Perché i gatti inarcano la schiena?

Per stress, gioco, necessità di difendersi da un pericolo reale o apparente? Scopriamo tutti i motivi per cui i gatti inarcano la schiena. I dettagli

Il linguaggio del corpo è un aspetto del nostro amico a quattro zampe che dobbiamo imparare a conoscere a fondo. Vista la differenza comunicativa tra due specie così diverse, infatti, saperlo interpretare correttamente è fondamentale.

Avete mai visto una foto di un gatto con la “gobba”, cioè con la schiena inarcata? Oppure avete osservato questa particolare postura direttamente nel vostro gatto? Se la risposta è sì, vi sarete sicuramente chiesti come mai succeda una cosa del genere.

Trovare una risposta è indispensabile per essere sicuri che Miao viva serenamente e che non abbia problemi di sorta. Perché i gatti inarcano la schiena? Scopriamone le ragioni insieme, ma prima partiamo dal presupposto che sono animali dotati di una spina dorsale estremamente flessibile e ciò è strettamente connesso non solo a questo fenomeno ma anche alla loro capacità di atterrare sulle zampe, per esempio.

Indice

Gatto solleva la schiena

Il linguaggio del corpo del gatto che inarca la schiena

Adozione, come comunicare con i gatti

Perché i gatti inarcano la schiena

Attenzione alle stereotipie

Gatto solleva la schiena

Imparare a comunicare con il proprio amico a quattro zampe è prioritario se si vuole costruire un rapporto bipede-quadrupede profondo e duraturo, se l’obiettivo è quello di avere una convivenza equilibrata. Il linguaggio del corpo è lo scoglio principale. Lo stesso comportamento, infatti, in contesti diversi può voler dire cose differenti.

Se non lo si dovesse superare, la mancanza di comprensione e fiducia reciproche possono portare a comportamenti aberranti e indesiderati. L’interazione non verbale è alla base di tutto, qualora fosse necessario chiediamo il supporto di un etologo esperto. Ma, prima di arrivare a questo punto, è bene conoscere il proprio amico a quattro zampe.

Il linguaggio del corpo del gatto che inarca la schiena

gatto sul tetto

Il linguaggio del nostro adorato Miao comincia a svilupparsi dai primi momenti di vita fino ai tre mesi circa. Il primo approccio, ovviamente, a meno che non si tratti un amico a quattro zampe orfano, lo si ha con la madre e i fratellini che compongono la cucciolata. È un’esperienza che, nel bene e nel male, condiziona il resto dell’esistenza.

Subito dopo, inizia la fase più importante, quella della socializzazione. Una separazione prematura dalla mamma può avere delle conseguenze permanenti e notevoli. Paure e fobie e l’incapacità di interpretare correttamente il mondo circostante in primis. Ecco allora che contesti che possono essere interpretati come ludici, in determinati soggetti diventano di paura o viceversa.

Adozione, come comunicare con i gatti

gatto che soffia

Dopo la prima fase a stretto contatto con la mamma, il piccolo è pronto per essere adottato e accolto da coloro che diventeranno la sua famiglia per sempre. Conoscere il linguaggio dei felini e sapere perché i gatti inarcano la schiena è fondamentale. Sapendoli interpretare al meglio, infatti, possiamo migliorare la comunicazione e aiutarli a stare sempre al meglio delle possibilità.

Per fare in modo che il processo comunicativo tra bipede e quadrupede sia positivo è bene adottare alcuni accorgimenti per evitare di destabilizzare immotivatamente il nostro amico a quattro zampe. Ecco alcuni semplici consigli:

  • Usiamo un tono di voce basso per evitare che le nostre parole vengano scambiate per un rimprovero o un castigo. Inoltre non dimentichiamo mai che Miao ha un udito molto sensibile;
  • Associamo alle parole i gesti per facilitare la comprensione;
  • Ricorriamo al rinforzo positivo, in questo modo l’apprendimento sarà più semplice;
  • Stabiliamo un contatto visivo e ricordiamoci di non fissarlo (altrimenti pensa che lo stiamo sfidando);
  • Rispettiamo sempre la natura del nostro amico a quattro zampe;
  • Niente urla e/o punizioni.

In questo modo faciliteremo il rapporto comunicativo con colui che abbiamo deciso di accogliere in casa, facendolo diventare parte integrante della famiglia. Più attenzione dedicheremo a questo aspetto meno problemi avremo in futuro.

Perché i gatti inarcano la schiena

gatto che gioca

Stiracchiarsi

I nostri amici a quattro zampe sono dei predatori, quindi essere snodati e tenere le articolazioni in buono stato è per loro di primaria importanza. È una delle ragioni per cui passano il tempo a fare la pasta o a stiracchiarsi, e in quest’operazione è compreso anche inarcare la schiena.

