Gatto Lykoi cucciolo: tutto sui gattini di questa razza

Il gatto Lykoi anche da cucciolo ha il tipico aspetto "canino" e ha bisogno di cure e attenzioni specifiche da parte dei suoi umani del cuore

Il Lykoi è uno dei gatti più insoliti e particolari che ci siano e sin da cucciolo mostra tutta la sua unicità. Come gli altri gattini, però, ha bisogno di cure e attenzioni specifiche che dobbiamo conoscere prima di adottarne uno.

Si tratta di una razza felina piuttosto recente, nonché molto rara e difficile da reperire. Le informazioni che abbiamo a disposizione fanno riferimento a un breve lasso di tempo ma bastano per avere un quadro completo su questo Micio.

Scopriamo insieme di più sul gatto Lykoi da cucciolo, cosa gli occorre per vivere felice e quali sono i problemi di salute tipici della razza.

Indice

Adottare un cucciolo di Lykoi

gattino grigio e spelacchiato

Prima di capire come prendersi cura di un Lykoi è bene sapere che l’adozione del cucciolo non è proprio semplice. Si tratta di una razza felina piuttosto recente e gli allevamenti sono pochi, tutti concentrati essenzialmente negli Stati Uniti d’America dove questo gatto è comparso per la prima volta.

Nel 2011 un allevatore della Virginia si è reso conto che tra i piccoli di una cucciolata della sua gatta ce n’era qualcuno dall’aspetto piuttosto strano. Erano snelli e scuri ma con delle particolari sfumature più chiare e, come se non bastasse, il pelo non era uniforme e anzi appariva scombinato e disordinato. Insomma, non erano dei gattini come tutti gli altri.

Dopo la preoccupazione iniziale – temeva che avessero una malattia della pelle, vista l’assenza di pelo in alcune zone del corpo – l’allevatore ha consultato degli esperti, giungendo alla conclusione che quei piccoli in realtà possedevano un gene recessivo molto raro. Da lì in poi ha voluto selezionarlo e mantenerlo come tratto stabile nelle successive cucciolate ed è così che è nato il Lykoi per come lo conosciamo oggi.

Cura del gattino

gattino molto piccolo e scuro

Il piccolo “gatto lupo”, chiamato così proprio per il suo aspetto più simile a un canide che a un felino, non è difficile da gestire. Anzi, si tratta di un gattino che ben si adatta alla vita domestica e che interagisce senza troppi problemi con le persone e perfino con gli altri animali. È naturale che il Lykoi da cucciolo sia più energico e attivo rispetto agli adulti – anche se non perde mai questa verve giocherellona – ed è per tale ragione che sin dai primi momenti in casa dobbiamo da una parte stabilire delle “regole”, dall’altra fornirgli tutto ciò di cui ha bisogno.

Per ogni gattino è fondamentale la prima visita dal veterinario, seguita dalle successive che servono anche a completare il ciclo di vaccinazioni. Ma è altrettanto importante che la casa sia un luogo sicuro e a misura di cucciolo, con tutte le precauzioni del caso: eliminare sostanze nocive e oggetti pericolosi, tenerlo lontano da ciò che potrebbe distruggere nella foga della giovane età. A questo dobbiamo aggiungere altri fondamentali, come l’allestimento della postazione pappa e della zona notte, così come quello della lettiera che deve essere rigorosamente separata dalle precedenti.

Altra cosa utile è la zona dedicata ai giochi, perché il Lykoi cucciolo come ogni gattino deve avere la possibilità di dar libero sfogo alle proprie energie, mettendo a frutto i propri istinti felini in modo sano e sicuro. Sì a giocattoli, tiragraffi e a tutto ciò che può stimolare la sua curiosità e voglia di esplorare il mondo.

APPROFONDIMENTO: Tutto sulla razza Lykoi

Toelettatura

gattino a cui manca del pelo

Se è vero che la cura del gattino inizia in casa, la toelettatura rientra senza dubbio tra le pratiche essenziali a cui dovremmo abituare il piccolo sin dai primi mesi di vita. Il Lykoi non è un gatto troppo impegnativo da questo punto di vista perché, tra l’altro, non perde moltissimo pelo neanche durante i periodi di muta.

Questo non significa, però, che il Lykoi non abbia bisogno di alcune attenzioni specifiche! È bene abituare il gattino alla spazzolatura, meglio se con un guanto da toelettatura che risulta più delicato sul suo pelo molto corto. Stessa cosa vale per il bagnetto: quando un gatto ha il pelo corto o ne ha pochissimo (perfino in quelli nudi, come lo Sphynx) è necessario applicare prodotti specifici che vanno risciacquati con molta cura. Naturalmente dopo questa operazione il pelo deve essere asciugato per bene, onde evitare l’insorgere di infezioni e altri problemi.

Problemi di salute

cucciolo di gattino grigio chiaro e spelacchiato

A proposito di problemi, badiamo bene anche alla salute del gattino. Di base il Lykoi è un gatto resistente e anche da piccolo non ha particolari disturbi o malattie, tuttavia è possibile che sia predisposto a quelli relativi alla pelle. Per tale ragione è bene ricordare che gattini con un simile mantello non devono essere esposti alle temperature troppo alte né a quelle troppo basse, evitando il contatto diretto e prolungato con la luce del sole.

Gatto Lykoi cucciolo, molte persone ci hanno chiesto anche:

esemplare di Lykoi molto giovane

Quanto costa un gatto Lykoi?

Trattandosi di una razza felina molto rara ed essendo gli allevamenti presenti su suolo americano, il costo del Lykoi è piuttosto elevato: dai 900 ai 1.400 euro (anche di più).

Quanto costa un gatto meticcio?

Il gatto meticcio, invece, non ha un costo esatto. O meglio, non essendo un Micio di razza non possiamo far riferimento al prezzo indicato dagli allevatori, perché si tratta di un esemplare che nasce spontaneamente dall’incrocio di altri gatti non necessariamente di razza.

Quanto costano i gatti di razza?

Discorso diverso per i gatti che appartengono, appunto, a una razza specifica. I costi variano in base a diversi fattori, come la rarità della stessa che incide inevitabilmente sul prezzo dell’esemplare. Alcune sono costosissime come il Blu di Russia, il Manx, anche il Persiano e razze particolari come il Bengala.

Come comprare un gatto di razza?

Al di là del dibattito tra adozione e acquisto, chi vuole un gatto di razza deve necessariamente rivolgersi a un allevamento. Se vogliamo avere la certezza che si tratti di un esemplare “puro” dobbiamo assicurarci che l’allevamento sia registrato e certificato dagli enti preposti e che rilasci tutta la documentazione del caso, in primis il pedigree che contiene tutti i dati identificativi del Micio incluse le informazioni specifiche sulla provenienza, anche genetica.

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