Gattino adottato all’interno di una scuola: la storia di Bubba

Bubba non aveva idea che la sua famiglia sarebbe stata così numerosa e, soprattutto, composta da umani così giovani!

Il piccolo pelosetto, protagonista di questa storia, tutto si sarebbe aspettato dalla vita tranne di passare da giornate in completa solitudine a questo! Infatti, il gatto che vi presenterò oggi è stato adottato all’interno di una scuola anzi, per la precisione da un’università. Tutto ciò perché non poteva fare a meno di stare tra i giovani, andiamo a conoscerlo meglio.

Un gatto di nome Bubba a scuola

Il gatto adottato all’interno di un’università si sente a proprio agio insieme alla sua nuova famiglia composta da festosi e gioiosi ragazzi. Non vedeva l’ora che qualcuno lo notasse; era così solo, vagava per le strade in cerca di cibo e non aveva mai ricevuto coccole o attenzioni, tutto ciò che conosceva era la solitudine.

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Tutto questo fin quando, un giorno, non si ritrovò a vagare per il campus universitario della Leland High School, a San Jose, California, Stati Uniti. Qui, gli studenti lo notarono per la prima volta, lasciandolo stare. Non sapevano se fosse di proprietà e, così, non si avvicinarono a lui per qualche settimana.

Un gatto di fronte ad una porta che conduce ad un'aula universitaria

Ma, quando capirono che il pelosetto era un randagio che aveva visto nel campus la propria casa per sempre, non poterono più fare finta di niente. Lo presero e lo portarono con loro a lezione e di lì a poco divenne il gattone più famoso dell’università.

Bubba fruga dentro un armadietto

Tutti si prendono cura di lui e non lo lasciano in disparte da nessuno, anche il personale tecnico e i professori gli vogliono un gran bene. Ormai, sono abituati a vederlo entrare in aula, stendersi sui banchi, mangiare a pranzo nel prato insieme a tutti i suoi fratelli studenti.

@danhazzaki

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♬ Monkeys Spinning Monkeys – Kevin MacLeod & Kevin The Monkey

Insomma, il piccoletto non poteva avere una vita migliore. Ma, tutti capirono che il gattone, essendo ormai il gatto adottato dalla facoltà, doveva avere anche un nome. Così, decisero di chiamarlo Bubba, nomignolo che gli si addice dal momento in cui è così simpatico e giocherellone.

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