Cuccioli di Toyger, pelo: cosa sapere, quando fanno la muta e toelettatura ideale

I cuccioli di gatto Toyger sono già dotati di un pelo particolarissimo, di cui e bene sapersi prendere cura. Ecco come.

Il pelo dei gatti di razza Toyger è la loro caratteristica più distintiva: si potrebbe persino dire che è il motivo stesso per cui la razza in sé è stata creata. È quindi normale che il compito di mantenerlo sano e pulito assuma una importanza ancora maggiore per chi si prende cura di loro, e si tratta di una responsabilità che bisogna assumersi già da quando sono cuccioli. Vediamo allora insieme le proprietà specifiche del mantello di un Toyger e in che modo possiamo intervenire per pulirlo e spazzolarlo.

Un manto davvero speciale

toyger guarda in camera

Per chi non ne fosse a conoscenza, il gatto Toyger rientra tra le razze feline più giovani al mondo: è stata infatti ideata solo qualche decennio fa, negli anni ’80, da un’allevatrice statunitense di nome Judy Sugden. Il suo obiettivo principale era quello di dar vita a un gatto che presentasse non semplicemente un manto “tigrato”, già diffusissimo nella popolazione felina, ma uno dotato delle particolarissime striature fino ad allora ammirate solo nelle tigri.

L’esperimento durò qualche anno, partendo da alcuni esemplari di gatti del Bengala, dal pelo di per sé già “esotico“, e dei Soriani che vantavano un vivido schema Mackerel Tabby: accentuando il più possibile questo tratto fisico, generazione dopo generazione, la Sugden riuscì infine a raggiungere il risultato desiderato, dando alla sua creazione il nome di Toyger, cioè tigre giocattolo.

Se il nome scelto vi desta qualche perplessità, sappiate che questa allevatrice americana non si era limitata a ideare una razza di gatti belli da vedere, ma ha anche lavorato e sperimentato a lungo sul loro carattere rendendolo più docile e mansueto possibile. Pur essendo lontanamente imparentato con il gatto del Bengala, infatti, il Toyger non presenta alcuna traccia “selvatica” nel suo carattere, che invece si presta benissimo alla vita da appartamento.

Andiamo allora a elencare le principali caratteristiche del manto che il Toyger sfoggia sin da piccolo e che risulta pressoché unico per un gatto domestico: esso è costituito da un pelo corto (se non per una tenue “gorgiera” attorno al collo, che nei cuccioli impiega un po’ di tempo a farsi notare), sottile ma molto fitto, estremamente soffice e lucente.

Per quanto riguarda il colore, il pelo di un Toyger segue uno schema simile al classico mackerel tabby, con striature più o meno irregolari anche su muso, testa e zampe; la differenza principale sta nel contrasto tra il colore delle strisce e quello del resto del corpo, un contrasto che per questa razza dovrebbe essere sempre molto netto. L’unico abbinamento cromatico ammesso dallo standard è quello nero su sfondo marrone. Alcuni allevatori sostengono che, con il passare del tempo e con il susseguirsi delle future generazioni di Toyger, il pelo di questo gatto assumerà un aspetto sempre più singolare e affascinante.

La muta del pelo e relativi accorgimenti

cucciolo di toyger sdraiato

Ogni gatto perde peli in quantità diverse a seconda del periodo e di diversi fattori, come ad esempio la razza a cui appartiene o la lunghezza e consistenza del pelo in sé; esistono anche alcune malattie della pelle che possono accentuare ulteriormente questo fenomeno, che però in condizioni normali non deve assolutamente allarmare.

In particolare, si parla di muta del pelo di un gatto (o anche di un cane) quando l’animale in questione perde una considerevole quantità di pelo in un lasso di tempo relativamente breve e in corrispondenza di determinati periodi dell’anno: di solito ciò avviene una volta in primavera e una volta in autunno. Questo processo è importantissimo per Miao, poiché lo prepara meglio ad un graduale aumento della temperatura con una pelliccia più leggera, o a un suo abbassamento con una pelliccia più pesante e resistente.

Come già detto, ci sono razze che perdono più pelo e altre che ne perdono di meno, anche a prescindere dai periodi di muta. Dove si colloca il nostro piccolo Toyger in questo contesto? Ovviamente anche lui è soggetto alla muta del pelo, ma come la stragrande maggioranza delle razze a pelo corto, questo gatto tende a perderne relativamente poco.

Già questa caratteristica rende decisamente facile il compito di chi deve prendersi cura di lui, poiché significa automaticamente le operazioni di pulizia e toelettatura più semplici rispetto a quelle che i gatti di altre razze richiedono. Ma attenzione: ciò non significa che il nostro piccolo amico a quattro zampe non richieda affatto questo tipo di cure, o che non vi ritroverete la casa cosparsa di peli morti con l’arrivo della bella stagione se non correte ai ripari con un certo anticipo.

La toelettatura è infatti una operazione estremamente importante, e non solo da un punto di vista estetico: essa mira prima di tutto alla salvaguardia della salute stessa del vostro micio! Tenete a mente che i gatti imparano piuttosto presto a provvedere autonomamente alla pulizia del proprio corpo, effettuando una toelettatura tutta personale per mezzo di vigorose leccate anche diverse volte al giorno.

Ma se, per colpa della nostra incuria, il manto di Micio è cosparso di peli morti, in particolare durante il periodo della muta, rischierà inevitabilmente di ingoiarne almeno una parte; e questo incoraggerà tutta una serie di problemi, tra cui la formazione di palle di pelo fastidiose ma a volte anche pericolose.

gatto toyger su sfondo grigio

Cerchiamo quindi di assicurare anche a un gatto “di basso profilo” come il Toyger una spazzolata alla settimana: per questa operazione servirà semplicemente una spazzola dalle setole morbide (magari in materiale antistatico, per catturare meglio i peli morbidi); potete anche ricorrere a degli appositi guanti, con i quali potrete approfittare per dare dei massaggi tonificanti al vostro gattino mentre lo liberate della pelliccia di troppo. Probabilmente all’inizio non sarà semplice né per voi né per il cucciolo vivere la toelettatura con disinvoltura, ma cominciare quando lui è già piccolo vi aiuterà moltissimo a farlo abituare a questa novità.

Se poi vi state chiedendo se un bagnetto possa contribuire a tenere pulito il vostro gattino, la risposta è ovviamente sì. Suggeriamo però di non farglielo troppo spesso, e non solo perché già di suo un gatto come questo tende a mantenersi abbastanza pulito, ma anche perché dei bagni troppo frequenti (e soprattutto con dei prodotti sbagliati) potrebbero procurargli delle irritazioni alla pelle.

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