Simba: il gatto pescatore salvato da morte certa

La famiglia thailandese, protagonista di questa storia, non si aspettava che il soccorso di un gattino, si sarebbe rivelata una scoperta incredibile.

Questa famiglia vide un piccolo gattino in mezzo alla strada. O questo almeno sembrava che fosse. Comunque era nato solo da poche ore e così decisero di rivolgersi ad un centro specializzato. Qui ebbero una notizia che ha dell’incredibile: non si trattava di un semplice gatto domestico ma era un gatto viverrino, più comunemente chiamato gatto pescatore.

Il gatto pescatore è così denominato perché ha una tecnica davvero particolare nel procurarsi  il pesce di cui è molto ghiotto. Infatti si mette lungo la riva o l’argine di un fiume, da delle leggere zampate sull’acqua, che crea quindi delle increspature, e i pesci, credendo che siano mosche o insetti vari, salgono in superficie.

Il gatto quindi, con le sue zampe parzialmente palmate li cattura.

Questi esemplari si trovano soprattutto in Nepal, nel Pakistan, in Birmania, in Thailandia, nella Cina meridionale, in Indocina, in Malesia, in India, a Sumatra e a Giava.

Tornando alla storia, questo cucciolo sicuramente era stato lasciato indietro dalla propria madre che solo qualche mese prima era stata trovata in un campo di riso piuttosto malmessa. Fu salvata e poi rimessa in libertà.

Il cucciolo essendo veramente piccolissimo fu trasferito quindi al Wildlife Hospital WFFT, dove i veterinari specializzati, si presero cura di lui. Gli misero nome Simba.

Grazie al loro prezioso aiuto, riuscirono a strapparlo da morte certa. Simba ha fatto progressi straordinari e oggi é in grado di poter badare a se stesso in un ambiente adatto alla sua indole selvatica.

Questa razza è in via di estinzione, sempre a causa dell’uomo. E molte altre stanno rischiando di scomparire. (puoi approfondire qui gatto pescatore) .Tutti dovremmo essere come le persone che lo hanno aiutato. Speriamo che il loro operato sia da esempio agli altri.