Ginevra impone la sabbia di origine vegetale nelle lettiere per gatti

Il problema dello smaltimento della sabbia minerale ha indotto la città di Ginevra a imporre la sabbia vegetale

Negli ultimi tempi si sta mettendo molto in risalto il tema della salvaguardia dell’ambiente. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi chiamato a fare la propria parte per questa causa. Del resto, dal vivere in un ambiente pulito e non inquinato ne trae giovamento chiunque. A trarne giovamento sono anche i nostri amici quattrozampe che a Ginevra sono stati chiamati a fare la loro parte. Nello specifico, i gatti della città svizzera, dovranno abituarsi alle lettiere con sabbia vegetale.

Per spiegare questa scelta, dobbiamo partire da un dato: i gatti nella città di Ginevra sono circa 29 mila. Bene, sappiate che ognuno di loro è responsabile dello smaltimento di circa 33 kg di sabbia, comprensiva di bisogni. La sabbia comunemente usata è quella minerale (composta di argilla e silicio). Questo particolare tipo è difficile da smaltire. Immaginate quindi quanto sia complicato smaltire tutta la sabbia prodotta dai 29 mila felini che popolano Ginevra.

Foto di Roy Buri da Pixabay

L’alternativa imposta, in questo caso, è la sabbia vegetale, composta di legno e carta riciclata. Thierry Gaudreau, dirigente responsabile del trattamento dei rifiuti per la Società Industriale di Ginevra, ha dichiarato al quotidiano Tribune de Genève. “Le scorie di sabbia vegetale si eliminano molto più facilmente, mentre le altre ci provocano non pochi problemi”.

Questa scelta, però potrebbe comportare dei problemi. In primis, il costo per i proprietari di gatti. La sabbia vegetale, infatti costa di più di quella minerale (quasi 6 euro in più). Tuttavia, c’è una buona notizia. Un grande distributore ha scontato del 50 % la sabbia vegetale e le vendite sono aumentate vertiginosamente.

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L’altro problema attiene di più al singolo gatto che potrebbe non gradire la nuova sabbia. In questo caso, gli esperti consigliano di iniziare mescolando la vecchia e la nuova e di farlo abituare lentamente. Del resto, non si può fare diversamente!

Foto di Victoria Yanchevskaya da Pixabay

Cosa pensate di questa imposizione? Noi speriamo di potervi aggiornare presto!

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