Hanno sentito miagolare disperatamente, ed eccoli lì: i gattini appena nati erano disperati e mamma gatta non c’era – Video

Lo sconforto dei mici era palpabile: le cose sembravano volgere per il peggio

Mentre eseguivano il loro regolare giro di ricognizione, dei soccorritori hanno udito dei lenti e tristi miagolii, che esprimevano massima sofferenza: chi mai poteva emanare un suono tanto lamentoso? Se lo chiedevano un po’ tutti, così si sono messi sulle tracce della “fonte”. Sulla base della loro esperienza, era una situazione abbastanza grave, ma occorreva accertarlo di persona. In cuor proprio speravano di sbagliarsi, ma le impressioni iniziali hanno ottenuto conferma in un successivo momento, quando hanno incontrato lungo il cammino dei gattini appena nati disperati.

Cuccioli di gatto randagi

Avranno avuto sì e no uno o due giorni al ritrovamento. Avvertivano la mancanza della mamma, la quale sembrava, però, aver fatto perdere completamente le sue tracce. Più il tempo passava, più appariva chiaro: non sarebbe tornata dai cuccioli. Rimanere indifferenti dinanzi alla scena avrebbe comportato dei seri pericoli: in assenza degli strumenti minimi necessari per sopravvivere, i felini erano spacciati.

Cucciolo piccolissimo

Di conseguenza, una volta provveduto a rimuovere il cordone ombelicale hanno preso in consegna i trovatelli e portati in rifugio. Siccome erano parecchio sporchi, ed era perciò elevata la possibilità di contrarre delle malattie, entrambi i gattini appena nati disperati sono stati sottoposti a regolare bagnetto. Nel mentre, Mama Coco, reduce dal parto, ne sentiva i versi. Sebbene fare le presentazioni sarebbe stato prematuro, l’apporto della “coinquilina” era potenzialmente indispensabile.

Privi della mamma biologica, i micini richiedevano qualcuno che ne prendesse le veci. Per cavarsela in autonomia avevano bisogno di un faro guida, in grado di insegnare loro le conoscenze essenziali.

Restava da capire se Mama Coco sarebbe stata o meno collaborativa: la risposta vi scalderà il cuore: benché non fossero sangue del suo sangue, l’accoglienza è stata ottimale. Toccata dalle tristi vicende dei recenti ingressi, a una settimana dall’approdo presso la strutturali li ha assistiti con estrema cura e dedizione. Finalmente la situazione ha preso la piega sperata: il coronamento di un viaggio duro e intenso, ma capace di condurre verso la “terra promessa”.

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