Beebz, il gatto che protegge una ragazza epilettica durante le crisi

Beebz e Annie hanno un rapporto speciale: il gatto protegge la ragazza epilettica finché non si riprende. Un racconto commovente, da leggere

Beebz e Annie sono amici per la pelle a tal punto da essere uno la salvezza dell’altra. Il gatto protegge la ragazza epilettica durante le crisi e le impedisce di farsi male involontariamente.

Una cura e un’attenzione che ricordano quanto gli animali siano in grado di essere empatici e generosi al di là della specie. Non è, infatti, il primo caso che quadrupedi aiutino bipedi o altri amici con pelo e coda.

Le testimonianze

“Non appena Annie cade a terra con le convulsioni, Beebz sente il botto e corre su per le scale e poi si mette accanto a lei e le lecca il volto“, dice la madre di Annie Barter, una adolescente inglese che abita nell’Essex, una contea confinante con Londra.

Il gatto protegge la ragazza epilettica durante gli attacchi notturni. È sempre pronto a intervenire. I due sono molto legati, sono cresciuti insieme, dato che lui ha ben 16 anni. La conosce bene e, quando sta male, la colpisce con delicatezza in testa e le mordicchia i capelli per svegliarla. Un felino empatico e attento, un po’ come i gatti che sentono i tumori o i due mici neri che fanno da guardie del corpo al procione nero.

Un rapporto speciale

Il loro legame va oltre il normale affetto felino-umano, è molto di più e dimostra qualcosa di straordinario. “Quando mia figlia inizia ad avere le convulsioni, lui miagola dolcemente e le lecca le dita dei piedi. Non è frenetico, è molto calmo, le tira delicatamente i capelli e cammina su di lei. Ma non appena lei si sveglia, Beebz se ne va, come se il suo lavoro fosse finito. È davvero uno spettacolo da vedere!”, continua la mamma di Annie.

La ragazza ha raccontato che la presenza del micio è molto importante per lei, la tranquillizza: “Quando mi sveglio dopo una crisi sono molto confusa e non so dove mi trovo, ma lui è sempre lì quando mi riprendo”, racconta con le lacrime agli occhi, “È strano ma, anche prima di svegliarmi, quando non sono ancora perfettamente cosciente, posso sentire cosa succede intorno a me e posso sentirlo miagolare. Lui mette le sue zampe su di me o mi gira intorno fino a quando non sono tornata alla normalità. È il mio personale angelo ed eroe e mi sento così fortunata ad averlo al mio fianco”, conclude.

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