Orvieto: gatti non sopravvivono dopo aver mangiato salsicce avvelenate

Ad Orvieto due gatti non sopravvivono dopo aver mangiato delle salsicce avvelenate. Molto probabilmente il veleno utilizzato è la metaldeide. Ora i loro proprietari hanno appeso nella città dei cartelli per lanciare l’allarme e denunciare il fatto.

Allarme polpette avvelenate ad Orvieto, ridente cittadina medievale dell’Umbria. A dare l’allarme sono i proprietari di due gatti, morti dopo aver mangiato da una salsiccia avvelenata abbandonata nel centro storico della città.

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Più precisamente i fatti riportati sono accaduti al quartiere dell’Olmo, nella zona di San Giovenale. Un cittadino ha raccontato di aver trovato, proprio all’ingresso del palazzo in cui abita, uno dei suoi gatti riverso a terra privo di vita e l’altro gatto agonizzante. Purtroppo non è bastato il tempestivo intervento del proprietario per evitare il peggio; il povero gatto è morto dopo poche ore di atroce agonia.

La morte di questi due gatti ha provocato enorme sofferenza e dolore ai proprietari che hanno deciso di appendere in giro per la cittadina dei cartelli, in cui si intima di fare attenzione ai propri animali.

cartello-vicino-a-muro

Loro stessi hanno ritrovato la causa della morte dei loro gatti; una salsiccia di color verdastro, che è stata subito analizzata. Da una prima analisi sembra che il veleno utilizzato sia stato la metaldeide.

Si tratta di un composto chimico utilizzato soprattutto per combattere le lumache o chiocciole. Si presenta come una sostanza di colore blu, ma con l’ossidazione il colore vira al verdastro.

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In caso di assunzione da parte degli animali della metaldeide, gli effetti si manifestano nel giro di 2-3 ore. I sintomi più comuni sono:

  • spasmi muscolari
  • ipertermia
  • vomito
  • diarrea ( di color verdastro)
  • tachicardia
  • pupille dilatate
  • aumento della frequenza respiratoria
  • convulsioni
  • spasmi
  • ipersalivazione

Potete ben capire quali atroci sofferenze hanno attraversato questi due poveri mici, prima di spirare. Analoghi avvenimenti erano già successi in precedenza quindi ora si cercherà di fare più chiarezza e cercare il colpevole di questi gesti disumani e terribili.

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Ancora una volta è l’uomo a macchiarsi di atti deplorevoli ai danni degli animali. Speriamo poi che le istituzioni intervengano per mettere la parola “fine” a questi orrendi atti. Non dimentichiamoci poi che è stata avanzata una proposta di legge per rendere molto più pesanti le condanne per chiunque usi violenza sugli animali!

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