Tutti i consigli utili su quando svezzare i gattini e su come fare

Quando si devono svezzare i gattini piccoli? E cosa dobbiamo fare per evitare errori? Ecco tutto quel che devi sapere

Avrete sicuramente sentito parlare tante volte di svezzamento in riferimento ai cuccioli di gatto. Sapere quando si devono svezzare i gattini (e come farlo) è estremamente importante se vi state prendendo cura dei piccoli.

Mamma gatta ha partorito ed è la prima volta che vi ritrovate ad affrontare questa fase? Niente paura, dovete imparare innanzitutto che lo svezzamento è quel processo che serve al gattino per passare dal latte materno al cibo solido.

Ma quando è giusto svezzare i gattini? C’è un modo specifico per farlo e quanto dura questo importante momento nella vita dei piccoli? Qui troverete tanti consigli utili!

Indice

Quando svezzare un gattino

gattino neonato

Per capire quando si devono svezzare i gattini dobbiamo fare un passo indietro. Lo svezzamento è la primissima fase di vita in cui un piccolo micetto passa lentamente e in modo graduale (ricordate questa parola) dall’essere totalmente dipendente da mamma gatta fino al punto in cui può sostentarsi da solo. Significa che all’inizio per il nutrimento, la pulizia e qualsiasi altra attività di base ha bisogno della mamma mentre a un certo punto cresce, diventando indipendente.

Nel caso ideale è la mamma gatta che si occupa di svezzare i suoi gattini ma i casi possono essere tanti e diversi tra loro. Può darsi che vi sia stato affidato un piccolo che è stato separato dalla sua mamma prima dello svezzamento, o che magari la vostra gattona di casa sia rimasta incinta e sia in procinto di dare alla luce i suoi piccoli.

Quando i gattini nascono e restano con la propria mamma a un certo punto (intorno alle 4 settimane di vita) cominciano a manifestare curiosità nei confronti della pappa solida. Insomma, il latte della mamma non gli basta più ed è naturale che vengano incuriositi dal profumino e dalla consistenza di qualcos’altro.

Dunque, generalmente possiamo dire che si possono svezzare i gattini quando hanno compiuto almeno 4 settimane di età. Con i gattini orfani si può iniziare ancora prima, verso le 3-4 settimane, magari quando cominciano a mordicchiare il ciuccio del biberon usato per nutrirli. In ogni caso non abbiate fretta di iniziare questo processo, perché uno svezzamento precoce può provocare al micino problemi sia fisici che psicologici.

Quanto tempo ci vuole per svezzare un gattino

gattino con la mamma

Appurato che teoricamente lo svezzamento può iniziare dalle 4 settimane di vita circa, quanto dura questo processo? Facendo una stima, per svezzare completamente dei gattini e completare il tutto, quindi farli passare completamente al cibo solido, occorrono tra le 4 e le 6 settimane. Significa, quindi, che i gattini sono svezzati quando compiono dalle 8 alle 10 settimane di vita.

Come fare lo svezzamento dei gattini

gattino a pelo lungo

Ove possibile, i gattini devono sempre essere alimentati con del latte materno, specialmente entro le prime 12-24 ore di vita. Il primo latte, o colostro, contiene infatti importanti anticorpi che possono essere assorbiti dal piccolo solo in questo periodo. È il nutrimento della mamma, quello da cui prendono le energie e le sostanza che gli consentono di iniziare alla grande la loro vita su questa Terra!

Se una mamma gatta ha una cucciolata molto grande e non può produrre abbastanza latte (cosa non così rara), ogni micino dovrebbe comunque riceverne almeno una parte, integrandolo magati con del latte in polvere. Ma se non può proprio produrne, un’altra gatta potrebbe accettare dei piccoli se non sono di taglia troppo diversa rispetto alla sua.

Capiamo bene che non è facile trovare una gatta disponibile per l’allattamento e, quando non c’è proprio possibilità di allattare i cuccioli in alcun modo, è necessario somministrare loro del latte in polvere, tramite biberon o siringa. Se volete saperne di più, abbiamo già dato qualche consiglio su quale latte dare ai cuccioli di gatto.

