Gatti e stregoneria: perché questi animali sono stati associati alle streghe

Da cosa nasce l'associazione che spesso è stata fatta tra gatti e stregoneria? Se siete curiosi di saperlo continuate a leggere

Quando parliamo della storia dei gatti bisogna tenere presente un grande divario. Nell’antico Egitto, infatti, il gatto era considerato un animale sacro. Si riteneva che il gatto fosse incarnazione della dea Bastet e per questo erano curato e venerato. Anche in altre culture pagane era considerato alla stregua di una divinità. Tuttavia, nel Medioevo questa visione viene ribaltata completamente: il gatto comincia ad essere associato alla stregoneria.

Per lungo tempo, a partire proprio dal Medioevo, i gatti non hanno avuto vita facile. Sono diventati oggetto di leggende e credenze che oggi riteniamo assurde e che, per fortuna, sono state superate. Queste credenze, si pensa, abbiano preso il via a causa del fatto che il gatto può cadere da tanti metri senza farsi neppure un graffio e riesce agilmente a saltare da una parte all’altra.

In nome di queste credenze tantissimi gatti sono stati perseguitati. Loro, infatti, considerati da sempre gli animali prediletti delle streghe, subivano lo stesso trattamento destinato alle donne accusate di stregoneria. Possiamo, di seguito, riportare alcuni fatti che ci fanno capire quale fosse la considerazione del gatto nel Medioevo.

In Gran Bretagna, durante processi del XVII Secolo, i gatti vennero esibiti come prova a sostegno dell’accusa di stregoneria. Quindi le persone che provavano affetto o empatia per i gatti erano potenzialmente sospette. Anche nutrire questi animali poteva diventare un problema: chi veniva scoperto a farlo era inevitabilmente accusato di stregoneria.

Inoltre sembra che Papa Gregorio IX fece emanare una bolla con cui autorizzava lo sterminio di qualsiasi gatto: all’epoca erano visti dalla Chiesa Cristiana come mostri malefici.

I gatti rischiarono addirittura l’estinzione. Riuscirono a sopravvivere solo grazie al loro essere particolarmente prolifici e perché in campagna erano molto amati dai contadini. I gatti infatti erano grandi alleati nella caccia ai topi e proteggevano i raccolti dai parassiti. Le leggende che invece li consideravano pericolosi provenivano dai centri cittadini. Per fortuna, ad oggi, tutto questo resta un brutto e lontano ricordo.

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