Gatti e morsi di formica: come riconoscerli e trattarli

Quando si parla di gatti e morsi di formica è bene fare una serie di precisazioni. Non tutte le specie sono pericolose infatti. I dettagli

La salute della nostra palla di pelo è una preoccupazione continua, faremmo tutto quello che è in nostro potere per vederlo sempre allegro e pimpante: segni inequivocabili che ci dicono che sta bene. Sui gatti e i morsi di formica è meglio fare un po’ di ordine per evitare di correre pericoli inutili o di stare in apprensione quando non ce n’è assolutamente necessità.

Prima di tutto è bene individuare il tipo di insetto e riportare una anamnesi il più possibile dettagliata al nostro veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono influenzare la condizione generale di Miao. Fortunatamente c’è una serie di rimedi quando c’è il pericolo di avvelenamento. In sostanza dobbiamo fare attenzione alle formiche rosse, sono loro che possono creare qualche problema al nostro adorato felino.

Uno sguardo di insieme

formiche per gatti

I gatti e i morsi di formica, spesso e volentieri, non sono assolutamente preoccupanti. Il principio è un po’ quello che riguarda l’ingestione delle formiche da parte della nostra piccola palla di pelo, sempre pronta a cacciare animali più o meno grandi e a scorrazzare fiera della conquista. Ricordiamoci, infatti, che a prescindere dagli anni di addomesticamento accanto a noi bipedi, il gatto resta sempre un predatore che ha bisogno di mangiare principalmente proteine di origine animale.

In genere, non c’è da allarmarsi se il nostro adorato Miao entra a contatto con le formiche, di qualsiasi tipo sia: alimentare o epidermico. Il punto cruciale, sul quale dobbiamo essere preparati e sapere come intervenire, riguarda le diverse specie di questo insetto laborioso e instancabile. Prima di tutto a essere pericolose sono le formiche rosse e, comunque, molto dipende dal numero che lo attacca. Come per l’alimentazione, contano molto le quantità. Diverso è se il nostro adorato Miao riceve solo un morso, due o più. Approfondiamo e non perdiamoci d’animo!

Sintomi più frequenti

gatti su strada di campagna

Se notiamo un certo gonfiore e un’irritazione cutanea localizzati, la nostra palla di pelo potrebbe essere stata morsa da un insetto. Questi infatti sono i sintomi più comuni, che si manifestano a prescindere dalla specie. A metterci la pulce nell’orecchio, allora, deve essere un eventuale prurito persistente. Miao ha fastidio e cerca in tutti i modi di sentire sollievo.

Un po’ come succede a noi bipedi, in corrispondenza di una puntura di insetti corrisponderà un bozzo a livello superficiale della pelle. Niente paura, il più delle volte, si tratta di una reazione passeggera. Ma se sappiamo qual è l’insetto responsabile e abbiamo qualche dubbio, chiamiamo il nostro veterinario di fiducia per un consulto. Meglio un colpo di telefono e una visita in più che sottovalutare il problema e le sue eventuali conseguenze.

Dobbiamo, invece, sicuramente correre ai ripari nel caso di un avvelenamento da morso. In quel caso il nostro amico a quattro zampe è vittima di episodi di vomito, presenta un’improvvisa sonnolenza, un certo disorientamento e brividi. La tempestività, quindi, diventa prioritaria e può fare la differenza sull’esito della terapia.

Farina d’avena, una possibile soluzione

gatto certosino

Se i gatti sono vittime di morsi di formica, per fortuna, ci sono una serie di rimedi da potere adottare. Tra questi, uno assolutamente naturale prevede l’utilizzo della farina di avena. Lo specialista potrebbe consigliarcela nel caso in cui una formica rossa dovesse provocare fastidi e algie alla nostra piccola palla di pelo.

Per lenirli, infatti, si può immergere in un contenitore pieno di acqua. Una volta preparata questa soluzione cutanea, posizioniamo sulla parte interessata un panno imbevuto. Altro non è che un unguento naturale e farà in modo di eliminare il prurito ed evitare che il nostro adorato Miao si provochi delle antipatiche ferite, a forza di grattarsi. Naturalmente, nessuna reazione lo colpirà se ad attaccarlo sono state specie assolutamente innocue.

Il bicarbonato, il passepartout

Un altro “rimedio della nonna” può essere rappresentato dagli impacchi di bicarbonato. Questa sostanza, infatti, ha il potere di disinfettare le zone che presentano l’irritazione. Il segreto è dosare bene le quantità, così da creare una specie di pasta. Niente paura, non è così difficile come possa apparire a una prima analisi.

Non bisogna esagerare con l’acqua, si può sempre aggiungere nel caso servisse, ma dobbiamo tenere presente che le proporzioni devono prevedere una maggiore quantità di bicarbonato. Una volta ottenuto l’impasto, poi, basta applicarlo sulla zona interessata attraverso dei movimenti lenti e delicati. Questo eviterà l’eventuale insorgenza di un’infezione.

Ovviamente, però, se la nostra palla di pelo manifesta dei segnali di una certa gravità, il nostro intervento non è più sufficiente e dobbiamo portarlo il prima possibile dal veterinario che, dopo una visita approfondita e le informazioni da noi raccolte, stabilirà qual è l’approccio migliore per risolvere il problema e salvare la vita di Miao. Ricordoamo sempre che – nel caso di vomito persistente, diarrea e inappetenza – la disidratazione è sempre dietro l’angolo.

L’importanza degli impacchi freddi

formiche su croccantini dei gatti

Per i gatti e i morsi di formica, un’altra soluzione che potrebbe cosigliarci lo specialista – appena scongiurato il peggio – è quella che prevede l’applicazione di impacchi di ghiaccio. Anche in questo caso, abbiamo qualcosa in comune con la nosta palla di pelo e le punture/i morsi di insetto.

Questo rimedio, infatti, ci aiuta a evitare che la sua pelle si irriti ancora di più e impedisce anche che la parte lesionata si gonfi. Inoltre, faremo in modo che il nostro quadrupede particolarmente sfortunato senta un po’ di sollievo e refrigerio.

Se il nostro adorato Miao, poi, non si fosse accorto di essersi sdraiato su un formicaio e le formiche rosse lo avessero gravemente attaccato, oltre al primo soccorso con il ghiaccio, va portato alla clinica veterinaria più vicina per un intervento mirato, tempestivo ed efficace. È, senz’altro, più saggio e prudente che a visitarlo sia il veterinario. Perché, nel caso di allergia o avvelenamento, le conseguenze possono essere anche piuttosto gravi. La prima cosa da scongiurare sono le probabili infezioni.

Infine, una precisazione è d’obbligo: la prevenzione è la migliore delle cure esistenti. Se Miao ha la fortuna di scorrazzare libero in giardino, un controllo accurato giornaliero è altamente consigliabile. Non aspettiamo l’insorgenza di sintomi gravi, cerchiamo di agire prima possibile, insomma.

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