Il gatto può mangiare le cozze?

Il gatto può mangiare cozze? Domanda ricorrente a fronte di una proposta alimentare forse un po’ azzardata per il felino domestico e che potrebbe incidere sul suo benessere personale. Nonostante il micio adori il pesce, in particolare se crudo, non è una buona soluzione quella di fornirgli delle cozze o dei molluschi, in particolare se non sono cotti e puliti adeguatamente. Un regime alimentare sbilanciato può agevolare una serie di carenze, specialmente se le ricette vengono create in casa, favorendo così una diminuzione di vitamina B1 nel corpo del micio.

Cozze nell’alimentazione del gatto

Cozze

Cozze e gatto, in apparenza una combinazione salutare vista la sua passione per il pesce ma non propriamente indicata per il suo benessere. Ad esempio il pesce crudo può favorire una serie di carenze mentre crostacei e molluschi possono agevolare intolleranze, indigestioni, difficoltà nell’assimilazione dei nutrienti e intossicazioni nei casi di comprovata sensibilità. La cottura diminuisce questi fattori ma non li annulla, infatti molti alimenti di produzione industriale contemplano la presenza di cozze e vongole ma è necessario non esagerare evitandone la somministrazione, preferendo una dieta bilanciata e più in linea con le sue esigenze.

Animale carnivoro

Gatto

Nonostante la domesticazione il gatto conserva la sua innata indole di animale carnivoro e per questo preferisce una dieta a base di carne meglio se cotta, ad esclusione di ossa ed insaccati considerati dannosi per il suo corpo. Inoltre una dieta sbilanciata produce una forte carenza di tiamina, specialmente se il micio viene nutrito solo con il pesce favorendo la tiaminasi che blocca l’assorbimento della vitamina B1 (nota appunto come tiamina). Anche una dieta sbilanciata oppure una condizione di malnutrimento possono favorire la problematica con una serie di conseguenze ricorrenti quali debolezza, demenza e convulsioni. Per il benessere del gatto è bene affidarsi ai prodotti di natura industriale da integrare con qualche ricetta casalinga, ma sempre su consiglio del medico di fiducia che potrà suggerire gli alimenti consentiti, le marche migliori, i quantitativi consigliati quindi i prodotti non salutari.

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