Questi segnali ti dicono che il tuo gatto è triste e devi fare qualcosa

Micio non mangia la sua pappa, non vuole giocare o ci evita? Probabilmente abbiamo a che fare con un gatto triste e qualcosa non va

Assicurarsi che il proprio gatto sia felice ed in salute è di certo uno degli obiettivi principali di ogni gattaro. È quindi importante saper riconoscere i segnali che indicano che il gatto è triste e qualcosa non va.

Improvvisi cambiamenti nel comportamento del vostro gatto possono essere sintomo di disagio fisico e mentale, cosa che può dipendere da svariati fattori riconducibili a situazioni di stress o a veri e propri problemi di salute. Per questo è fondamentale osservare attentamente i comportamenti di Micio.

Ma come si comporta un gatto triste? Esaminiamo i principali segnali e cosa fare per aiutarlo in caso di tristezza o vera e propria depressione.

Indice

Il gatto ha scarso appetito

gatto triste non mangia

Un gatto felice e che si sente bene non ha problemi di appetito, anzi sa perfettamente quando è l’ora della pappa ed è subito pronto per rifocillarsi con il suo cibo preferito. È proprio quel che accade a noi bipedi che, quando ci sentiamo nel pieno delle nostre forze, mangiamo di gusto mentre, se non ci sentiamo bene o abbiamo dei pensieri che ci buttano giù, perdiamo l’appetito.

Ecco perché proprio i pasti sono un ottimo modo per capire se il gatto è triste e depresso. Quando Micio smette di mangiare all’improvviso non è mai un buon segno e significa che qualcosa non va. Analizza ovviamente il caso specifico. Se hai appena cambiato marca di pappa o gli stai facendo provare un gusto che non conosce, con buona probabilità sta cercando di dirti che non gli piace tanto e preferisce tornare alla sua solita scatoletta.

Ma se questo comportamento accade con il suo cibo preferito e a ogni ora del giorno, forse è il caso di consultare il veterinario. La mancanza di appetito può essere causata da stress, dall’insorgenza di una grande quantità di patologie o anche da disturbi dovuti all’infiammazione della bocca (ad esempio mal di denti e gengiviti) e della gola.

Un gatto triste non vuole giocare

gatto grigio cucciolo

Se l’appetito è un ottimo segnale per capire se Micio sta bene oppure ha qualcosa che non va, anche il gioco lo è. Ci sono gatti sicuramente più attivi di altri, per indole o semplicemente per una questione di età (un gattino tende a giocare e muoversi di più rispetto a un gatto anziano). Ma se improvvisamente Micio non vuole più correre e giocare, non risponde agli stimoli né ai suoi giocattoli preferiti e smette anche di gironzolare per casa in esplorazione, evidentemente è triste o non sta bene.

Come sappiamo i gatti, in quanto predatori nati, sono creature estremamente curiose e giocose e proprio attraverso il gioco sfogano il loro istinto da “cacciatori”, così come l’esplorazione e la scoperta di posti e oggetti nuovi soddisfa la loro innata curiosità. Un gatto triste diventa apatico e non risponde agli stimoli esterni come farebbe in situazioni normali.

L’attaccamento morboso può essere segno di tristezza

gatto vuole le coccole

Il comportamento dei gatti spesso può essere un tantino enigmatico agli occhi di noi bipedi, specialmente se siamo persone che pochissime volte hanno avuto a che fare con questi fantastici animali. Chi ha più esperienza tendenzialmente sa riconoscere con più facilità i segnali che indicano se un gatto è triste, felice, arrabbiato o nervoso.

Ma anche i più ferrati in materia possono trovarsi di fronte a un vero punto interrogativo. Ad esempio quando un gatto improvvisamente diventa più coccolone e si attacca in modo quasi morboso al proprio umano del cuore, potrebbe essere indice di tristezza, depressione o di un problema di salute. D’istinto saremmo portati a credere che si tratti del normale comportamento di un gatto innamorato del proprio padrone, ma se Micio tendenzialmente non ama troppo coccole e contatto fisico questo cambiamento repentino potrebbe essere preoccupante.

Non vuole più le coccole

gatto che guarda fuori dalla finestra

D’altra parte c’è un caso completamente opposto, quello in cui il gatto cambia comportamento al contrario: se dapprima era affettuoso e coccolone, improvvisamente non vuole più carezze ed evita il contatto fisico con il proprio umano del cuore.

Anche in questo caso potremmo ritrovarci di fronte a un gatto che è diventato triste per qualche motivo e che pertanto, sentendosi agitato e certamente poco sereno, tende a non lasciarsi toccare o maneggiare. Non cadiamo nell’errore di pensare che non ci voglia più bene, perché non è mai così. Chiediamoci piuttosto se non sia successo qualcosa che lo abbia spinto a cambiare drasticamente il suo comportamento.