Raggiunte le 4 settimane di vita, ecco quando possiamo iniziare a svezzare i gattini e procedere con l’allontanamento dalla mamma. Fate attenzione, questa fase è fondamentale e non deve mai avvenire troppo presto, pena problemi di salute e comportamentali. Un piccolo Micio non sta con la sua mamma soltanto per mangiare, ma impara tutto osservandola, dal modo di giocare e di interagire fino all’utilizzo della lettiera. A poco a poco dobbiamo cercare di fornire ai piccoli la possibilità di trascorrere più tempo da soli, dedicandogli un’area specifica con ciotole e lettiera in cui farli sostare più volte al giorno.

Ci vuole tempo, ma i gattini sono tanto intelligenti e riescono a imparare senza troppi problemi!

Come dare cibo solido al gattino

gattino bianco

Abbiamo capito quando possiamo iniziare a svezzare i gattini, ma adesso andiamo al momento clou di questo processo: passare al cibo solido. Una fase importantissima che dobbiamo saper gestire con cura e attenzione, in modo da seguire il naturale passaggio dal pasto liquido a quello solido.

Per cominciare è consigliabile mescolare cibo per gatti solido e latte in polvere, così che il gattino riconosca il sapore. Passatene un po’ attorno alla sua bocca e lasciate che lo lecchi via. Una volta che è abituato al sapore lo cercherà altrove, e a quel punto potrete insegnargli a mangiare da una ciotola. Controllate che non mangi troppo in fretta e che non spinga il muso troppo a fondo nella ciotola, cosa che potrebbe fargli inalare del cibo e sviluppare forme di polmonite.

Tra la quarta e la quinta settimana fate passare il gattino al cibo più solido: usate cibo in scatola o cibo secco mescolati con acqua. Riducete gradualmente la quantità di acqua utilizzata man mano che il gattino si va abituando. Non abbiate fretta e non forzatelo.

In definitiva, già alla settima settimana di vita il gattino potrebbe essersi già abituato a mangiare la pappa solida e al massimo alla decima settimana saprà nutrirsi autonomamente, senza il nostro aiuto o quello della mamma!

Svezzare un gattino orfano

gattino simpatico

Purtroppo non tutti i gattini sono fortunati ad avere la propria mamma con sé. Ci sono quelli che restano orfani e hanno bisogno che qualcuno prenda il suo posto per poter sopravvivere e superare le prime fasi cruciali della loro vita. Se dovesse capitarvi questa enorme responsabilità, ricordate di agire sempre con estrema precisione e senza lasciare nulla al caso, affidandovi alla guida di un bravo veterinario.

Su questo punto non si discute. Il veterinario è indispensabile, non solo per capire le tempistiche e conoscere quali prodotti usare (e in che modo), ma anche perché senza il latte materno i gattini sono esposti maggiormente al rischio di malattie e problemi di salute molto gravi. Il latte materno, come abbiamo detto all’inizio, gli fornisce i primi anticorpi che sono essenziali per sopravvivere. Anche una piccola infezione può diventare fatale.

Per lo svezzamento dei gattini orfani dobbiamo prendere qualche accorgimento in più. Innanzitutto ricordiamo che, non essendoci la mamma, hanno bisogno di essere tenuti al calduccio evitando il rischio di ipotermia. Cerchiamo sempre di mantenerli tiepidi usando coperte (anche quelle autoriscaldanti) e borse dell’acqua calda. Mai dargli da mangiare se sono freddi, perché non riuscirebbero a digerire il latte.

E a proposito di latte, mai e poi mai usare quello vaccino. I gattini hanno bisogno del loro latte specifico, quello che si compra nelle farmacie. Non devono bere quello nostro e dobbiamo assicurarci di scegliere con cura il prodotto più adatto alle loro esigenze, preparandolo seguendo le istruzioni e dandoglielo sempre tiepido. Non vanno bene né il latte freddo né quello troppo caldo.

Nei primi 14 giorni di vita è normale che i gattini non mangino tanto, perciò dategli sempre poco latte per volta con poppate più frequenti. Pian piano aumentate la quantità di latte e riducete le poppate, finché non si regolarizzeranno mangiando la giusta quantità di pappa per volta.

LEGGI ANCHE: Come svezzare un gatto, guida completa: latte, comportamento dei gattini e primi cibi

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