Al gatto randagio senza zampetta e senza un orecchio è stata data una nuova occasione di vita e anche qualcosa di più

Gli animali randagi vivono in condizioni davvero critiche. Molti di loro rischiano costantemente la vita dato che non hanno la possibilità né di mangiare né di bere. Questi animali sono costretti a soffrire molto durante la loro vita. La speranza è che trovino qualcuno disposto a prendersene cura nel migliore dei modi. È proprio questo il caso, al gatto randagio senza zampetta e senza un orecchio è stata data una nuova occasione di vita e anche qualcosa di più.

Questo povero animale vagava per strada senza tre zampe. Il gatto rischiava seriamente di morire dato che perdeva sangue dalle zampe. Le cause che l’hanno portato a vivere in condizioni così gravi non sono del tutto chiare. Ciò che è certo è che una persona dal cuore tenero appena l’ha vista ha scelto subito di aiutarla. La povera gatta necessitava al più presto di cure mediche. A tal proposito il suo soccorritore decise di portarla in una clinica veterinaria affinché i medici la aiutassero. Appena la videro, si resero conto che le sue condizioni erano davvero molto gravi. A tal proposito bloccarono in poco tempo l’emorragia. Non erano certi però della sua salvezza. La gatta però con il passare dei giorni non si arrendeva. I medici non riuscivano a capire da cosa derivasse quella grande forza di volontà.

Per verificare il suo miglioramento di salute decisero di farle un’ecografia, in modo tale da verificare la presenza di eventuali versamenti interni. Ciò che scoprirono era davvero sconvolgente. La gatta era incinta. Il gonfiore della pancia pensavano fosse dato da un accumulo di liquidi, in realtà erano i cuccioli della gatta.

Per fortuna, in pochi giorni, le condizioni di salute della gatta sono migliorate notevolmente. In seguito la gattina partorì dei cuccioli davvero fantastici. Grazie all’aiuto di persone incredibili, ora sono tutti quanti salvi. Speriamo che trovino nel minor tempo possibile una casa definitiva in cui poter vivere.