Gatto travolto da un treno in partenza: la rabbia della proprietaria di Neko

Neko è stato travolto da un treno che lo ha preso in pieno senza fermarsi. Il TGV ha ucciso il suo gatto e la proprietaria chiede che siano individuate le responsabilità

Non si dà pace la proprietaria di Neko, il gatto travolto da un treno in partenza in stazione. Il TGV non ha fatto nulla per poter evitare quel povero micio bianco e marrone fermo in mezzo ai binari, colpendolo in pieno e riducendolo in condizioni che non si possono nemmeno immaginare. La sua rabbia è volta a chiedere che sia fatta giustizia, perché un animale non ha meno diritti di una persona.

Gatto di razza bianco e marrone

La donna stava trasportando Neko in una borsa. In un attimo di distrazione, il micio è scappato, rifugiandosi sotto il treno Tgv in partenza alla stazione di Montparnasse, a sud di Parigi. Georgia Mylona e la figlia 15enne Melaina hanno chiesto di ritardare la partenza del convoglio per salvare il micio, ma il personale ferroviario si è rifiutato.

Le due proprietarie di Neko hanno assistito impotenti alla morte del loro gatto. Il treno lo ha tagliato in due. Su Facebook hanno scritto:

Il treno lo ha tagliato in due, è stata un’esecuzione. La SNCF (le ferrovie francesi ndr) ci ha costretti ad assistere all’uccisione del nostro gatto.

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I fatti risalgono allo scorso 2 gennaio. Madre e figlia alle 17.45 sono arrivate sul binario 8, per prendere il TGV Montparnasse-Bordeaux in partenza alle 18:10. Arrivate davanti al vagone 17, però, la gatta è uscita dal trasportino, finendo sotto il vagone del treno.

La cerniera della borsa si era aperta socchiusa senza che nessuno se ne accorgesse. La sfortuna che presto diventa tragedia… Vedendo la folla, si è comportato come un gatto qualsiasi: è andato a nascondersi sotto il treno. Troppo veloce per recuperarla.

Madre e figlia hanno iniziato a urlare e a chiedere aiuto a tutti. I controllori le hanno ignorate, rimprovederandole perché “era solo un gatto”. Nessuna solidarietà per la coppia, quando c’era il tempo di agire.

Così facendo, la SNCF ci ha costretti ad assistere alla violenta uccisione del nostro gatto. E aspettare 20 minuti in attesa di questa atroce esecuzione. Avviso il controllore. Mi accompagna e mi chiede se voglio recuperare il corpo. vietato scendere in pista per raccoglierlo vivo ma è consentito scendere in pista per raccoglierlo morto. Dove sta andando il mondo? Con mia figlia, ci siamo seduti per un po’ sulla punta del binario 8, di fronte al vuoto scricchiolante, davanti al corpo inanimato del nostro Neko, scosso da singhiozzi incontrollabili, cercando di digerire l’inconcepibile scena davanti a noi. Senza raggiungerlo.

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