I gatti sono rinomati per la loro straordinaria flessibilità. Quando si stiracchiano, ad esempio, molti preferiscono inarcare la schiena proprio per sgranchirla ancora di più. Capire se il contesto è quello giusto è semplice, poiché quasi sempre a seguire c’è uno sbadiglio. Il segreto è fare attenzione ai dettagli e rivolgersi al veterinario di fiducia, se si notano dei comportamenti mai visti prima e che ci fanno insospettire.

Difendersi

La classica foto di Halloween raffigurante un gatto con la schiena molto inarcata, gli occhi spalancati e il pelo ritto è una rappresentazione abbastanza fedele del comportamento felino. Quando un gatto ha paura di qualcosa e sente il bisogno di mettersi sulla difensiva, spesso inarcherà la schiena e il pelo gli si raddrizzerà. Questo ha l’effetto di farlo sembrare più grande e pericoloso, e ha lo scopo di intimidire un potenziale aggressore. A volte tende anche a spostarsi di lato per mostrarci un profilo ancora più minaccioso. Sapere cos’è l’aggressività possessiva del gatto, dunque, può tornare utile.

Il più facile da intuire, oltre che uno dei principali motivi in assoluto per cui i felini fanno così. Inarcare la schiena, quindi, è un segnale che il gatto teme qualcosa e che si sta mettendo sulla difensiva (quando inarcano la schiena, infatti, i gatti sembrano più grandi proprio grazie all’effetto visivo creato dalla piega sulla schiena).

Questo comportamento è di solito accompagnato da altri segnali, che stanno a indicare che il micio potrebbe diventare aggressivo se avvicinato in quel momento. Ha i muscoli tesi, le orecchie appiattite, lo sguardo fisso su qualcosa, le pupille dilatate e a volte la coda eretta. Si tratta di una delle situazioni in cui il gatto si sente portato a soffiare o ringhiare come ulteriore richiesta di non avvicinarsi oltre. A tal proposito, può tornare utile sapere perché il gatto soffia.

Giocare

Questo riguarda casi un po’ più specifici. A molti felini, infatti, piace inarcare la schiena per far intendere ai loro proprietari (talvolta anche ai loro simili) che vogliono giocare con loro. Solitamente, poi, a questa posizione segue il caratteristico “attacco giocoso” attraverso il quale i felini sono soliti iniziare a giocare.

Quando un gatto, soprattutto in tenera età, sta giocando, spesso inarca la schiena e poi saltella in giro. È in questo caso un gesto non solo adorabile ma del tutto innocuo, e probabilmente per loro si tratta di un’esercitazione per quando dovranno difendersi sul serio da qualcosa.

Per capire con certezza se si tratta di un gioco o se davvero il vostro gatto si sente minacciato da qualcosa o qualcuno, basta osservare il suo linguaggio del corpo. Se sta giocando magari avrà la coda alzata ma il suo pelo non sarà ritto sulla schiena, e non udirete nessun soffio o ringhio. A tal proposito, ecco perché il gatto ha sempre la coda sollevata.

Ricevere delle coccole mirate

Le coccole, si sa, fanno letteralmente impazzire i nostri amici a quattro zampe. Dobbiamo tenere a mente, però, che sulla schiena si nasconde un punto, bene o male comune in tutti i felini, nel quale i gatti adorano essere accarezzati più di qualsiasi altro. Come fare per scoprirlo? Quando i gatti inarcano la schiena durante le coccole, quello è il segnale inconfondibile che hai fatto centro!

Insomma, con il nostro amico a quattro zampe si deve sperimentare. Sempre ricordando che ha una sua indole e una natura che va rispettata. Entriamo in punta di piedi nella sua vita e facciamo in modo di conoscerlo ogni giorno di più, con spirito critico e sguardo attento.

Non commettiamo, inoltre, l’errore di antropomorfizzare i suoi movimenti. Non è affatto detto che ciò che noi siamo portati a interpretare in un certo modo corrisponda a verità nel mondo dei felini. Ecco perché a volte si rischia di andare dietro ai falsi miti sui gatti che, invece, dovrebbero essere sfatati una volta per tutte.

Attenzione alle stereotipie

gatto che inarca la schiena

Le stereotipie nel nostro amico a quattro zampe non sono altro che movimenti che vengono ripetuti senza una ragione apparente e che vengono innescati in seguito a un input concreto e ben preciso. In genere vengono messe in atto quando si sente l’esigenza di alleviare lo stress, sono ripetitive e si prolungano nel tempo.

Se vengono sottovalutate e non si agisce in maniera tempestiva, la tendenza è quella della cronicizzazione (sempre più difficile da eliminare). Possono essere scatenate da una patologia, da un disagio comportamentale o da tutti e due. Ecco perché è importante, per qualsiasi dubbio o incertezza, chiedere il parere del veterinario o di un etologo esperto.

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