Alpago, gatto selvatico ucciso da cacciatore

Nel Bellunese, un raro gatto selvatico è stato ucciso da un cacciatore. Le associazioni chiedono giustizia e pene certe. Tutti i dettagli

Un rarissimo gatto selvatico è stato ucciso da un cacciatore. Il Cabs dichiara: “Ora rischia appena duemila euro di multa. Servono leggi più severe”.

L’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio chiede “la riforma di una legge ormai vecchia”. Il fatto risale a mercoledì scorso nella zona dell’Alpago, nel Bellunese, e – trattandosi di un esemplare protetto e tutelato ai massimi livelli – è subito scattata l’indagine.

Una multa da duemila euro

Poco più di 2 mila euro e l’ipotesi d’arresto da due a otto mesi: questo rischia il cacciatore che ha commesso un reato gravissimo.

Il gatto selvatico ucciso apparteneva a una razza molto rara e tutelata dalla protezione animali. Un arresto e una multa che in molti, dopo essere venuti a conoscenza di quello che è successo, hanno considerato fin troppo lievi. A dirlo è il Cabs, l’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio, secondo il quale questo episodio dimostra quanto la legge in materia sia poco efficace.

Una storia certamente diversa da quella del gatto selvatico più piccolo al mondo. In Sri Lanka, infatti, per i felini c’è una sorta di venerazione.

Le dichiarazioni del Cabs

gatto selvatico tra le rocce

“I reati previsti dalla legge sulla protezione della fauna omeoterma e il prelievo venatorio – ha affermato – sono tutti di semplice contravvenzione e se qualcuno crede che dietro la parola ‘arresto’ vi sia il rischio di una qualche forma di privazione della libertà personale, si sbaglia di grosso. Tali provvedimenti, infatti, scattano quando il reato indica una previsione di pena minima che si misura in più anni e non certo in pochi mesi”.

Il gatto selvatico è un animale molto raro che, nell’arco alpino, si avvista nelle Alpi Liguri e Marittime a ovest, mentre per quanto riguarda la parte orientale è presente nelle montagne friulane. L’anno scorso hanno avvistato il felino, con tanto di documentazione, per la prima volta anche in Trentino.

“Abbiamo più volte chiesto al legislatore – ha spiegato il portavoce dell’associazione – di intervenire urgentemente per riformare una legge vecchia di quasi un quarto di secolo, quando diversa era la realtà del nostro Paese in tema di difesa della fauna selvatica”.

E continua: “Chiediamo che vengano subito introdotti reati delitti, come quelli che prevengono maltrattamenti e morte di animali di cosiddetta affezione. Un gatto, sia che selvatico o domestico, muore dello stesso dolore”.

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