Cosa fanno i gatti quando non ci siamo: un’incursione nel loro mondo

Cosa fanno i gatti quando non ci siamo? Si tratta di una domanda frequente e curiosa. Una ricerca ha svelato i retroscena della loro vita segreta

Cosa fanno i gatti quando non ci siamo? Appassionati di amici a quattro zampe o meno se lo sono chiesti almeno una volta nella vita. Cosa passa nella mente di Miao e perché adotta determinati comportamenti sono stati, e sono tutt’ora, argomenti oggetto di studio di chi ormai vive a stretto contatto con lui: l’essere umano.

Nonostante ci sia un gap comunicativo, inevitabile tra due specie diverse, tuttavia adesso siamo più bravi a interpretare il linguaggio del corpo della nostra piccola palla di pelo. Questo ha migliorato i rapporti e ci consente di capire molto prima se ha dei disagi che vanno affrontati.

Uno sguardo di insieme

gatto che dorme

Cosa fanno i gatti quando non ci siamo ormai è facile scoprirlo attraverso la tecnologia e qualche decina di euro (basta una videocamera collegata direttamente allo smartphone), ma sapere interpretare correttamente i comportamenti delle nostre piccole palle di pelo è ben altra cosa. Anche per questo alone di mistero che li accompagna ne siamo così affascinati, e a pensarci questa storia va avanti addirittura dall’Antico Egitto.

A svelare ciò che ai profani non è dato conoscere autonomamente ci pensano diversi studi che si sono concentrati sull’osservazione analitica di un mondo che ha delle regole a sé. Scoprire ogni giorno qualcosa in più di Miao ci fa apprezzare ancor di più la sua compagnia. A tal proposito potrebbe rivelarsi davvero interessante un focus sul linguaggio del corpo del gatto.

La ricerca a supporto

gatti su tappeto

A dirci qualcosa in più sul sui felini, tra gli altri, è un documentario firmato dalla BBC, e realizzato in collaborazione con il Royal Veterinary College. L’obiettivo era quello di seguire 24 ore su 24 la vita di un campione di gatti, per analizzare il loro comportamento quando sono lontani da occhi indiscreti (o almeno credono che sia così).

Per quanto Miao possa sembrare indipendente e disinteressato alle nostre reazioni quando gironzoliamo per casa, è indubbio che la nostra presenza non gli è indifferente. Diverso, invece, è quando ci chiudiamo la porta dietro, diamo le mandate alla serratura e usciamo dal portone di casa (sì, lui sa quando siamo noi ad aprirlo e chiuderlo, che udito e sensibilità sopraffini).

D’altra parte chiunque abbia deciso di adottare un amico a quattro zampe, e lo vede camminare con passo felpato fra le stanze della casa, è curioso di scoprire qualcosa in più alla sua vita segreta. A volte ci ulludiamo di conoscere per filo e per segno la nostra piccola palla di pelo, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che c’è un mondo dentro di lui al quale non ci permetterà mai di accedere senza riserve.

I dettagli

gatto sopra la porta

Il documentario, andato in onda all’interno del programma Horizon, ha portato alla luce i risultati di questa ricerca. Alcuni collari GPS hanno monitorato la vita segreta di ben 50 gatti per un giorno intero. Una procedura già utilizzata, soprattutto per analizzare il comportamento degli animali selvatici e il loro stato di salute. In questo caso, invece, sono stati i nostri amici a quattro zampe del controllo senza soluzione di continuità.

Per la precisione, è stata mostrata la giornata tipo di alcuni felini che vivono nel villaggio di Shamley Green, nel Surrey. Cosa fanno i gatti quando non ci siamo? Prima di cominciare a descrivere i dettagli, vale la pena precisare che – secondo quanto affermato dai ricercatori e in linea con la nostra esperienza – la giornata tipo di un gatto non è sempre uguale, per quanto lui tenda a essere un animale molto abitudinario e legato alla sua routine. Un trasferimento? Solo se strettamente necessario.

Miao è abitudinario

Sono moltissimi i fattori che entrano in gioco quando prevale un determinato desiderio di fare una cosa oppure un’altra. Tra i più importanti: la temperatura, il clima e l’alimentazione. Insomma, un po’ come noi: in fondo si tratta di un’altra occasione per scoprire che sono molte di più le cose in comune rispetto alle differenze (o quasi).

In generale, comunque, i gatti oggetto dello studio hanno trascorso la maggior parte del loro tempo all’interno dei confini del villaggio. Hanno mostrato, dunque, una vita piuttosto sedentaria. Questo aspetto, ovviamente, dipende anche dalla razza e dall’indole; ma in linea di principio Miao ama oziare e ricevere degli stimoli interessanti ogni tanto durante il giorno. Non dimentichiamo che in ballo c’è il suo equilibrio psicofisico e deve pur incanalare correttamente le proprie energie (se non vogliamo dover gestire le conseguenze).

Volendo pensare a cosa fanno i gatti quando non ci siamo, prendendo per assunto che sarebbe lo stesso in un altro contesto (più o meno), ci verrebbe da dedurre che non si tratta di nulla di troppo diverso dalla routine a cui assistiamo giornalmente. Una differenza però potremmo trovarla in cucina se lasciamo qualcosa di incustodito: il nostro amico a quattro zampe ne approfitterebbe subito per agire indisturbato.

Sono un predatore, e non me ne dimentico

gatto predatore

Un altro aspetto registrato dagli scienziati riguarda l’istinto di predatore, che decenni di convivenza con gli esseri umani non sono riusciti a cancellare e non ci riusciranno. Non dimentichiamo, infatti, che i felini nascono cacciatori: ecco perché la loro dieta – indipendentemente dal fatto che sia naturale o industriale – è bene che sia prevalentemente a base di proteine di origine animale.

Questo istinto spiega anche perchè il gatto ci porti degli animali morti in regalo al ritorno dall’esplorazione in giardino. Ci vuole bene, crede che dobbiamo nutrirci e provvede perchè questo accada. Insomma, qualche sessione extra di caccia agli animali, ma nessun tipo di vita segreta da nascondere. Forse avevamo troppe aspettative?

Conclusioni

Cosa fanno i gatti quando non ci siamo? Nulla di speciale, il più delle volte. Magari rubano qualcosa dalla dispensa o graffiano, senza paura di essere rimproverati, i braccioli del divano appena acquistato. In compenso, però, un dato rilevato dovrebbe far pensare tutti coloro i quali hanno una palla di pelo con cui dividono gli spazi (ma non l’affitto).

Quasi tutti gli esemplari monitorati sono entrati più volte nella casa dei vicini, con la promessa di un po’ di cibo in più. Insomma, in quando a fedeltà, i nostri amici a quattro zampe non si smentiscono mai! O quasi. A tal proposito, perché non sfatare qualche mito sui gatti? Potrebbe avvicinarci ancora di più a loro.

Articoli correlati