Gatto perde i baffi, le motivazioni e i rimedi che ci possono aiutare

La salute del nostro peloso è prioritaria, in quest'ottica può tornare utile sapere perché il gatto perde i baffi e come possiamo impedirlo. I dettagli

Nell’immaginario comune sono molto utili ai nostri amici a quattro zampe: li usano per orientarsi. Ma anche per Miao lo sono e se il gatto perde i baffi non dobbiamo fare finta di nulla e pensare che non ci siano motivi per intervenire. Infatti, spesso e volentieri, è la conseguenza di qualcosa che non è proprio piacevole.

Visto che più cose sappiamo della nostra palla di pelo, più saremo in grado di aiutarla se in difficoltà e migliore sarà il nostro rapporto, cerchiamo di fare un po’ di ordine in merito a un argomento attorno al quale c’è molta confusione.

Uno sguardo d’insieme

baffi dei gatti

Perché il gatto perde i baffi? Prima di tutto va detto che, nella maggior parte dei casi, non è indice di un buono stato di salute. Per qualsiasi dubbio o incertezza, non improvvisiamo e non affidiamoci al fai da te: meglio il veterinario di fiducia, decisamente. Solo lui può avere un quadro completo della situazione, visto che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono fornirci chiavi di lettura molto utili.

Le ragioni per cui possiamo essere costretti a raccogliere baffi in giro per casa non sono delle migliori. Quando va bene si tratta delle conseguenze dell’usura di tutti i giorni, altrimenti si tratta di lesioni o patologie. Nonostante non si stia parlando di qualcosa di allegro, vale la pena precisare che non c’è nulla di cui preoccuparsi: a tutto c’è rimedio, o almeno alle cause che stiamo analizzando insieme.

Intanto possiamo dormire sonni tranquilli perché ricresceranno. L’unica ragione per cui vale la pena portare a visita il nostro amico a quattro zampe è se succede frequentemente. Insomma, nel primo caso va bene anche solo una telefonata al numero della specialista per una rassicurazione; nel secondo è bene che approfondisca e che si possa intervenire prima possibile.

Le vibrisse sono importanti

Se il gatto perde i baffi come fossero dei capelli, qualcosa non sta andando per il verso giusto. Siamo di fronte, infatti, a qualcosa di diverso. Si tratta di organi sensoriali che lo aiutano a orientarsi e succede la stessa cosa ai gatti. Sono una sorta di antenne che lo aiutano a vedere da vicino e al buio, due condizioni in cui la vista non è ottimale.

Non è il baffo stesso che fa ‘il lavoro sporco’ appena descritto, ma sono i nervi del follicolo pilifero, che è radicato molto più in profondità dei normali peli che compongono il folto e lucente mantello. Il tutto avviene attraverso la vibrazione: ecco svelato il motivo per il quale sono conosciuti anche con il termine di “vibrisse”.

Le cause più frequenti

gatto con orecchie piegate

I baffi del nostro amico a quattro zampe, che sia un cane o un gatto, si possono scheggiare, si rompono o cadono con una certa frequenza. Il tutto viene reso molto più probabile se lo stile di vita che conduce è particolarmente movimentato.

A meno che non sia protagonista di un incontro particolarmente ravvicinato con un suo simile, non succederà che perda tutti i baffi in un colpo solo. Nella maggior parte dei casi, saranno pochi e avranno il tempo di ricrescere.

Un’altra possibile causa è rappresentata da qualcosa che a noi bipedi non piace di certo: l’alopecia nel gatto. Ebbene, sì: può soffrirne anche il nostro peloso e non si tratterebbe di un problema estetico, ma piuttosto funzionale.

L’alopecia, una patologia fastidiosa

Con questo termine riassumiamo la condizione che provoca la caduta dei capelli, se ne è vittima il nostro amico a quattro zampe ovviamente si tratta di peli ma il processo è molto simile e deriva da problemi che riguardano il sistema endocrino e quello immunitario di Miao.

Può presentarsi gradualmente oppure in forma acuta. La gravità è strettamente connessa alla tipologia che colpisce la nostra piccola palla di pelo un po’ malconcia. Una possibile causa è la rogna, che tecnicamente è un’infestazione da acari.

Altre possibilità sono rappresentate da infezioni batteriche e da malattie che, per l’appunto, riguardano le difese immunitarie che fanno un po’ i capricci. Si tratta di un disturbo ‘democratico’: colpisce tutto il manto, non solo le vibrisse.

Possibili terapie e cure

gatto di profilo

Se il gatto perde i baffi, e non si tratta di un processo naturale e contenuto, bisogna che il veterinario di fiducia ne individui la causa e la curi al meglio delle possibilità. In base alla gravità e alla motivazione scatenante, potrebbero essere sufficienti delle pillole oppure dei trattamenti topici o per iniezione.

La ricrescita delle vibrisse può richiedere del tempo e una buona dose di pazienza da parte del nostro adorato Miao, che si sente privato di uno strumento fondamentale per affrontare le proprie giornate (soprattutto quelle particolarmente avventurose).

Una volta passata la fase critica e tornati alla normalità, è consigliabile sottoporlo a dei controlli regolari. In questo modo sapremo se si è trattato solo di un episodio o se è ricorrente nel tempo.

La diagnosi e il trattamento precoci possono fare la differenza ed evitare stress e ansie inutili a tutti gli attori in gioco, bipedi o quadrupedi che siano. Una anamnesi il più possibile dettagliata, come sempre, può fare la differenza e fornire delle informazioni molto utili.

Coccole extra, la terapia migliore

gatto con occhi profondi

Quando il gatto perde i baffi si sente spaesato, come se avesse perso la bussola in mezzo al mare in tempesta e non sapesse come affrontare la questione. Se volessimo trovare un parallelismo, sarebbe come essere privati improvvisamente dei propri vestiti in pieno centro città.

Questi sensori rappresentano la maniera nella quale interagisce con il mondo – sia a casa che fuori -, quindi si sente perso e solo a dover affrontare un disagio che non può manifestare a parole.

Per tutte queste ragioni, è importante trattare con delicatezza il nostro adorato Micio. Va da sé che tagliare i baffi all’amico a quattro zampe non è una pratica per nulla raccomandabile. Produce stress, nient’altro, anzi sì: disagio generalizzato e persistente. I baffi sono destinati a ricrescere, ma la mancanza di stimoli può influenzare negativamente il suo umore e la sua predisposizione nei confronti del prossimo.

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