. Mentre l’alluvione incombeva, un povero gatto, privo di un riparo, teneva duro. Arrendersi non era parte del suo “vocabolario”: dotato di uno spirito indomito, avrebbe tentato in ogni modo di salvarsi. Senza lasciarsi andare alle emozioni negative, quali la paura e lo sconforto, si è aggrappato alla vita con caparbietà. Alla pari dei propri simili, anche lui aveva connaturato uno spiccato spirito di sopravvivenza.

Micini soccorsi dall'alluvione

Sebbene tutto sembrasse remargli contro, credeva nelle chance di scampare al pericolo. Era pieno di energie e le avrebbe usate a fondo pur di garantirsi una seconda chance. A quel punto, la fortuna ha baciato il piccolo. In che modo? Incontrando una persona speciale, pronta a occuparsi di lui. Anzi, delle persone speciali, perché il lavoro è stato fatto da una squadra di soccorritori, determinati ad aiutarlo. Era puro caos: quattro cani e un micio bianco occupavano la zona.

Soccorritori aiutano gattini

“Figli” di nessuno, erano abbandonati al loro destino, e la sola idea spezzava il cuore ai buoni samaritani. Che, con forza di volontà, li hanno recuperati appena in tempo. Ma non c’era appena un povero gatto, bensì sette! Ciascuno con un vissuto differente, accomunati dalle difficoltà, certi versavano in condizioni di salute quantomai complicate. Alcuni erano addirittura ciechi, ed erano i primi a rischiare grosso.

Ma poi siamo davvero sicuri che fossero “appena” in sette? Se cliccate sul pulsante play del riproduttore, vi renderete conto come sia giusto l’inizio. In totale, i “batuffoli di pelo” erano (tenetevi forte) la bellezza di 20! Sì, avete proprio letto bene. La tenacia degli assistenti ha scongiurato una drammatica fine: in un posto freddo, spazzati via dalle circostanze ostili. Non sappiamo dove saranno portati o, meglio, non lo sappiamo con certezza, anche se un’idea la abbiamo: in un rifugio, dove, dopo essere stati esaminati da una clinica veterinaria attrezzata, avranno finalmente un domani migliore.

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