La gatta mangia la placenta dopo il parto, è normale?

Il momento della nascita dei cuccioli è qualcosa di straordinario, un momento unico, ma perché la gatta mangia la placenta dopo il parto?

Assistere al parto di una gattina, che sia randagia ma a maggior ragione la propria, colei che fa parte della famiglia a tutti gli effetti è sempre un’esperienza incredibile.

Lo è anche rispetto a dei comportamenti apparentemente strani, ma che in realtà nascondono sempre delle ragioni. Più impariamo a conoscere il linguaggio del corpo dei felini, più ne rimaniamo affascinati.

Inoltre, sapere perché la gatta mangia la placenta dopo il parto e se è normale è importante per intervenire qualora ce ne dovesse essere bisogno. Se siamo alla prima esperienza, soprattutto ma vale anche per chi ha dimestichezza, avvaliamoci del supporto del veterinario.

Il linguaggio del corpo

mamma gatta con i suoi cuccioli

Conoscere il linguaggio dei gatti serve a fare in modo che vengano assistiti nel migliore dei modi in caso di necessità, ma anche a instaurare un legame profondo e duraturo con loro. Decenni e decenni di convivenza a stretto contatto con loro ci ha permesso di conoscerli sempre di più e a ridurre quel divario linguistico inevitabile tra due specie così diverse fra loro.

Sapere perché la gatta mangia la placenta dopo il parto, e tanto altro, ci aiuta pure a comprendere e ad accettare delle scelte apparentemente opinabili e abbastanza disgustose che, in verità, nascondono dei significati che bisogna conoscere. È necessario per imparare a comprenderli oppure quantomeno accettarli, nonostante per noi sia qualcosa di inizialmente inspiegabile.

La placenta, cosa è e a cosa serve

due gattini che dormono

La placenta di un cucciolo – vale per i gatti, i cani e i mammiferi in generale – è un organo vascolare temporaneo che ha origine dall’apparato riproduttivo femminile. Si tratta di un mix di tessuti, una parte originati dall’embrione e dall’altra dalla madre. Ha il compito di fare da barriera di separazione tra l’ambiente amniotico e quello del feto. Non fa altro che collegare il cucciolo, durante la fase di sviluppo, alla parete uterina durante la gestazione.

Grazie alla placenta, il cucciolo, durante le settimane che rimane nella pancia della propria mamma, è in grado di ricevere l’ossigeno e le sostanze nutritive che servono a farlo star bene e mantiene una corretta temperatura corporea. Una precisazione è d’obbligo: ogni cucciolo ha la propria placenta, anche se la mamma aspetta diversi piccoli.

Ecco allora che la gatta che mangia la placenta dopo il parto deve tenere a mente il numero preciso di quelle espulse. O forse è meglio che a questo pensiamo noi. Infatti, se anche soltanto una rimane all’interno dell’organismo possono subentrare dei disturbi di una certa entità, alcuni di essi possono essere anche fatali.

Come capire se la gatta ha finito di partorire

mamma gatta e gattini nella cuccia

Sul perché, dopo aver dato alla luce i propri cuccioli, la mamma ingerisca la placenta c’è ancora un po’ di confusione e si parla ancora di ipotesi. Infatti, la scienza ha elaborato delle teorie per spiegare il motivo per cui sia una pratica diffusa nel mondo animale.

Sempre addentrandosi nel campo delle ipotesi, c’è chi crede che possegga livelli elevati di prostaglandine, una sostanza che sarebbe in grado di stimolare il processo di pulizia e aiutare l’utero a tornare alla dimensione che aveva prima della gestazione. I nostri amici a quattro zampe, quindi, potrebbero avere l’istinto naturale di mangiare la placenta per i suoi possibili effetti benefici.

Un’altra teoria vuole che il consumo della placenta abbia uno scopo legato alla sopravvivenza. La gatta mangia la placenta dopo il parto, forse, per questioni legate alla vita allo stato brado. Nella fattispecie, questa pratica terrebbe nascosto ai predatori il fatto che siano nati dei cuccioli e quindi li proteggerebbe da eventuali attacchi.

Inoltre, pare che questi tessuti abbiano un alto contenuto proteico che avrebbe degli effetti positivi sulla ripresa e sulla salute in generale della nostra piccola palla di pelo. Ecco, per esempio, che potrebbe essere spiegata la ragione per cui la mamma gatta non sente l’esigenza di cacciare e di nutrirsi. Di conseguenza non lascia i cuccioli da soli e non protetti per la prima fase della gestione della cucciolata.

Gatta dopo il parto perde sangue

gatta incinta

La pratica appena descritta ha delle ragioni di esistere, come abbiamo già specificato non c’è nulla che gli animali facciano senza una ragione specifica. Sta a noi scoprirla ed essere di supporto ogni volta che ne abbiamo la possibilità ed è necessario.

Anche sul fatto, però, che dobbiamo lasciare che mamma gatta mangi la placenta non ci sono delle risposte chiare e univoche. Tanti credono che non ci sia bisogno, soprattutto se la nostra amica a quattro zampe ha la comodità di vivere in appartamento e viene assistita da coloro che considera famiglia e dal veterinario di fiducia.

Alcuni proprietari, per esempio, permettono alla propria gattina di mangiarne una, massimo due, ma non lo fanno con tutte quelle a disposizione. Questo perché sono stati rilevati casi di diarrea dopo questa pratica. La scelta spetta soltanto a noi, ma il consiglio è sempre quello di avvalersi del parere dello specialista. Lui – avendo maggiore competenza, più esperienza e un quadro clinico completo – può dirci qual è la soluzione migliore per salvaguardare la salute della gatta e quella dei suoi cuccioli. A tal proposito, può tornare utile sapere quando è opportuno svezzare i gattini.

Conclusioni

gatta allatta gattini

In definitiva ecco perché la gatta mangia la placenta dopo il parto. Questo comportamento, infatti, rientra tra gli istinti che fanno parte della nostra piccola palla di pelo e che fanno parte del suo dna. Il grado di addomesticamento, ovviamente, fa molto rispetto a determinate pratiche. Il fatto che la gatta partorisca coadiuvata da noi bipedi o meno e che sia assistita anche dopo la nascita dei cuccioli può avere delle ripercussioni su determinate scelte.

Se la nostra amica a quattro zampe, invece, vive in semilibertà e ha una maggiore autonomia, magari determinate abitudini vengono rispettate in maniera più puntuale. Per qualsiasi altra informazione, sulla gestazione e sul parto della gatta, è sempre preferibile che ci si affidi al proprio veterinario di fiducia. Soltanto lui potrà toglierci ogni dubbio o incertezza e darci i migliori consigli per fare del nostro meglio per far stare bene mamma e cuccioli.

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