Perché il gatto diventa aggressivo mentre lo coccolo?

I comportamenti di Miao possono essere apparentemente strani, in realtà, c'è sempre una ragione. Perché il gatto diventa aggressivo mentre lo coccolo?

Conoscere il linguaggio del corpo del nostro amico a quattro zampe è importante per assisterlo al meglio ed evitare che possa soffrire senza che noi ce ne rendiamo nemmeno conto.

Inoltre, ricordiamo sempre che non tutti hanno la stessa indole e lo stesso amore per le coccole. Rispettiamo gli spazi del felino e impariamo a comprendere quando ha voglia di cure da parte nostra e quando invece preferisce rimanere in disparte.

Perché il gatto diventa aggressivo mentre lo coccolo? Micio non fa soltanto le fusa per dimostrare affetto. Se lo fa non con l’intenzione di far male, e non accompagna a questo gesto l’uso delle unghie, potrebbe essere che ci stia dicendo che ci vuole bene e che è molto legato a noi.

Aggressività affettuosa?

gatto gioca con padrone

Perché il gatto diventa aggressivo mentre lo coccolo? Non è affatto detto che si tratti di aggressività. I nostri amici a quattro zampe infatti utilizzano i morsetti anche per giocare e dimostrare affetto a coloro i quali considerano famiglia, bipedi o quadrupedi indistintamente. Un altro discorso è se un gatto morde troppo.

Ricordiamo sempre, infatti, che gatti e caccia hanno ancora un legame fortissimo e indipendentemente dal grado di addomesticamento e dalla reale necessità di trovare il cibo in autonomia. Ecco spiegato per esempio perché il gatto porta animali morti in regalo, pur avendo pranzo e cena assicurati.

I morsi servono a catturare le proprie prede. E, come i bambini giocano a guardia e ladri, i cuccioli si divertono a trasformarsi in cacciatori e vittime per una volta. Sono attimi delicati quelli delle prime settimane di vita, una fase in cui la socializzazione insegnerà loro come stare al mondo nel rispetto di tutti gli attori in gioco. Ecco perché è importante che non ci sia una separazione da mamma gatta precoce. Spiegherà loro quali sono i limiti tra finzione e realtà, tra gioco e pericoli e come è meglio prendersi cura di sé.

In sostanza, potrebbe essere che il nostro amico a quattro zampe abbia voglia di divertirsi un po’, dimostrandoci una fiducia notevole. Se ancora non ha imparato a dosare la forza, o se non siamo disposti in quel preciso momento, cerchiamo di distrarlo con qualche gioco stimolante per la mente che non lo faccia pensare a mani e caviglie umane.

Gatto improvvisamente aggressivo

gatto si mostra aggressivo

Comprendere il linguaggio dei gatti è importante per discernere le differenze tra le varie situazioni. Sono tante le ragioni per cui Micio potrebbe decidere di attaccare, e non sempre lo fa in maniera bonaria. A tal proposito, potrebbe un focus su come impedire a un gatto di mordere e graffiare.

La noia è il nemico numero uno dei nostri amici a quattro zampe e – anche se sono stati loro a richiederci le coccole – tendono a stancarsi facilmente e a mordere come avvertimento. Importante è saper leggere i messaggi che lanciano:

  • La testa e orecchie indietro, come a volersi allontanare;
  • La coda sollevata e che si muove;
  • Volontà di fuga;
  • Disagio e tensione in genere.

Meglio allora tenere le distanze, sia per rispettare il volere del felino, sia per non essere prede di graffi poco piacevoli. Se ci accorgiamo di comportamenti frequenti di questo tipo, avvaliamoci del supporto del veterinario di fiducia – che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza – per comprendere se c’è qualche elemento di disturbo psicofisico.

Il mio gatto mi attacca

gatto sotto il letto

Perché il gatto diventa aggressivo mentre lo coccolo, magari mentre sta facendo le fusa? Intanto, specifichiamo che il segnale di affetto e rilassatezza principale dei felini non sempre indica questo tipo di stato d’animo. A tal proposito, è bene sapere se il gatto fa le fusa è davvero felice.

Poi è consigliabile interagire correttamente con il nostro amico a quattro zampe. Non dobbiamo imporre nulla e dobbiamo imparare ad ‘ascoltare’ ciò che ci dice. Sapere come parlare al gatto per farlo sentire al sicuro, per esempio, è un dettaglio non di poco conto per instaurare un legame profondo e duraturo. Oltretutto, è bene conoscere le zone preferite da Miao quando si tratta di ricevere le coccole. Le parti superiori di testa e collo e il dorso, soprattutto in prossimità della coda, sono le sue preferite.

Le zampe, invece, preferisce che non vengano toccate. In tal senso, ecco cosa ci comunicano i gatti con le zampe. Anche l’addome è a rischio morso. Perché? È presto detto: è la sua parte più vulnerabile e quando la mostra vuol dire che si fida ciecamente.

Gatto aggressivo con il padrone

gatto serio

Quando è bene preoccuparsi? In parole povere, quando notiamo i segnali tipici di paura e ansia. I felini sono estremamente abitudinari, ecco allora che eventuali iniziative che non capiscono possono metterli in difficoltà e a disaggio. Facciamo sì, quindi, che la loro casa a misura di quadrupede abbia una zona di comfort dove possano sentirsi protetti. In tal senso, può tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino affinché non lo veda come un nemico, ma come un alleato che lo faccia sentire al sicuro.

Spesso Micio è diffidente per eventuali esperienze pregresse poco piacevoli. Con lui in questi casi è bene avere un po’ più di pazienza e fargli capire gradualmente che di noi si può fidare. Per conquistarlo ci sono dei procedimenti particolarmente efficaci, che potranno confermarci anche etologi esperti in comportamento felino:

  • Facciamo sì che sia il nostro amico a quattro zampe a stavilire quando avvicinarsi e invogliamolo con un rinforzo positivo oppure con un gioco che sappiamo gli piaccia in maniera particolare;
  • Accarezziamolo lentamente e con dolcezza, evitiamo i gesti improvvisi e le zone off limits;
  • Prendiamo le distanze qualora dovesse mostrare segnali di insofferenza e procediamo a piccoli passi;
  • Se vediamo che ha intenzione di darci fiducia, coccoliamolo passando la mano sul dorso, lungo tutta la colonna vertebrale.

Se la nostra piccola palla di pelo dovesse continuare ad attaccarci, e ci prende la mano o il braccio, liberiamoci con fare deciso ma non bruscamente. Al gesto associamo la parola “no”. Utilizziamo un tono deciso, ma non urliamo. Grida e rimproveri con lui non funzionano, anzi alimentano stress e nervosismo. Non solo non li capirebbe, ma si spaventerebbe e si metterebbe decisamente sulla difensiva.

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