Un gatto che si nasconde può essere triste

gatto si nasconde

La depressione e la tristezza nel gatto si possono manifestare in tanti modi e, come abbiamo visto, molti di questi sono praticamente l’uno l’opposto dell’altro. Ecco perché dobbiamo imparare a osservare Micio con molta attenzione, cogliendo dei segnali all’apparenza insignificanti ma che, se contestualizzati, possono darci un quadro più chiaro della situazione.

C’è il caso del gatto che si nasconde continuamente e trascorre gran parte delle sue giornate lontano da chiunque. Non ci cerca più, non vuole le coccole e in più reagisce a ogni minimo rumore, movimento o stimolo come se fosse la cosa più terribile e spaventosa del mondo. Un gatto sempre spaventato e che reagisce in maniera esagerata tendenzialmente ha qualcosa che non va, perciò facciamo molta attenzione.

Il gatto non cura la propria igiene

gatto triste

Un segnale inequivocabile di tristezza nel gatto è la scarsa igiene, o meglio il totale disinteresse nelle abituali operazioni di autotoelettatura. Chi conosce i gatti sa perfettamente che trascorrono tanto (ma proprio tanto) tempo a leccarsi il mantello e pulire minuziosamente ogni parte del corpo. Al punto che spesso dobbiamo anche dargli prodotti anti boli di pelo, per evitare che abbiano male al pancino.

Quando Micio sta male o è triste e depresso, smette di curarsi. Si vede subito perché il pelo diventa tutto arruffato ed è sempre in disordine, comincia anche a emanare un odorino non proprio piacevole e di solito a questo si aggiunge anche la mancata copertura dei bisognini nella lettiera (altri odorini, insomma). Sono comportamenti preoccupanti!

Dorme troppo (rispetto al solito)

gatto arancione

All’apatia e alla mancanza di curiosità e risposta agli stimoli, spesso in un gatto triste e depresso si aggiunge anche la letargia. Anche qui dobbiamo aprire una parentesi perché, come saprete sicuramente, i gatti tendenzialmente dormono tantissimo nelle ore diurne ed è normale che lo facciano. Nulla di preoccupante, quindi, almeno finché questo sonno non diventa eccessivo.

Non saltiamo subito a conclusioni affrettate, perché il gatto dorme tanto e non c’è da aver paura. Ma osserviamo se questa sonnolenza diventa preoccupante, al punto da vederlo praticamente sempre inattivo: ciò può essere sintomo di tristezza, noia, depressione o dell’insorgenza di malattie.

Marca il territorio in maniera compulsiva

gatto grigio tigrato

Quando un gatto è triste e questo sentimento si trasforma in qualcosa di “patologico”, non è raro che si lasci andare ai cosiddetti comportamenti compulsivi. Significa che comincia a compiere azioni (del tutto naturali) con maggiore frequenza e arrivando persino al punto di farsi male o danneggiare l’ambiente che lo circonda.

Uno dei più comuni è la marcatura del territorio, cosa che ogni Micio compie in modi diversi: spruzza sui mobili e le pareti (generalmente il maschio non castrato), si fa le unghie rilasciando il suo “odore” sulle superfici oppure si struscia su oggetti inanimati, persone o altri animali. Questi comportamenti sono del tutto normali per un gatto, ma diventano strani (oltre che preoccupanti) quando sono continui, estenuanti e di fatto problematici. Chiediamo subito consiglio al veterinario!

Perché il gatto è diventato triste

gatto triste

Capire se il nostro gatto è triste non è difficile, basta osservarlo con attenzione. La parte complicata è comprendere le ragioni di questa tristezza e del cambiamento nei suoi comportamenti. Tendenzialmente sono situazioni causate da stress, cambiamenti nell’ambiente in cui vive o anche dalla presenza di nuovi animali o nuove persone in casa. La tristezza per un gatto è sintomo di disagio.

Micio è un animale abitudinario e anche un leggerissimo e apparentemente insignificante cambiamento nella sua routine giornaliera può destabilizzarlo. È il motivo per cui magari non ci cerca più, non vuole essere toccato né accarezzato o sta appiccicato a noi tutto il giorno. Ma attenzione, perché tutti questi possono essere segnali riconducibili a una malattia o a un disturbo, anche al dolore.

È perciò fondamentale assicurarsi che il proprio gatto sia felice e in salute con l’aiuto del proprio veterinario di fiducia. Regolari check-up possono aiutare a prevenire malattie e disagi. Inoltre con l’aiuto del medico possiamo individuare più facilmente le possibili cause di depressione nel nostro Micio.

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