Perché il gatto ha il naso che cola? Che cosa può significare?

Adesso che arriva l'inverno e le temperature si abbassano sapere perché il gatto ha il naso che cola potrebbe tornare utile. Ecco tutti i dettagli

Il gatto che ha il naso che cola potrebbe essere vittima delle temperature rigide delle stagioni invernali e dei virus che, soprattutto dopo l’estate, tornano a infastidire bipedi e quadrupedi.

Nessuno è esente dal contagio, anche chi conduce una vita esclusivamente casalinga può essere a rischio. Gli sbalzi di temperatura quando si aprono le finestre o il fatto che noi esseri umani invece usciamo ogni giorno, infatti, possono portare dentro casa degli esserini invisibili a occhio nudo responsabili di malesseri vari.

Uno sguardo di insieme

muso del gatto

Perché il gatto ha il naso che cola? Anche se il nostro adorato Miao non è particolarmente incline alle avventure, predilige il divano e stare sotto le coperte in nostra compagnia può contrarre infezioni e virus di vario tipo. Questi sono in grado di avere un effetto negativo sulla salute, in special modo possono colpire le vie aeree del malcapitato.

Starnuti, naso che cola, occhi che lacrimano, sono i principali sintomi di un malessere di questo tipo. Se ci accorgiamo di una situazione del genere, chiamiamo il veterinario di fiducia. Lui conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere nella scelta della terapia più adeguata. La tempestività è prioritaria se vogliamo debellare il problema su nascere ed evitare che provochi spiacevoli complicazioni, più difficili da affrontare e superare.

Le cause del raffreddore

Anche il nostro amico a quattro zampe, che vive nella bambagia e che ha l’unica preoccupazione di calcolare la quantità di coccole ricevute, può essere soggetto al raffreddore. Diretta conseguenza sono gli starnuti e una fastidiosa secrezione nasale che esce dalle vie aeree primarie. Può presentarsi sia gialla che verde e indica il grado di gravità delle condizioni di salute di Miao.

Se in noi bipedi il responsabile è il Rhynovirus, per il felino la colpa è attribuibile all’Herpesvirus. È lui a rendere possibile lo sviluppo del raffreddore felino, meglio conosciuto come rinotracheite infettiva, e potenzialmente mortale negli esemplari randagi, poco monitorati e spesso Fiv positivi e quindi immunodepressi. A tal proposito potrebbe essere interessante saperne di più su quella che colpisce i gatti adulti.

La diffusione e il contagio avviene tra i propri simili e, in alcuni casi particolari, la condizione può arrivare a cronicizzarsi. Non dobbiamo avere paura però: se ci prendiamo cura con regolarità del nostro amico a quattro zampe, non saltiamo le visite di controllo e non dimentichiamo i richiami dei vaccini, non sarà un banale raffreddore a metterlo ko. Diverso, ovviamente, è per i soggetti con patologie pregresse che rendono il sistema respiratorio più vulnerabile, ma procediamo per gradi.

Altre possibili cause

gatto con gli occhi chiusi

Il gatto che ha il naso che cola è affetto da patologie respiratorie che possono essere provocate anche da una qualche allergia, dall’asma, da alcune forme di tumori che interessano il naso o dalla presenza di un oggetto estraneo in corrispondenza delle vie aeree. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come intervenire e in che tempi, visto che a seconda della situazione il pericolo di morte è tutt’altro che remoto.

Anche gli insospettabili ascessi alla radice del dente e alcuni parassiti polmonari possono rendere un po’ più dura la vita del nostro fedele amico. I sintomi più comuni sono sempre gli stessi. Per questo è difficile per chi non è un addetto ai lavori stabilire di che patologia si tratti.

Se notiamo starnuti, scolo nasale – che spesso coinvolge una sola narice – gonfiore del muso unilaterale, fissiamo un controllo dal veterinario di fiducia. Ci dirà di cosa si tratta e qual è la cura migliore per alleviare le sofferenze del nostro adorato micio.

L’apparato respiratorio di Miao

gatto con un occhio solo

L’apparato respiratorio felino si divide in due parti: quello superiore è costituito dal naso, dalla faringe e dalla laringe; mentre la parte inferiore dalla trachea e dai polmoni. Quando subentra un’infezione, come nel caso del gatto che ha il naso che cola, i segnali più evidenti sono i già citati starnuti, il naso che perde un qualche tipo di secrezione, difficoltà respiratorie e di deglutizione, quindi un affanno più o meno intenso.

Il veterinario, in seguito a una visita accurata, si concentrerà su una serie di tamponi in modo tale da capire quale possa essere la problematica che affligge noi e la nostra palla di pelo. Comprenderà anche se si tratta di una condizione cronica con cui dovrà convivere per tutta la vita.

Per ritornare a un esempio già preso in esame, un gatto randagio, che ha vissuto gran parte della sua vita per strada o all’interno di un gattile, non è raro che abbia una certa predisposizione alla rinotracheite e ad altre infezioni che interessano in special modo l’apparato respiratorio.

Possibili terapie

gattino in braccio

Il veterinario che prenderà in esame la situazione del nostro amico a quattro zampe e capirà qual è il quadro clinico che lo caratterizza quasi sicuramente tratterà il raffreddore felino con la somministrazione di antibiotici. Questi saranno più o meno pesanti a seconda della gravità della condizione riscontrata.

Contestualmente, soprattutto se si tratta di soggetti immunodepressi, si dovrà sorreggere il sistema immunitario. Dipende dal fatto che viene messo duramente alla prova dal virus o dal batterio che ha colpito Miao.

In alcuni casi, quando non si è di fronte a un contesto particolarmente grave, lo specialista può suggerire una cura di origine naturale, omeopatica. In questo modo si riducono gli effetti collaterali delle medicine tradizionali. Ma gli effetti sono sicuramente più blandi e inefficaci per chi ha già raggiunto uno stadio della malattia preoccupante.

Il virus del raffreddore felino è l’Herpesvirus, quindi parte integrante della famiglia degli herpes. Come tale si comporta vivendo silente nel corpo dell’amico a quattro zampe particolarmente fortunato.

Per ridurre drasticamente l’incidenza ed evitare che si ripresenti è importante garantire al nostro amico a quattro zampe un ambiente pulito, curato, il più possibile sereno e senza fonti di stress.

Le nostre coccole poi sono un ottimo approccio preventivo. Il veterinario potrebbe suggerire di sottoporre Miao a una vaccinazione periodica contro determinate malattie, soprattutto se si è scoperto essere un soggetto a rischio o ancora troppo piccolo per avere sviluppato completamente il sistema immunitario.

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