Come capire se il gatto è sordo, subito?

La salute del nostro Miao è prioritaria, in tal senso è importante monitorarlo. Ma come possiamo fare per capire se il gatto è sordo? Scopriamolo!

Come capire se il gatto è sordo? Rispetto al cane, che è più reattivo alle nostre chiamate e ai nostri comandi, è un po’ più difficile ma non impossibile. Il felino, infatti, non è detto ma è possibile che ci ignori volontariamente e che non si tratti di un campanello d’allarme.

Con un po’ di ingegno, però, è possibile capire se è il caso di contattare il veterinario di fiducia perché faccia tutti gli accertamenti del caso a conferma o a smentita della sordità. Fare dei rumori, a cui il nostro amico a quattro zampe solitamente è molto sensibile, per esempio può rivelarsi una strategia vincente. Ma cerchiamo di mettere un po’ di ordine e approfondire.

Gattino sordo, comportamento

gatto curioso

Come capire se il gatto è sordo senza disturbarlo troppo e in maniera efficace? Stimolarlo con dei rumori è una soluzione. Infatti, il nostro adorato Miao di norma ha un udito davvero molto sviluppato e si mette in allerta al primo segnale, se attirando la sua attenzione magari con un giochino sonoro non otteniamo risposta forse è il caso di sentire lo specialista. Uno o due volte potrebbe essere che ci stia ignorando, se accade con regolarità allora vuol dire che qualcosa non sta andando per il verso giusto.

Anche l’aspirapolvere, nemico numero uno dei felini, potrebbe diventare un prezioso alleato. Se Miao non scappa al passaggio, allora potrebbe essere la prova del nove che dobbiamo farci confermare dal veterinario di fiducia.

Gatto sordo, cosa fare

Come capire se il gatto è sordo? Ci sono dei piccoli trucchetti che possono dirci se è il caso di contattare il veterinario di fiducia. Nel caso in cui la diagnosi, niente paura prendersi cura di un felino non udente non è facile, ma nemmeno impossibile. Il nostro amico a quattro zampe potrebbe avere qualche difficoltà extra, ma rimane sempre il nostro amato giocherellone.

Quindi non c’è da temere: infatti, gli altri sensi nel nostro gatto sono molto sviluppati (al contrario dei nostri). In più il rapporto tra bipede e quadrupede sarà ancora più stretto e anche la comunicazione ne gioverà. A tal proposito, ecco come parlare al gatto per farlo sentire al sicuro.

Gatto sordo che miagola

gatto pensieroso

Le cause che portano alla sordità del gatto sono tante. Alcune congenite (e dipendono da fattori genetici, chimici o fisici), altre acquisite. La nostra piccola palla di pelo può diventare sorda a seguito di un’infezione o di una lesione all’orecchio.

Può esserlo anche per una reazione ad alcuni farmaci o a causa di suoni troppo forti che danneggiano l’udito particolarmente sensibile. La motivazione principale tuttavia è la vecchiaia, e la perdita dell’udito in questi casi è graduale e irreversibile. In merito a ciò, ecco come prendersi cura di un gatto sordo.

Gatto bianco sordo

Tra i felino può succedere che, per questioni genetiche, i gattini bianchi possano nascere già sordi. Questa malattia riguarda in special modo i felini con gli occhi azzurri ed è legata al gene W. È ovvio che se Micio non ci sente non sarà mai in grado di imparare il proprio nome o essere particolarmente reattivo ai nostri richiami, soprattutto se sonori. Non riesce a percepire nemmeno i rumori più forti.

Come capire se il gatto è sordo? Possiamo fare qualche prova casalinga. Mi raccomando, senza bisogno di spaventarlo con coperchi di pentole o trombette da stadio. Proviamo per esempio a schioccare le dita vicino alle orecchie mentre dorme. Se dovesse continuare a russare e non si muove di un millimetro la diagnosi è abbastanza certa. In ogni caso non sostituiamoci al veterinario, solo lui è in grado di fare test specifici e che non lascino dubbi. Affidiamoci a lui!

Essere iperprotettivi con un amico a quattro zampe sordo può essere controproducente. Il modo migliore per stargli accanto è quello di aiutarlo a sviluppare altre abilità. Un senso molto utile, per esempio, è l’olfatto. Per stimolarlo esistono molti giochi, uno di questi è il searching: un allenamento alla ricerca olfattiva che va fatto con regolarità e senza pressioni. Tutto deve essere trasformato in divertimento.

Gatto sordo, come comportarsi

occhi del gatto

Una delle maggiori preoccupazioni riguarda la gestione del gatto che è libero di girovagare fuori dalle mura domestico. Quanto determinate pratiche vanno ridotte? Molti sono gli aspetti che incidono. Mettere il giardino o i balconi in sicurezza, per esempio, ci permettono di lasciare alla nostra piccola palla di pelo maggiore libertà senza che rischi la vita.

Il gatto sordo non sente i rumori e non percepisce tutti i pericoli: se non è ben protetto, non rischiamo che possa farsi male perché ignaro di alcuni dettagli che lo circondano. Per un esemplare randagio, infatti, la vita è molto più complessa.

Anche se non è obbligatorio in tutte le regioni di Italia, il microchip per gatti può essere, a maggior ragione, uno strumento fondamentale in caso di smarrimento. La medaglietta con le informazioni del caso può essere importante, ma è bene fare una valutazione insieme al veterinario. A tal proposito, ecco come danneggi il gatto se non fai attenzione.

Gatto anziano sordo miagola forte

Come capire se il gatto è sordo ormai lo sappiamo, ma come possiamo comunicare con lui? Non è difficile. Il linguaggio del corpo, i gesti e la lingua dei segni sono degli ottimi alleati.

L’addestramento avviene mediante l’olfatto e la vista, e usando premi profumati. Il felino deve sentirsi al sicuro. L’obiettivo è rafforzare il legame con un linguaggio unico e personalizzato. A tal proposito, ecco come comprendere il linguaggio dei gatti e sapere quando è opportuno intervenire.

Il gatto sordo deve sapere, soprattutto fuori casa o in situazioni in cui può sentirsi disorientato, che può contare sulla nostra presenza. Questo lo farà sentire più sicuro e ridurrà il rischio di incorrere in eventuali pericoli.

Gatto bianco sordo, la percentuale

gatto bianco dal veterinario

Per educare un gatto sordo il procedimento è uguale a quello utilizzato con qualsiasi altro amico a quattro zampe, vengono solo ridotti (o completamente eliminati) i comandi vocali. Il labiale nei comandi specifici aiuta tantissimo. Importanti sono le ricompense e le ripetizioni.

È bene usare segnali chiari e facili da ricordare: il pollice verso l’alto o verso il basso a seconda dello stato d’animo, o il palmo della mano aperto davanti a lui per dirgli di stare fermo sono alcuni esempi.

Il gatto sordo sente le vibrazioni: un colpetto sul pavimento è un altro modo per dargli delle istruzioni. La regola più importante è universale: con il proprio amico a quattro zampe bisogna essere pazienti e affettuosi, e instaurare con lui un rapporto di fiducia reciproca. Qualche trucchetto ci permetterà di aiutarlo, ce lo potremo godere al massimo.

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