Gatto del Cheshire (Stregatto)

Il gatto del Cheshire non è una vera e propria razza, bensì un personaggio inventato. Scopriamone le origini e le caratteristiche.

Il gatto del Cheshire è un personaggio inventato da Lewis Carroll e fece la sua prima comparsa nel suo romanzo “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” nel 1865. Esso viene anche chiamato Stregatto grazie alla versione italiana della trasposizione cinematografica del romanzo da parte della Disney.

Origini del personaggio

Il gatto del Cheshire è stato quasi sicuramente ispirato da alcuni antichi racconti popolari nei quali si narrano leggende riguardanti l’esistenza di felini invisibili nelle campagne inglesi.

Alcuni storici affermano che Lewis Carroll, per la descrizione fisica del personaggio, prese spunto da un intaglio presente nella chiesa di Croft-on-Tees, paese nel nord-est dell’Inghilterra, dove suo padre era rettore. Altri suggeriscono che Carroll trovò ispirazione per il nome e per l’espressione del personaggio in un intaglio del sedicesimo secolo, presente sulla facciata ovest della torre della chiesa di Wilfrid, in Grappenhall, Cheshire, che raffigurava un gatto sogghignante. Nel 1992, alcuni membri della Lewis Carroll society, attribuirono l’origine del gatto del Cheshire sia ad un gargoyle presente su un pilastro della chiesa di Saint Nicholas nel villaggio di Cranleigh, sia all’intaglio della chiesa di Croft-on-Tees.

È possibile che che Lewis Carroll possa aver preso ispirazione per il nome e l’aspetto sogghignante del personaggio, non soltanto dagli intagli delle chiese Inglesi a lui familiari, ma anche da un detto molto famoso dell’epoca “grinning like a Cheshire Cat“, che tradotto in italiano significa “sogghignare come un gatto del Cheshire“.

Significato e origine del detto “sogghignare come un gatto del Cheshire”

Nella letteratura Inglese esistono numerose citazioni riguardanti il detto “sogghignare come un gatto del Cheshire”, che all’epoca non possedeva una connotazione negativa come sorridere in maniera sarcastica alle spalle dell’interlocutore, ma bensì si riferiva a chiunque mostrasse i denti e le gengive ridendo. La connotazione negativa la prese in seguito al successo del romanzo, dove lo scrittore volle utilizzarlo nel suo senso più ironico.

L’origine di questo detto sul gatto del Cheshire è piuttosto incerta, per questo motivo nel passare degli anni si sono accavallate diverse teorie:

  • Una teoria spiega che il detto sia dovuto all’abbondanza di cascine della contea del Cheshire, e che i gatti quindi sogghignano per l’abbondanza di latte e formaggi.
  • Una’altra teoria spiega che in precedenza, il formaggio venduto nel Cheshire, veniva modellato con la forma di un gatto che sembrava stesse sogghignando.
  • Un’altra ancora narra di un tentativo mal riuscito di un pittore nel rappresentare un leone rampante, simbolo di una famiglia influente del luogo, sulle insegne di molte locande.

Il personaggio del gatto del Cheshire (o Stregatto)

Il personaggio dello Stregatto, nel film della Disney è raffigurato come un gattone viola e nero a strisce, che ha la capacità di scomparire e riapparire. Oltre ad essere invisibile lo Stregatto è caratterizzato da un grande sorriso, o ghigno, che attraversa il viso da parte a parte.

Il gatto del Cheshire è un membro della famiglia della duchessa. Quando appare di fronte ad Alice, le assicura che tutti nel Paese delle Meraviglie sono pazzi e che non importa molto quale strada seguirà se non le importa dove sta andando. La capacità del gatto di svanire lentamente ed in sezioni, lascia perplessa Alice, che ad un certo punto ritrovatasi davanti al solo ghigno del gatto dice “mi è capitato spesso di vedere un gatto senza sorriso, ma un sorriso senza gatto è la cosa più curiosa che abbia mai visto in vita mia“. Le frasi pronunciate dallo Stregatto sono misteriose, argute ed enigmatiche. Le conversazioni con Alice sono emblematiche e piene di saggezza, talvolta il gatto solleva punti filosofici che infastidiscono Alice.

Il gatto del Cheshire si mostra disinteressato verso le creature del Paese delle Meraviglie, infatti nonostante sia fondamentalmente contro la Regina di Cuori, si mantiene per natura al di sopra delle parti, non aiutando né i protagonisti né i cattivi.

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